[Fanfic] you did not desert me
Titolo: You did not desert me
Fandom: DC Lovvoverse
Personaggi: Brion & Slade Logan, nominata Leonor
Rating: G
Conteggio parole: 315 (Word)
Note:
- Titolo da Brothers in Arms dei Dire Straits.
- infatti c'è tanto brotherly love... <3
- Ispirato alla citazione "Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto" che ho letto all'MDF ma non ricordo in che contesto.
- la formulazione esatta delle insistenze di Brion è copyright di Lindina !
- Sei sicuro di farcela?
Brion glielo chiede col tono con cui si offre un'ultima possibilità di ritirarsi davanti alla prospettiva di una condanna certa.
Slade non ama fare le cose da solo. Non perchè gli manchino la convinzione o le capacità; è la sua natura a spingerlo verso quello che sa fare meglio, il vice. Preferisce ricevere istruzioni piuttosto che darle, assecondare piani e necessità altrui, studiare, al massimo, delle buone contromisure. In effetti, senza Brion che gli chiedeva continuamente cosa cazzo stesse aspettando a mettere il culo su quell'aereo e andarla a riprendere, forse non sarebbe arrivato tanto in fretta a quel punto; Brion ha trovato i mezzi, l'intelligence, ha organizzato con lui tutte le possibili via di fuga di emergenza, e sembrava che non desiderasse altro che vederlo partire il prima possibile. Forse è per questo che a Slade la sua domanda sembra così fuori luogo.
- Certo - annuisce, allungando una carezza sulla spalla del fratello, ma Brion scuote leggermente il capo.
- Con Leonor, intendo. Dopo tutto quello che è successo, quando l'avrai portata fuori di lì. Sei sicuro di farcela con lei?
* * *
Era stata la prima volta che Brion gli aveva fatto una domanda tanto diretta su Leonor e cosa lo legava a lei, e Slade, troppo smanioso di rivederla, aveva risposto senza pensarci troppo che sì, era assolutamente sicuro, non poteva non esserlo.
Molti anni dopo, il dardo avvelenato della perdita piantato a fondo nel cuore, Slade avrebbe domandato a suo fratello di ricordargli cosa, in quell'alba lattiginosa tra le Alpi ancora spruzzate di neve, aveva frettolosamente dichiarato di poter fare lui, ingenuo e presuntuoso come spesso sono coloro che amano con troppo slancio, per Leonor.
Il re, gli occhi verdi rivolti ad un'alba altrettanto lattiginosa, non avrebbe emesso nessuna sentenza.
Si sarebbe limitato a stringersi nelle spalle e mormorare, lentamente, come un'amnistia - Non me lo ricordo.
Fandom: DC Lovvoverse
Personaggi: Brion & Slade Logan, nominata Leonor
Rating: G
Conteggio parole: 315 (Word)
Note:
- Titolo da Brothers in Arms dei Dire Straits.
- infatti c'è tanto brotherly love... <3
- Ispirato alla citazione "Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto" che ho letto all'MDF ma non ricordo in che contesto.
- la formulazione esatta delle insistenze di Brion è copyright di Lindina !
- Sei sicuro di farcela?
Brion glielo chiede col tono con cui si offre un'ultima possibilità di ritirarsi davanti alla prospettiva di una condanna certa.
Slade non ama fare le cose da solo. Non perchè gli manchino la convinzione o le capacità; è la sua natura a spingerlo verso quello che sa fare meglio, il vice. Preferisce ricevere istruzioni piuttosto che darle, assecondare piani e necessità altrui, studiare, al massimo, delle buone contromisure. In effetti, senza Brion che gli chiedeva continuamente cosa cazzo stesse aspettando a mettere il culo su quell'aereo e andarla a riprendere, forse non sarebbe arrivato tanto in fretta a quel punto; Brion ha trovato i mezzi, l'intelligence, ha organizzato con lui tutte le possibili via di fuga di emergenza, e sembrava che non desiderasse altro che vederlo partire il prima possibile. Forse è per questo che a Slade la sua domanda sembra così fuori luogo.
- Certo - annuisce, allungando una carezza sulla spalla del fratello, ma Brion scuote leggermente il capo.
- Con Leonor, intendo. Dopo tutto quello che è successo, quando l'avrai portata fuori di lì. Sei sicuro di farcela con lei?
* * *
Era stata la prima volta che Brion gli aveva fatto una domanda tanto diretta su Leonor e cosa lo legava a lei, e Slade, troppo smanioso di rivederla, aveva risposto senza pensarci troppo che sì, era assolutamente sicuro, non poteva non esserlo.
Molti anni dopo, il dardo avvelenato della perdita piantato a fondo nel cuore, Slade avrebbe domandato a suo fratello di ricordargli cosa, in quell'alba lattiginosa tra le Alpi ancora spruzzate di neve, aveva frettolosamente dichiarato di poter fare lui, ingenuo e presuntuoso come spesso sono coloro che amano con troppo slancio, per Leonor.
Il re, gli occhi verdi rivolti ad un'alba altrettanto lattiginosa, non avrebbe emesso nessuna sentenza.
Si sarebbe limitato a stringersi nelle spalle e mormorare, lentamente, come un'amnistia - Non me lo ricordo.