FIC: the door out of the fairy-tale stands wide open

Nov 21, 2010 01:55

Titolo: the door out of the fairy-tale stands wide open
Autore: littledarkrin
Beta: sorella_erba ( :* )
Fandom RPF: FCBarcelona
Personaggi/Pairing: Bojan Krkić, Pep Guardiola (Pejan!)
Rating: Pg13
Disclaimer: *prende fiato* non mi appartengono purtroppo, non li conosco purtropo2, non mi pagano per scrivere quello che ho scritto e che è FALSISSIMO (articolo compreso, anche se c’è un qualche commentatore di Sky (?) che parlava di come Pep punti molto su Keita).
Note: doveva essere una commedia, colma di fluff, poi, boh, Boji non gioca da tanto in competizioni importanti fino a stasera... e c’è chi parla che sarebbe meglio per lui se fosse venduto e il tutto è precipitato nell’Angst (che in fondo è cosa buona e giusta (Y)).
Titolo preso dalla community 31days: tema n°27 di Giugno 2010 («All themes this month come from Jostein Gaarder's Maya; specifically, from the "Manifesto" at the end of the book.»).
Conteggio parole: 680 (W) titolo escluso
Intro: Bojan ha un dolore piccolissimo.

the door out of the fairy-tale stands wide open

Bojan si raddrizza e riemerge da dietro la tazza in cui aveva affondato naso, attenzioni e biscotti al cioccolato; scruta con un misto di ostilità e curiosità i titoli del quotidiano che stai sfogliando davanti a lui. Ha un’espressione così buffa e concentrata - con la fronte corrugata e un ciuffo di capelli scuri che, dispettoso, gli cade davanti agli occhi cerulei e che lui cerca di scacciare con piccoli sbuffi poco efficaci -, che tu non puoi fare a meno di guardarlo e di sorridere e di sentire l’istinto di allungare un braccio per scostargli i capelli dal volto.
Bojan finalmente riesce a decifrare il titolo che ha catturato la sua attenzione - quello con il tuo nome e quello di Keita a distanza di tre parole l’uno dall’altro - e rialza il volto con una smorfia oltraggiata.
«Keita è la nuova fiamma di Pep Guardiola, allenatore del Fc Barcellona, che sembra essere disposto a tutto pur di metterlo sempre in campo,» legge ad alta voce.
A te viene da ridere per la sua espressione e la situazione - quell’articolo è veramente ridicolo -, ma cerchi di trattenerti, perché sai che un tuo scoppio di risa lo offenderebbe a morte, per cui stringi le labbra e taci.
Bojan sembra leggere la tua espressione e sbuffa, insultato dal tuo divertimento.
«Pep, è un discorso serio,» sbuffa, dandoti un colpetto contro la mano, che hai avvicinato alla sua senza neanche accorgertene.
Inarchi un sopracciglio e soffi:
«Lo vedo».
Lui alza gli occhi al cielo, esasperato.
«Tu preferisci Keita a me. E pensare che io mi faccio addirittura scopare da te. Chissà cosa farà lui di così speciale,» afferma con fare teatrale e tu non puoi trattenerti dallo scoppiare a ridere.
«Lui gioca bene,» dici, placato lo scoppio d’ilarità, e Bojan sbuffa e ti guarda storto ed è giusto che lo faccia - è giusto che tenga così tanto alla squadra e al suo posto in essa e lo sai che è difficile per lui trovare spazio con Leo, David e Pedro e tutti gli altri, lo sai.
«E io sono un allenatore così bravo da non farmi influenzare dai rapporti personali,» celi e lui sbuffa e tu sorridi teneramente, mentre ti alzi e lo raggiungi e gli accarezzi i capelli impossibili e gli baci la tempia e pensi che davvero, vorresti dargli di più, dargli più spazio, dargli più certezze, ma hai un ruolo che non te lo permette.
Lui si rilassa nel tuo abbraccio e sospira contro la tua spalla e mormora un: «Pep, stavo scherzando,» che si scontra con la stoffa della maglietta del tuo pigiama e tu, davvero, vorresti credere che sia stata tutta una sceneggiata, che non ci sia nessun malessere, ma lo guardi molto più di quanto tu non faccia con Keita - e vorresti dirglielo e glielo sussurri contro la guancia e lui sospira e non ti sente, lo conosci e sai che vorrebbe giocare di più, vorrebbe fare di più per te, per la squadra, per sé.

Quando dopo - molto dopo, quando i vestiti sono tornati ad occupare il loro legittimo posto sul freddo pavimento ai piedi del tuo letto, quando i gemiti hanno soppiantato le parole e bocche affamate hanno interrotto risate infantili e scacciato qualsiasi pensiero -, Bojan ti prende la testa tra le mani calde e soffia sulle labbra un bruciante e spezzato: mi fido di te, Pep mi fido di te. E tu ti senti travolgere dall’istinto di stringerlo ancora di più a te, di trovare il modo di legarlo a te per sempre, anche a costo di dimenticarti di quali siano le scelte migliori per la squadra, di quale sia la cosa migliore per Bojanito.
Nascondi il volto contro la sua spalla, chiudi gli occhi, gli mordi piano la pelle sudata e lasci che i tuoi dubbi, le tue paure si depositino in baci umidi sul suo collo teso.
Quando Bojan si lascia andare contro di te, con un gemito roco, che è il tuo nome misto al suo piacere, chiudi gli occhi e lo stringi un po’ più forte.

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