in principio il mondo era in buona parte esotico per la maggior parte della sua popolazione: viaggiare era difficile, lento e costoso, e i posti piu' lontani del pianeta erano circondati da un'alone di mistero proporzionale alla loro distanza. poi la globalizzazione e' entrata a far parte del dizionario dell'uomo medio, e la concorrenza ha permesso di far abbassare i prezzi. quando sentite dire che le colonie dei paesi europei non esistono piu', e' vero a livello politico, forse , ma la colonizzazione si e' trasformata da politica a turistica, con l'invenzione dei villaggi turistici.
come un virus efficace e rapido, la proliferazione di tali paradisi del turista sprovveduto si sono diffusi seguendo regole ben precise,e ad ogni stato europeo e' toccato una parte di mondo: a noi non e' andata male, ci siam presi ad esempio le maldive che una merda di posto non sono, e ci siam presi, fra le altre, anche zanzibar.
zanzibar. isola situata di fronte alla tanzania, bella e lussureggiante dominata negli anni da una lista cosi' lunga di conquistatori che ne han fatto perdere l'originale etnia agli attuali abitanti, dei quali quasi nessuno si puo' definire autoctono. vabbe', l'isola e' davvero bella, niente da dire, spiaggia da cartolina, mare cristallino con sfumature tendente al blu (blu shifting), cibo e frutta ottima etc etc. ma cio' di cui vorremmo raccontare e' il villaggio vacanze che ci ha ospitato.
la scelta su zanzibar e' venuta fuori per questioni di soldi e di tempi, poi una buona offerta, e il nostro bisogno di riposo e di non fare un cazzo al sole dopo la lunga estate senza ferie, ci ha fatto decidere per sto villaggio, club vacanze gestito da parmatour. laura non era mai stata in un villaggio vacanze, e quindi non era assolutamente preparata a cio' che ci sarebbe capitato, nonostante la visione propedeutica di professione vacanza di jerry cala' aveva in passato forse gettato un po' di luce nel losco divertimento dei villaggi vacanze. giustamente, laura credeva fosse una licenza artistica surreale, e che non fosse in realta' possibile un tipo di vacanza del genere.
ma cominciamo.
all'arrivo a milano scopriamo che la situazione finanziaria di parmatour e' legalmente obbligante a farle scrivere cio' nel biglietto, che leggiamo essere guindi gestita da parmatour in amm contr. un'ottima partenza, direi, ma lo sapevamo gia'.la folla di vacanzieri novembrini e' ordinatamente in in fila per prendere i biglietti, e quando arriva il nostro turno ci viene pure regalata una borsa griffata (griffata club vacanze)
il viaggio e' una passeggiata, otto ore e via,siamo gia' atterrati. all'arrivo una grande sorpresa, un'onore che scopriremo solo piu' in avanti quanto grande esso in realta' sia: nel nostro villaggio saremo omaggiati della presenza di una grande attrice italiana, un'attrice che ha fatto sognare una nazione, che ha fatto sgorgare liquidi a migliaia di persone negli anni, il cui seno era inversamente proporsionale alla sua intelligenza, ma non importa! come non importa che sia stata qualche tempo fa coinvolta da qualche scandaluccio di poco conto riguardo a certe storie di droga e spaccio. si, lo so che avete gia' indovinato, e' lei, incredibile nevvero? e' NADIA RINALDI!
no. scherzo, anche se vedendola il dubbio ce l'ho avuto, visto le dimensioni che l'attrice inquestione ha raggiunto ultimamente.
serena grandi era con noi.
arrivati al villaggio ci viene fattto un briefing che conferma le mie paure e i peggiori incubi di laura. con un perfetto stile
iacocca, la giornata e' scandita dalle attivita', che includono ovviamente gli esercizi per vecchie chiattone alla mattina, il risveglio muscolare, l'acquagym, il gag, c'e' anche il momento pizza, alle dodici, il giococaffe', dopopranzo, la partita di beachvolley, la sfida razzista contro i negri locali a calcio, e l'immancabile spettacolo serale.
tutto nella norma vero? d'altronde e' cio' che si ha quando si sceglie un villaggio vacanze, quindi decidiamo di mantenere un profilo bassissimo e scegliamo la legge del non coinvolgimento. bueno.
qualche parola sugli animatori:
capovillaggio. in genere persona brillante, spiritosa, in grado di parlare con le pietre e dotato di innata simpatia. e' lui ch egestisce le attivita' ludiche ed il direttore artistico delle serate , nonche' supervisore generale delle piccole magagne del villaggio. il nostro era a meta' strada fra patrick e sergio del gf, il cervello del secondo sulla faccia del primo. dislessico e con problemi pesanti riguardo il controllo del volume della voce, che saliva e scendeva a random, ha guadagnato il premio di idiota del villaggio dopo appena dieci minuti.
il tuttofare miki invece e' stato indubbiamente uno dei migliori characters del villaggio, regalandoci momenti di innata simpatia e notevole compassione.
il suo monologo di quando si sedette con noi a cena e' esemplificativo del personaggio.tutto e' partito dopo la domanda riguardo ai vips nel villaggio vacanze,se ne avevo conosciuto altri. risposta e inizio del monologo:
" vips? si, un sacco. ad esempio francesca, si , dai, ornella muti, che si chiama francesca. francesca e' venuta alle maldive, villaggio troppo bello, doveva rimanere una settimana poi si e' innamorata di me e del capovillaggio, e' rimasta un'altra settimana. alla fine mangiava con noi e con i cuochi.francesca e' troppo tranquilla, cioe',se la prendi come ornella no, ma se la prendi come francesca e' fantastica. poi beppe signori, un mito. ma tanti altri vips ne capitano, i de cecco prenotano un'isola intera per due mesi a natale. ma d'altronde i nostri villaggi sono troppo avanti, cioe', altro che club med, da noi si mangia alla grande, iabbiamo tutti chef italiani, tutti i villaggi hanno chef italiani, che sono i migliori del mondo. oh! guarda che noi siamo stati i primi a portare il sugo alla bolognese alle maldive(!), cioe', capisci? uno va alle maldive e ha la possibilita' di trovare il ragu' alla bolognese, mica cazzi. e noi siamo stati i primi , poi ci hanno copiato tutti gli altri. comunque io sono un tipo tutto strano, eh, c'ho le mie fisse, mi piace il leopardato, ascolto solo tre cantanti, dean martin, frank sinatra e robin williams, gli altri mi fanno schifo, tutti quanti.io ascolto solo loro. robin l'ho visto un sacco di volte, dal vivo, sono andato al concerto tre giorni al royal alber hall, una ficata incredibile,neh. fra l'altro sai, qui facciamo un mese di ferie all'anno, per poco mi innamoravo, ho comprato una casa a bologna, con una ragassa, ma poi e' andato tutto a puttane, mio padre c'ha la fabbrichetta, nel lago di garda, sai, ma i mobili che ho comprato per la casa costavano un sacco di soldi, tutto in stile minimalista giapponese,la casa un'affare, centocinquantametriquadri pagata centocinquantamila euris, con terrazzo posto macchine, con vista sulle torri in centro, troppo un'affare. vabbe', mi pare che e' stata una bella conversazione, quindi ci vediamo dopo al giococaffe'. ciao"
la bella francesca, onnipresente in ogni catalogo club vacanze, decisamente carina, piccolina ed inoffensiva.
i cuochi erano simpatici: lo chef parlava lingua locale, e tronfio delle sue creazioni offriva un servizio personalizzato alla
vips di turno, mentre il pasticciere non poteva far altro che invidiarlo ed invitare gli ospiti al'ingrasso felice.
il guascone peppe: napoletano e condannato dagli stereotipi della sua citta' ad essere simpatico e alla mano. un bravo cristo, un po' gobbo, tutto sommato il piu' inoffensivo, soprattutto quando ha capito che meno ci coinvolgeva meglio e'.
gli ospiti del villaggio: la tristezza in effetti non era completa fino a quando non abbiamo scoperto i nostri simili: un'accozzaglia di gente professionista dei villaggi vacanze, che si vanta di aver girato il mondo (il villaggio era comunque di medio alto livello, quindi inaccessibile alla feccia) mentre invece ha solamente girato i vari villaggi vacanze, sfoggiando diverse majette della concorrenza un po' come i ragazzi sfoggiano le magliette dell'hard rock cafe', tronfi di aver visto i villaggi di sharmsceik, di santodomingo, dei caraibi e convinti di aver visto il mondo. altra fastidiosa cosa, i gruppi, elitari che si formano in cinque secondi, in base all'attinenza/appartenenza alla stessa casta, con tentativi divertenti di sottocasta che cercano di entrare nel gruppo "in", a volte lasciando indietro la moglie che e' un po' troppo chiatta a confronto delle superfighe del gruppo in, cosi' impegnate a far vedere le zinne (poche) che si dimenticano volutamente dell'esplicita richiesta delcapo villaggio di rispettare il ramadam, essendo zanzibar prevalentemente musulmano, e di mostrare meno carne possibile (la vip serena grandi, invece, era esente da tale richiesta. ah, per inciso secondo me, piuttosto tristemente, il sopracitato miki c'ha pure dato due colpi, ma non ho prove)
Spiccano per fastidio, due coppie di romani, rumorosi e perennemente convinti di essere simpatici.
e ora: top five moments della vacanza.
1) lancio di caramelle dal bus.
spinti da spirito umanitario raccomandato dalle migliori guide turisiche allegate a gente e donna moderna, alcuni ospiti hanno deciso di portare alcune caramelle (le guide suggerivano anche delle bic, ma che se ne fanno delle bic sti poveri bambini, boh) da dare ai bambini. dato che pero' i contatti con gli autoctoni sono limitati e strettamente controllati (a.k.a. ti portano solamente dove vogliono loro,e anche quando c'e' la visita alla citta', la visita ai negozi e' strettamente legata al sistema "marchetta" classico.) non abbiamo mai avuto occasione di dare le caramelle ai suddetti, tranne quando, di ritorno dal bel blue safari, abbiamo attraversato le zone povere della citta'. dal pulman e' quindi scattato un'autentico tiro al bersaglio verso i bambini bisognosi di zuccheri occidentali. scena migliore: con perfetto stile "suocera che tira al genero il riso all'uscita del matrimonio il riso con infinito affetto cercando di accecargli le cavita' oculari" due turisti dietro di noi han tirato le caramelle , colpendo al volto una povera innocente bambina che stava badando alla sua capra.
2) sugo alla bolognese alle maldive
come gia' raccontato sopra. si, bravo, ottimo. vado alle maldive e in effetti la cosa che mi manca di piu' e' il pesto fatto col basiloco di Pra'.
3) mangia pizza
proprio per confutare la suddetta teoria, abbiamo avuto davanti a noi un'esemplare stoico e metodico, decisissimo a rispettare la propria origine italiota,e convinto nel non provare minimamente il mangiare alieno che era in minima parte preparato dal cuoco. quindi per una settimana, il nostro eroe del veneto ha mangiato pizza, pizza e solamente pizza. a sua discolpa, la pizza era comunque buona. una volta han cercato di minacciarlo con uno spiedino di pesce, si e' sbracato promettendo anche il culo.
4) bagarre bagarre
una menzione a parte va fatta per gli spettacoli serali, degni di una demenza senile che insospettabilmente aveva colto tutti gli ospiti del villaggio.la tristezza degli spettacoli mi ha fatto capire come sia facile far ridere l'italiano medio, e del perche' trasmissioni tipo la sai l'ultima e tutta la merda del bagaglino continua ad essere prodotta e trasmessa. mentre cercavamo di dimenticare con l'alcool la tristezza di certe battute, un inserviente colured locale, mi approccia in inglese chiedendomi il significato di bagarre. bagarre, era il titolo dello spettacolo, sempre lo stesso, che da almeno un'anno ogni settimana veniva ripetuto dallo staff. sto povero negro, ogni settimana vedeva una mandria di italiani ridere (piu' o meno) al ritmo di sta cazzo di parola , bagarre , sottolineata da una azzeccata musichetta ad hoc, senza che nessuno si fosse mai dato il disturbo di spiegargli cosa significasse. dopo la spiegazione, mi ha guardato ancora piu' perplesso, e assieme abbiamo continuato la ricerca del paradiso etilico.
5) sardegna
Club vacanze, cosi' come, penso, molti altri villaggi del genere, offre ad alcuni professionisti la possibilita' di avere degli sconti in cambio di una loro prestazione professionale durante il loro soggiorno. fanno parte di questa categoria i medici e i professori di biologia. quest'ultimi, per circa dieci minuti al giorno terranno una breve lezione riguardo le forme di vita osservabili nel villaggio. iniziativa lodevole, tranne che per la scelta del biologo. in questo caso, oltre ad avere un profondo problema di logorrea, dobbiamo riportare anche una discutibile scelta dell'accompagnatore di suddetta professoressa: infatti un;individuo partenopeo nelle movenze ma di indefinibile provenienza, si aggirava assieme a lei, sia durante i momenti topici delle pillole di biodiversita' sia nelle passeggiuate alla ricerca di animali da osservare. il motivo della sua inclusione nei top five, oltre ai commenti sulla pregievole fattura del legno della foresta che secondo lui era adattissimo a fare dei bei mobili, e' la maglietta che riportava: io vivo in sardegna, e poi la foto di un gatto selvatico, con tanto di descrizione dell'habitat, nome latino etc. un must.
una menzione per la serena nazionale. pensare che in passato e' stata un'icona sexy, che migliaia di giovani hanno rischiato scomuniche e perso energia riflettendo sulla dinamica vettoriale dei suoi seni e sulla apparente antigravita' che li circondava, e' triste vedere come il tempo abbia infierito. ma non e' solo quello. la vecchiaia e' una cosa naturale. la tristessa e' mettere in mostra come se il tempo fosse fermo certe pudenda che non rimangono tali se mostrate con disinvoltura.
alla fine, vederla fare la gattona mi ha lasciato piuttosto a disagio.
e ora i dieci segnali che ti fan capire che stai partecipando ad una vacanza organizzata presso un villaggio vacanze:
1) all'atterraggio , tutto i passeggeri applaudono entusiasti (come se il pilota facesse qualcosa di diverso dal suo dovere)
2) nessuno intorno a te parla in inglese ne lo capisce
3) ovunque vai nelle gite organizzate dal villaggio, ti parlano in italiano, soprattutto la popolazione locale ( geniale, "l'alura?" e " se famo du spaghi" di due neretti che potevano essere figli di ruud gullit)
4) compri cose che troveresti a meta' prezzo anche in italia e che non esporrai mai in casa
5) al ritorno, sei in mezzo a gente che , a seconda di dove sei andato, ha lo stesso tipo di (a scelta) tatutaggio, henne, pettinatura con treccine etc.
6) al ritorno, tutti hanno una borsa,una maglietta, o una borsina portadocumenti uguale alla tua
7) ingrassi di 3 chili almeno mangiando cose che troveresti anche in italia, solo che qui sei in vacanza, e quindi chissenefrega se tutto e' farcito con la crema pasticciera.
8) hai partecipato ad uno spettacolo in cui fai cose che nella vita normale non faresti mai
9) hai indossato un pareo come se nulla fosse
10) lasci pelle in giro per la casa per una settimana, manco fossi un cobra.
ultima, la soddisfazione, all'arrivo, di vedere gli altri turisti che ne venivano da cancun, bianchi come dei morti. ricordarsi di controllare le previsioni del tempo e di portarsi con se i soliti cornetti e santini di Padrepio.
aveve'.