Il noto livejournalista, l'unico con delle questioni private da risolvere
Che cos'è il moralismo secondo me:
Il moralismo può essere semplicemente riassunto nell'atteggiamento di un noto e stimato livejournalista che non pensa alle grandi questioni perchè ha i suoi piccoli dispiaceri quotidiani.
Fin qui, niente moralismo.
Il noto livejournalista però si ostina a non voler capire che le questioncine private ce le hanno tutti. Non riconoscendolo, il noto livejournalista crede di essere una persona molto speciale e alternativa, del tutto immune dall'ipocrisia che lo circonda.
Il noto livejournalista attacca dicendo che non è giusto esibire i cazzi propri su un livejournal e io sono d'accordo con lui.
La differenza sta solo nel fatto che io i cazzi miei non li racconto e lui sì, beccandosi abbondanti dosi di zucchero. Tutto nella norma.
Il noto livejournalista dice che non è che bisogna sempre capire e io sono d'accordo con lui.
Il noto livejournalista, quando non capisce, si sente in dovere di dire comunque la sua e io non sono d'accordo con lui.
Il noto livejournalista lancia accuse di moralismo ma non riesce a vedere il proprio. Per forza, se no non sarebbe un moralista.
Se viene attaccato su una questioncina privata, il noto livejournalista si altera visibilmente, come punto sul vivo. Io faccio lo stesso.
Io mi vedo.
Il noto livejournalista no, non si vede. Ma è toccato profondamente, solo che pretende che non si noti. Beh, si nota.
Il noto livejournalista evidentemente è un emotivo. Gli emotivi non ragionano e non conoscono ragione. Il noto livejournalista non ragiona, però pensa di ragionare.
Però poi si vergogna e cancella i commenti che dimostrano che è un emotivo. Come tutti.
C'è un relitto umano che ama far del male a se stesso, riconoscendo per prima l'ipocrisia del suo atteggiamento, dicendo chiaramente che se oggi soffre per qualcosa domani probabilmente non ci penserà più e nemmeno avrà fatto un gesto concreto per risolvere il problema. Il noto livejournalista illibato, non leggendo, questo non può saperlo.
Mi riferisco sempre alle questioncine private, vorrei che fosse chiaro, quelle che hanno tutti.
Il noto livejournalista, che le questioncine private le ha solo lui, è convinto di saperle gestire sempre al meglio delle sue capacità ma se viene toccato fa la figura del coglione in quanto ti dà ragione senza accorgersene, per di più cercando di articolare le sue motivazioni come meglio può. Accalorandosi moltissimo, come me.
Il noto livejournalista posta emotivamente sul suo livejournal, alla ricerca dell'altrui approvazione che puntualmente arriva. Di nuovo tutto nella norma.
Il noto livejournalista si dimentica di de-screenizzare i commenti che dimostrano che è un fasullo ipocrita come tutti, nessuno escluso e me compresa.
Peccato. Una figura di cacca che avrebbe potuto risparmiarsi con il silenzio.
Se mi viene in mente qualcos'altro è molto ovvio che la dirò perchè io non ho nè una vita vera nè di conseguenza questioncine personali da risolvere, il che fa di me una merda.
Notare che non ho menzionato le questioni internazionali, di cui francamente non me ne frega un cazzo.
Ah! Vedo ora che il noto livejournalista sostiene che ferire è inutile e lo grassetta. Da parte mia non posso fare altro che prendere atto della sua inutilità.
Il moralismo può essere semplicemente riassunto nell'atteggiamento di un noto e stimato livejournalista che non pensa alle grandi questioni perchè ha i suoi piccoli dispiaceri quotidiani.
Fin qui, niente moralismo.
Il noto livejournalista però si ostina a non voler capire che le questioncine private ce le hanno tutti. Non riconoscendolo, il noto livejournalista crede di essere una persona molto speciale e alternativa, del tutto immune dall'ipocrisia che lo circonda.
Il noto livejournalista attacca dicendo che non è giusto esibire i cazzi propri su un livejournal e io sono d'accordo con lui.
La differenza sta solo nel fatto che io i cazzi miei non li racconto e lui sì, beccandosi abbondanti dosi di zucchero. Tutto nella norma.
Il noto livejournalista dice che non è che bisogna sempre capire e io sono d'accordo con lui.
Il noto livejournalista, quando non capisce, si sente in dovere di dire comunque la sua e io non sono d'accordo con lui.
Il noto livejournalista lancia accuse di moralismo ma non riesce a vedere il proprio. Per forza, se no non sarebbe un moralista.
Se viene attaccato su una questioncina privata, il noto livejournalista si altera visibilmente, come punto sul vivo. Io faccio lo stesso.
Io mi vedo.
Il noto livejournalista no, non si vede. Ma è toccato profondamente, solo che pretende che non si noti. Beh, si nota.
Il noto livejournalista evidentemente è un emotivo. Gli emotivi non ragionano e non conoscono ragione. Il noto livejournalista non ragiona, però pensa di ragionare.
Però poi si vergogna e cancella i commenti che dimostrano che è un emotivo. Come tutti.
C'è un relitto umano che ama far del male a se stesso, riconoscendo per prima l'ipocrisia del suo atteggiamento, dicendo chiaramente che se oggi soffre per qualcosa domani probabilmente non ci penserà più e nemmeno avrà fatto un gesto concreto per risolvere il problema. Il noto livejournalista illibato, non leggendo, questo non può saperlo.
Mi riferisco sempre alle questioncine private, vorrei che fosse chiaro, quelle che hanno tutti.
Il noto livejournalista, che le questioncine private le ha solo lui, è convinto di saperle gestire sempre al meglio delle sue capacità ma se viene toccato fa la figura del coglione in quanto ti dà ragione senza accorgersene, per di più cercando di articolare le sue motivazioni come meglio può. Accalorandosi moltissimo, come me.
Il noto livejournalista posta emotivamente sul suo livejournal, alla ricerca dell'altrui approvazione che puntualmente arriva. Di nuovo tutto nella norma.
Il noto livejournalista si dimentica di de-screenizzare i commenti che dimostrano che è un fasullo ipocrita come tutti, nessuno escluso e me compresa.
Peccato. Una figura di cacca che avrebbe potuto risparmiarsi con il silenzio.
Se mi viene in mente qualcos'altro è molto ovvio che la dirò perchè io non ho nè una vita vera nè di conseguenza questioncine personali da risolvere, il che fa di me una merda.
Notare che non ho menzionato le questioni internazionali, di cui francamente non me ne frega un cazzo.
Ah! Vedo ora che il noto livejournalista sostiene che ferire è inutile e lo grassetta. Da parte mia non posso fare altro che prendere atto della sua inutilità.