Oggi posso pubblicare una delle mie storie corollario a Flowers Wall, dal momento che il contest a cui mi ero ispirata per scriverla è terminato!
Tra l’altro mi ha dato molta soddisfazione, perché non è che la mia storia mi piacesse più di tanto. Ma andiamo con ordine.
Come al solito, sono partita scrivendo dalla fine, per poi scrivere l’incipit e dedicarmi con calma al pezzo centrale. Quando credevo d’aver terminato, mi sono accorta di aver totalmente dimenticato uno dei particolari richiesti dal contest (l’oggetto), ma per fortuna uno di quelli elencati nel regolamento faceva esattamente al caso mio, e sono riuscita ad inserirlo con facilità.
Forse l’insieme può risultare un po’ caotico; vi sono delle parti, delle frasi, che semplicemente adoro (uno fra tutti, la spiegazione di Howl su come preparare l’elisir d’amore), ed altre che, forse, se avessi avuto più spazio mentale avrei descritto meglio (ma l’ho scritta studiando Medicina Legale -argh- che non è esattamente la materia più poetica del corso, no-no).
Sicuramente spiegherò meglio in Flowers Wall le magie che tengono in piedi il Castello, e la sua nascita; qui volevo semplicemente raccontare di quando Howl era inebriato di potere, con la mente chiusa dalla potenza e da ciò che avrebbe potuto così raggiungere; nella sua mente, in un piccolo angolo, l’immagine di Sophie non è mai scomparsa del tutto.
Ho scritto, nel frattempo, un’altra piccola shottina che a giorni manderò ad un altro contest; mentre la prima storia che ho cominciato a scrivere su Howl dopo Flowers Wall al momento staziona, ma devo dire che, fra tutte, è quella che mi piace di più e la terminerò in estate (ora sto scrivendo la tesi, che parla di tutt’altro, e non ho energie per scrivere altro).
Dopo questo lungo preambolo eccovi la storiella!
Titolo: Il Giardino di Sophie
Fandom: Howl's Moving Castle
Personaggi: Howl, Calcifer, Sophie
Parte: 1/1
Rating: Verde
Riassunto: Howl e Calcifer hanno stretto il loro patto una notte di stelle cadenti. Da quel momento, il bambino che Howl è stato non esiste più, ed al suo posto appare il grande mago, vanesio, egoista, potente, ma anche tanto solo. La visione di una ragazza dai capelli d’argento però è sempre costante nella sua mente, ed Howl abbellisce, giorno dopo giorno, il suo giardino personale, riempiendolo di fiori per il giorno in cui lo donerà a lei, se mai la ritroverà.
Note: Questa fanfic può essere letta come una storia a sé stante, ed è perfettamente fruibile da chiunque abbia visto il film; tuttavia, nella mia testolina fa parte della saga nata dalla mia fanfic “Flowers Wall”.
Ancora stordito da quanto accaduto solo la sera prima, Howl aprì gli occhi, nel suo lettino nella casa con il mulino ad acqua, solo perché aveva sentito un calore inusuale accanto al viso.
Il demone ardeva a pochi pollici dal suo volto. […]
Questa fanfic è arrivata quarta al contest a cui ha partecipato, e devo dire che sono molto soddisfatta del risultato, anche perché era la prima volta! Condivido appieno il commento dell'organizzatrice del contest, secondo la quale la storia inizialmente è un po' lenta e noiosa, e si riprende sul finale. La parte in corsivo, alla fine, è quella che in realtà ho scritto per prima; ho scoperto che mi piace molto riportare in parole le scene del film, ed anche se non potrò, ovviamente, farlo per tutto, ho deciso che utilizzerò ancora questo escamotage, che mi da soprattutto la possibilità di calarmi nell'atmosfera giusta.
Ed ecco il bellissimo banner che ho ricevuto:
Grazie mille Pride!
Se vi va, lasciatemi qualche commentino! See you soon space magicians ;)