Nostalgia

Jun 23, 2009 02:58

Spinto dalla noia mi sono messo a rileggere i report dei concerti in Giappone del 2007, e mi è venuta una tristezza tremenda.
Non è una nostalgia del tipo "voglio tornare a Tokyo", anche perché la partenza è tra meno di un mese. E' qualcosa di più complesso, una specie di "voglio tornare a quel momento". Vorrei tornare al momento in Kamijo e Hizaki sono saliti sul palco di una bettola davanti a tre persone  e hanno distrutto il tuo intestino, perché fino al giorno prima dei Versailles potevi avere un mp3 e una manciata di foto 2 pixel per 2 pixel e potevi soltanto immaginarli tramite i report.  Vorrei tornare al momento in cui l'immagine di Kamijo che ti eri fatto in anni di servizio come fanboy viene distrutta selvaggiamente da lui che ti headbanga smetallante a due centimetri di distanza, che fino a ieri te lo immaginavi ancora come nel DVD di Scarlet Majesty che si atteggia a nobil baldracca con la voce steccosa e ipernasale. Al momento in cui vedi Hizaki, tuo mito personale ma al tempo un signor nessuno sia per i giapponesi che per gli occidentali, avvicinarsi e stringerti la mano sorridendo facendoti morire ripetutamente. Vedere finalmente, dopo mesi di sogni ad occhi aperti, nascere con i tuoi occhi una band che ha la stoffa per arrivare ovunque ma che nessuno sembrava intenzionato a cagarsi di striscio, e tu in quel momento ti sentivi uno dei pochi eletti. Vedere Kaya per la prima volta in vita tua muoversi, perché non esistevano che scansioni da rivisite, e addirittura ballare, cose che non saresti riuscito a immaginare neanche sotto l'effetto di droghe pesanti. Al momento in cui vedi i suoi ballerini, di cui neanche conoscevi l'esistenza, e trattieni le risate causate del trashume a cui non eri stato assolutamente preparato. Al momento in cui raggiungi l'illuminazione perché Asagi e Ruiza ti si buttano addosso e ti rendi conto che sono persone in carne e ossa anche loro, che esistono davvero. Al momento in cui di tutte queste cose esistevano solo racconti confusi e poco attendibili, scarse informazioni e punti di vista contrastanti. Al momento in cui tutte queste cose sembravano ancora nuove inesplorate, e ti ci relazionavi in modo meraviglioso.

Sono esperienze che non si possono proprio ripetere, neanche provandoci. E sono convinto che anche se non avessi vissuto sulla mia pelle tutte queste cose sarebbe andata comunque a finire così. Ora è tutto così ovvio. C'è un DVD su qualsiasi stronzo, tonnellate di materiale e informazioni. La peggior band ha almeno una fan community, si è già visto e sentito tutto fino alla nausea. Una volta dicevi D e anche i super fan visual ti guardavano con punti interrogativi scavati in faccia. Leggevi di Hizaki che suonava per una notte nei Lareine ed emettevi fiumi in piena di bava al solo pensiero di loro due sullo stesso palco, fantasticando su quanto sarebbe stupendo se avessero scritto musica assieme. Cose che pochi si ricordano, perché se Kamijo era un gay di merda, Hizaki era un signor nessuno che più recentemente ha avuto la fortuna di diventare un signor nessuno che ha Juka nei suoi CD. Dicevi Asagi e pensavi alla voce splendida dei Syndrome che aveva messo su un gruppetto che si chiamava D. Pensavi a Kaya e non avevi ancora la minima idea che fosse una checconza isterica che ballava circondato da travestiti e frociazzi lap dance. Diamine, a un certo punto si credeva fosse un alter ego di Juka!! Non solo loro, ma tutti erano avvolti da quell'aura di mistero che ormai è venuta completamente a mancare. Parlo di quando i video che potevi vedere erano, se andava bene e connessione permettendo, quelli pubblicati da siti come paradoxical reality (qualcuno se lo ricorda? XD) o che intercettavi per culo su emule dopo giorni di ricerche.  Quando i gruppi che citava kurai-sama nel suo sito di traduzioni erano ancora considerati il massimo dell'inculato e dell'avanguardistico.

Suona altezzoso, ma mi sento incredibilmente fortunato a poter dire "io c'ero", ad aver avuto la fortuna di esplorare zone incerte e terribilmente affascinanti quando il massimo per un otaku erano ancora Gackt, Malice Mizer, X Japan, Dir en grey e talvolta i Gazette. Fine. Ora invece è tutto troppo ovvio, scontato, sottointeso. Tizi arrivati all'ultimo momento che se la tirano da grandi guru e intenditori e che magari fino a poco prima snobbavano le stesse identiche cose perché travioni per sfigati.
Mi sento fortunato a essere partito da venti invece che da cento, ma non oso immaginare come sia stato per quelli ancora prima di me, partiti dallo zero assoluto buttatisi a capofitto senza sapere assolutamente niente...

d, versailles, kaya, riflessioni (più o meno serie)

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