Avevo prestato questo cd e per questo motivo era da un po' di tempo che non lo ascoltavo. Ricordo che era uno dei miei preferiti, ma, a volte, lo inserivo nel lettore solo per ascoltare la traccia numero 5, gypsy woman, che fin dal primo ascolto è stata una delle mie canzoni preferite in assoluto. Poi, oggi, dopo tanti giorni, ho ripreso in mano quella custodia di plastica che lascia in bella vista una delle copertine più brutte della storia
ho tirato fuori lo strano dischetto argentato che si trovava al suo interno e ho deciso di riascoltarlo tutto. Bene, ne sono stato travolto. Tutte le tracce sono perfette. Non sono un grande cultore della voce in campo musicale, spesso anzi, mi infastidiscono le voci troppo belle, che prendono la parte più grossa del discorso lasciando da parte la musica, però in questo caso non ho parole. Di nuovo, come una volta, sono rimasto rapito. La musica come scenografia di uno spettacolo con un solo protagonista: la sua incantevole voce. Perfetta, ti culla, ti prende, ti porta dove vuole lei, urla, alza i toni, poi li riabbassa all'improvviso. Le parole sono solo un pretesto: la voce è usata qui come uno strumento musicale, la stessa parola può allungarsi all'infinito, o contrarsi in un urlo e assumere significati diversi. E bastano solo alcune percussioni e un paio di chitarre per reggerla e per rendere il tutto perfetto, o quasi. Canzoni sussurrate e dilatate come "Love from room 109 at the islander (on pacific cost highway)" si alternano ai ritmi tribali e alle urla di "Gypsy woman". Non riesco a trovare nemmeno un passo falso e quel dischetto metallico rimarrà uno degli oggetti a cui tengo di più, capace di portarmi in pochi attimi in dall'altra parte del cosmo.
Come avrete capito, questo disco è consigliato a tutti, poi magari non vi piacerà, sicuramente ho esagerato nel tesserne le lodi, ma in questo momento lo sto ascoltando per la seconda volta consecutiva e scrivo con tutte le sensazioni positive che ho descritto prima addosso.
Questa non vuole essere una recensione né nulla di simile, solo un piccolo sfogo personale.