Animali Fantastici e Dove Trovarli

Nov 27, 2016 22:52







Ammetto che appena saputo che sarebbe stato realizzato questo film, non ero esattamente contenta: mi sembrava una pura e mera scusa per continuare a lucrare su un progetto esclusivamente per fare soldi e che alla fine sarebbe venuta fuori una schifezza. Ok, sicuramente il discorso economico ha la sua componente non indifferente, ma se su questo aspetto avevo comunque ragione (a poco più di una settimana dall’uscita si parla di 500 milioni di dollari solo di incasso cinematografico), al tempo stesso mi sbagliavo tantissimo sul risultato finale. Il film è bellissimo, non ci sono altre parole per descriverlo.

Partiamo dal fatto che essendo stato scritto per essere un film, non ci sono scene mancanti, salti nella trama o momenti di confusione come accadeva nei film della saga originale. Qui quadra tutto, perché non c’è nessun libro a cui far riferimento, tutto è al posto giusto e segue una logica perfetta.

Ci sono un sacco di ammiccamenti alla saga di Harry Potter che si ritrovano nel titolo del film (di fatto il testo di Scamander è uno dei libri di testo del primo anno, pag 67 Harry Potter e la Pietra Filosofale edizione 2001), ai piccoli dettagli come oggetti, colori, citazioni che rimandano alla saga e che mandano in un brodo di giuggiole ogni Potteriano.

La trama è piuttosto semplice per gli standard dei sette libri: Newt arriva a New York con una valigia piena di animali magici, questi scappano e lui deve ritrovarli. Il tutto succede durante il proibizionismo e una sorta di “pre-guerra” tra Mondo Magico e Mondo Babbano (anzi, No-Maj, che è terribile ma molto americano). E da questo poi la storia si sviluppa magnificamente a partire dallo scambio di valigia tra Newt e il No-Maj (scambio che pare avvenire due volte ma sarà reale solo in un terzo caso), gli animali che scappano per la città e che ci regalano delle citazioni molto carine e rimandi ai film precedenti tipo la pubblicità del profumo è la versione anni ‘20 di quella che sta alle spalle di Silente all’inizio del sesto film, il Demiguise che ruba la mela e il lecca-lecca come fece Harry con Neville nel terzo film.

I personaggi sono tutti ben riusciti: Newt è adorabile e il suo amore per gli animali è qualcosa che scalda il cuore (ci sono due scene strappalcrime ma per fortuna tutto si risolve per il meglio, anche se l’Asticello se la lega un po’ al dito), Jacob Kowalski (il No-Mag che si ritrova per sbaglio in mezzo ai maghi) è di una dolcezza e di una simpatia infinita (e molto open minded, il che lancia un bel messaggio: rimane perplesso e basito, ma accetta senza battere ciglio una seconda volta la sua esistenza, aiutando da subito Newt a prendersi cura dei suoi animali),le sorelle Tina e Queenie Goldstein, den delineate, austera la prima, dolce, sognante e Legilimens la seconda, Graves, che èil cattivo della situazione, il perché lo si capisce da un dettaglio del look e da uno scintillio nella tasca durante l’interrogatorio a Newt, Credence che fa una tristezza infinita, la comunità dei Salemiani che vogliono distruggere il Mondo Magico… insomma, ogni personaggio trova perfettamente il suo posto all’interno del film, seppur con una piccola parte, ognuno è valorizzato.

Non indifferente è il ruolo giocato dagli animali fantastici e non (nello specifico quelli che scappano dallo zoo). Per chi ha letto il libro pubblicato nel 2001, non faticherà a riconoscere gli animali che Newt tiene con cura nei mega habitat all’interno della sua valigia: a cominciare dallo Snaso, che è il primo animale che vediamo e che ci ruba il cuore fin dal primo momento, al Demiguise (scimmia indiana, pressoché sempre invisibile la cui pelliccia viene usta per tessere i mantelli dell’invisibilità), l’Occamy, i Mooncalf (quelli con gli occhioni grandi che mangiano le crocchette levitanti), i Diriclaw ( i dodo che compaiono e scompaiono, infatti come ci fa notare Newt nel suo libro i Babbani li conoscono come dodo e credono i siano estinti, in realtà hanno solo deciso di rimanere il più possibile invisibili per non essere prenda dei marinai, il Fwooper (coso rosa sul trespolino), l’Erumpent che devasta lo zoo e ci offre una delle scene più divertenti del film tra Newt che cerca di farla tornare nella valigia e lei che si mette all’inseguimento di Kowalski, i Bowtruckle, tradotti in italiano come Asticelli, non altri che Pickett che avrà un ruolo non indifferente nel film, una specie di Billywig anche nel filmè leggermente diverso alla descrizione ce ne da Newt nel libro, gli Avvicini e il Purvincolo che sarà lui, con il suo morso, a far si che i maghi si prendano cura di Jacon facendolo entrare nel loro mondo.

Insomma, la Rowling ci ha fatto tornare nel suo mondo e in modo semplicemente sublime, regalandoci una storia bellissima, personaggi stupendi e alla fine usciti dal cinema uno non potrà fare a meno di volere un Newt tutto per sé (o una Queenie) e uno Snaso, che è stata la vera spalla comica del film.

E che dire, sarà una saga di cinque capitoli che dovrà concludersi nel 2024, quindi abbiamo davanti ancora sette anni e quattro film… direi che il nostro cuore da Potterhead ha solo di che gioire.

review, harry potter, ins kino

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