prima cena

Oct 23, 2007 21:56

dopo una cosa indegna chiamata solamente di nome ma assolutamente non di fatto pollo con bambu e unghi, mio sostentamento di ieri, stasera ho trovato il tempo di andare a fare la spesa. scarto il supermercato Netto che e' la copia gialla e triste del lidl per andare da Irma, piccolo ma ben fornito. faccio una spesa drammaticamente italiana, ma signori, diciamocelo onestamente, non ci sono cazzi. la cucina danese e' fondamentalmente noiosa, che e' un modo generoso di dire che fa cagare. e poi gia' a mezzogiorno mi nutro di cultura e smorrebrod e quelle altre porcate tipo:
il pate
le aringhe
le patate
il salmone fatto con le erbette
qualunque vegetale bollito e ricoperto di crema e besciamella
zuppe a caso
pollo

ergo la mia spesa si e' concentrata in quelle due o tre cose di cui non si puo' fare a meno, tipo olio, aglio, cipolla , sale grosso, pasta, riso, funghi secchi pomodori etc.
e la sera me la sono guadagnata con il classico sugo della mamma che si, tacciatemi di bamboccioneria, tacciatemi di tristume italiota che sottolinea e altro non fa se non confermare lo stereotipo di italiano pizzamandolinoemacchiadisugo nella camicia, ma fanculo, non avete idea del sugo di mia madre e di cosa Esso riesca a fare al mio palato. come? pensate che quello che fate voi o che fa vostra madre sia meglio?
stolti
vi sfido
anytime

ho comprato pure la carta igenica dato che ieri sera mi sono ridotto a pulirmi il culo con focus, che vabbe', di fatto e' riciclo e anzi, pensavo raschiasse di piu', e poi ha una sua quadratura poetica , quasi, dato il valore intrinseco della rivista, da anni compagna dei viaggi aerei che anche stavolta mi ha accompaganto.
comunque.
dopo una lauta cena, mi riaccorgo, per l'ennesima volta che la danimarca ed in genere i paesi nordici sono fondmaentalmetne la patria dei voyeurs. mi affaccio e decine e decine di finestre mi accolgono illuminate e senza tende.
osservo la tipa che cucina, quella ch eesce dalla doccia (!) con l'accappatoio, quella che chatta, quella che sorseggia il vino. mi accorgo ch eson quasi tutte donne. o forse ho il filtro. vabbbe' fatto sta che e' bellissimo. cammini e guardi in casa alla gente. che poi non capisco il punto, dato che fa buio presto. e' proprio che boh, nongliene fotte.
ho fatto foto ma l'autoscatto si e' settato sul vetro e non si vede una cippa.

sinceramente non vedo l'ora di spostarmi nella casetta bella invece di sta fogna nella zona meno popolata della citta' (pero' ben servita) ma ci vorranno ancora diversi giorni.
ora, con una bottiglia di rosso italiano (fanculo!) e la copertina, da perfetto uomino medio mi accingo a vedere heroes.
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