Titolo: Freddo metallo e cuore di palladio
Fandom: Ironman
Rating: Arancione
Genere: Armaturofilia (non esiste, ma il senso l’avete afferrato!), introspettivo
Note: Lemon (???)
Personaggi: Armatura, Tony Stark
Note: Ho visto questo prompt e non ho potuto fare a meno di pensare che dovesse essere mio. Ok, è breve e nemmeno tanto interessante, ma per il
p0rnfest#4 bisogna sbizzarrirsi e affrontare nuovi campi... Quindi ecco qui, per il fandom di IRONMAN, e per il prompt "Awwww, it fits very well"!
Chi ha detto che mettersi un’armatura è una scocciatura?
Freddo metallo e cuore di palladio
Gli venne la pelle d’oca al solo contatto, alla mattina presto si sentiva sempre un po’ ipersensibile, soprattutto nelle giornate di pioggia, il cuore di palladio reagiva a chissà quali impulsi neurologici, facendogli provare una gradevole sensazione di fremito nella carne, ogni tanto.
L’idea era malsana, ma chi se ne fregava, tanto viveva da solo.
Ordinò al robot di fargli indossare l’armatura, e sapeva benissimo a cosa stava per andare incontro.
Quando le parti iniziarono a comporsi sul suo corpo, partì il delirio dei sensi, dio!, ma com’era possibile che gli succedesse una cosa del genere? O meglio, com’era possibile che fosse così dannatamente sensuale, com’era possibile che il solo indossare una macchina assemblata potesse rivelarsi così tremendamente erotico?
Il freddo del metallo duro che gli si incollava alla pelle calda creando un contrasto semplicemente estasiante, aderiva a lui come una pasta soda ma liscia, diventando immediatamente tiepida, si fondeva con lui in un lungo brivido, come se qualcuno gli avesse leccato umidamente il collo.
Poi sulle cosce, quella zona era particolarmente sensibile, ogni volta gli mancava il fiato, l’armatura lo trattava con estrema grazia, e anche con un poco di impudicizia, si accostava a lui pian piano e poi lo prendeva letteralmente facendogli irrigidire la schiena, lo stesso succedeva per quanto riguardava i glutei, stava iniziando a pensare che lo facesse apposta, che la simbiosi tra loro due fosse arrivata ad un livello tale da superare la barriera dell’umana comprensione fino a scendere ai piani più intimi, fino a toccare corde senza nome.
Che però erano capolavori di pulsione erotica degni di nota.
Tony rabbrividì di piacere quando l’armatura gli si completò sul ventre e sul torace, sfiorandogli i capezzoli e il cuore artificiale, lo trapassò con una scarica di pura passione carnale che si diffuse per ogni frammento del suo corpo di ossa e sangue, avvertì un formicolio generale, una sorta di stato di grazia totale che lo fece sentire bene, benissimo, fin troppo, sentì l’armatura come scivolare su di lui, come se si fosse trovato nelle acque calde dell’Egeo, rilassante, delizioso, ardente che gli scavava fin nell’anima e trovava spazio tra i suoi ormoni, facendogli provare una sensazione simile all’orgasmo, più mentale che fisica, ma che comunque lo stordì fino a fargli perdere l’equilibrio, costringendolo a prendersi qualche minuto prima di ritornare coi piedi per terra.
<< Tutto bene, signore? >> domandò Jarvis configurando la visione negli occhi di Tony.
<< Be... Benissimo. >> annuì rimettendosi in piedi. In effetti non poteva certo dire di sentirsi male, anzi! << Awwww, it fits very well! >>