12 luglio 1984:
Marina di Castagneto (LI). Durante una partita di nascondino, un manipolo di eroi si reca nei giardinetti retrostanti i bagni "La Zattera" e, tralasciando completamente il malcapitato che stava a contare, fonda la Banda dei Giaguari, tramite l'atto simbolico della solenne pisciata su un'asse di legno abbandonata, da subito denominata "Ponte della piscia". Il luogo prende il superbo nome di "Isola del Diavolo", e diventa per qualche giorno sede della banda.
Inizialmente, la Banda conta 5 elementi: oltre a Niccolò, eletto come capo, Francesco, Luigi, Sandro e Daniele. Subito dopo si aggiungono Rachele, Benedetta, Leonardo e il piccolo Jacopo.
Nasce anche la stampa interna: con il
Giornalbanda, a cura di Niccolò e Luigi, si iniziano a narrare le avventure dei nostri eroi, con ampio seguito di lettori (tutti e 9 i componenti).
Purtroppo i legittimi proprietari dell'Isola del Diavolo, intuita la portata della minaccia rappresentata dalla Banda dei Giaguari, sono lesti a sfrattare gli eroi, che ripiegano su un fortino costruito in fretta e furia ma ahimè destinato a durare pochissimo e a essere divelto da un trattore di passaggio.
La Banda dei Giaguari viene formalmente sciolta, ma durante l'inverno alcuni dei componenti lavorano alla sua ricostruzione (anche attraverso un sapiente uso della stampa interna atta a fomentare propaganda), e dal luglio 1985 un nuovo fortino si staglia glorioso, attraverso alterne vicende, destinato ad attraversare svariate stagioni.
Anche i componenti si aggiornano: dal 1985 si aggiunge Matteo, e in seguito l'ammissione diventa meno rigorosa. L'ultima incarnazione del fortino, nel 1987, vede l'ammissione persino del voluminoso Paolo, che nei fumetti era sempre apparso come un mortale nemico (assieme a Tommy con la sua scalcinata Banda degli Sparvieri).
La Banda (e, in seguito, il semplice gruppo di amici) vede fiorire negli anni svariate pubblicazioni a fumetti: "Il Giornalganzo", "Il Giornalino-Più", "Più Chico", "Il GiornalSandro", "La Vefipeda", "Slupp!" e altre pubblicazioni andate purtroppo perdute e ormai avvolte da un alone di mito, come il mirabolante "Più Pornografia" del 1985.
12 luglio 2004:
Dopo vent'anni dalla fondazione della Banda dei Giaguari, viene pubblicato il remake della prima storia a fumetti comparsa sul "Giornalbanda", e che già ebbe due sequel ufficiali.
Di seguito viene proposta la versione integrale, con edizione critica a margine. Buona lettura.
L'edificio qui raffigurato è il Forte; trattasi di presidio demaniale, e ne esistono repliche in altre località della riviera. Quello di Marina è uno dei pochi rimasti disabitati e pericolanti. All'epoca del fumetto, era ancora un edificio accessibile e ricettacolo di sbandati.
L'Isola del Diavolo è il nome da noi attribuito ai giardinetti che stanno dietro ai bagni "La Zattera", oggi assorbiti dall'omonima discoteca. La banda ha avuto sede lì per pochissimi giorni, poi, una volta sfrattata, si è costruita un fortino vicino al Forte che è stato demolito da un trattore di passaggio.
La prima vignetta è il vero tormentone ricorrente e presenta quasi sempre i due medesimi personaggi: Niccolò (il capo) e Sandro (che sbadiglia con in mano un giavellotto mai esistito in realtà). Quasi sempre il tormentone è seguito dall'irruzione di Luigi (vignetta 5) che urla "Notizie fresche", secondo un'usanza che il medesimo aveva nel 1984 e che poi ha fortunatamente perduto.
Il personaggio che protesta è Francesco, il vicecapo, "principe dei gasati". I tre che osservano sono, nell'ordine, Sandro, Leonardo e Daniele.
Luigi, unico senza maglietta per evidenziare la magrezza, entra in scena con il suo tormentone.
Paolo è un ragazzo più grande al quale era stato fatto credere che la sede della banda fosse al Seggio. Paolo in realtà è sempre stato abbastanza indifferente alla banda dei Giaguari, ma nei fumetti passa tradizionalmente come uno dei "cattivi" ricorrenti.
Ecco Rachele e Benedetta, le donne della banda. Gli "scubidù" erano dei portachiavi fatti con due fili colorati intrecciati, assai di moda in quegli anni.
Jacopo, fratello minore di Niccolò e Benedetta e mascotte della banda, nei fumetti vola muovendo le orecchie. L'unica volta in cui ciò non accade è proprio nel primissimo numero del Giornalbanda; nella pagina delle Barzellette dichiara infatti di voler imparare a volare. Ci riuscirà già dal numero successivo.
Che cosa sia il "Seggio" è spiegato nel testo; chi lo chiede è Daniele, che nei fumetti ha sempre il ruolo dello sconvolto e si distingue per l'apparecchio ai denti e la maglietta firmata (negli anni successivi diventerà pure paninaro).
La maglietta di Francesco riporta la scritta "Phoenix 104 Milwakee-Bucks", qualunque cosa ciò significhi. Al collo, il simbolo delle olimpiadi del 1984, al polso un polsino chiodato che era di moda in spiaggia e sembrava fare molto "gasato". Niccolò porta invece al polso un "pirullo", un semplice braccialetto di corda saldato stretto con il fuoco, in modo da rendere impossibile toglierlo senza romperlo.
Leonardo amava vestire magliette con motivi hawaiani. Erano gli anni 80, non dimentichiamocelo.