Titolo: Mistakes we knew we were making
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta:
namidayumePrompt: Richard Tyler Jr/Iris West - “Sei carino, ma niente di che.” “Ragazza, io sono da sposare.” “Non credo proprio.” @ Progetto Malvagio III
Personaggi:
Richard Tyler Jr.,
Iris West; nominata altra gente
Pairing: Richard/Iris
Rating: G
Conteggio Parole: 342 (FDP)
Disclaimer: Tutto abbastanza nostro, più o meno, ma ugualmente senza lucro.
Note:
• Ambientata nel 2037, con tanto di flashback del 2019. ♥
• Sono così belli. @_@
• Titolo dall’omonima canzone degli Straylight Run.
Mistakes we knew we were making
La prima volta che si erano incontrati, quando i Titans, come al solito, avevano ben pensato di rubare la scena all’Infinity, Iris gli aveva lanciato un’occhiata dall’alto in basso, sondandolo attentamente, e non si era mostrata per niente impressionata.
Richard ci aveva provato - come ci aveva provato più o meno con tutte le ragazze presenti, a parte Arsenal, che gli aveva riso in faccia appena si era avvicinato, e Black Canary, che dimostrava sì e no dodici anni -, ma lei, suo malgrado, non aveva fatto una piega.
«Che ne dici se andiamo a bere qualcosa, una sera di queste?» le aveva proposto, sorridendo in modo quasi abbagliante, per poi aggiungere, ammiccando, «Se vuoi tenere su le maschere va bene, le trovo eccitanti.»
Impulse aveva scrollato le spalle. «Sei carino,» aveva commentato con noncuranza, «ma niente di che. Ti chiamerò se non avrò altri programmi.»
Il ragazzo aveva facilmente colto la provocazione. Aveva abbastanza esperienza, già allora, per rendersi subito conto del tipo con cui aveva a che fare. Il suo sorriso si era affilato leggermente e, con una risata appena accennata, aveva ribattuto: «Ragazza, io sono da sposare.»
Il sopracciglio di Iris era scattato in alto con scetticismo e lei aveva scosso la testa decisa. «Non credo proprio.»
Allora, ovviamente, davvero non immaginava che sarebbe finita a pronunciare quel fatidico sì davanti all’altare.
*
«Te lo ricordi?» Iris ha un sorriso triste e qualche ruga ai lati degli occhi. Richard ha imparato a conoscere fin troppo bene quell’espressione, quella di quando pensa a qualcosa con affetto e con nostalgia, con mancanza.
«Che cosa?» domanda, sentendo inevitabilmente quella mancanza a sua volta - mancanza di un tempo felice, mancanza di un tempo facile.
«Quando ci siamo conosciuti,» replica la sua ancora-per-poco-moglie. «Ti ho detto che non eri un tipo da sposare.» Ride piano, divertita tra sé e sé, e poi allunga verso di lui i documenti del divorzio. «Avevo così ragione.»
Rick vorrebbe odiarla, quando ha così ragione, ma non ci riesce, non ci riuscirà mai. Lentamente, prende la penna dalla scrivania e, cercando di non sentire il peso sullo stomaco, li firma.