Dunque, come forse saprete o forse no, qualche settimana fa mi sono imbarcata in un viaggio della speranza per risalire l'Italia (e poi ridiscenderne, operazione che si è rivelata più complessa del previsto, come dimostrano certi tweet notturni in cui strillavo NON SAPPIAMO DOVE SIAMO, REGGIO E' A 400 KM DI DISTANZA E NON C'E' PIU' BENZINA NEL SERBATOIO). Il mio papà doveva recarsi a Bologna per lavoro e io, già che c'ero, mi sono imbarcata con lui per farmi accompagnare a Firenze, dove la mia ragazza mi ha accolta indossando solo una maglietta e un paio di shorts, Dio la benedica, presentandomi il suo nuovo gatto Salem e poi trascinandomi al cinema a vedere il primo capitolo della saga degli Shadowhunters dopo 15 ore ininterrotte di viaggio. Prima che me lo chiediate, no, non lo so perché non ci siamo ancora lasciate. Ha delle belle gambe, basta come motivazione?
Bene. Premessa doverosa: degli Shadowhunters della Clare io non ho letto una parola se non i pezzetti che la Tab mi ha infilato giù per la gola con l'imbuto, e le robe che ella stessa mi andava raccontando mentre lei leggeva. La cosa mi ha portato a non avere la più pallida idea di cosa questi libri parlassero, perché quando la Tab ti racconta le storie lo fa raccontandoti solo quello che le interessa, per cui io ero a conoscenza di dettagli completamente irrilevanti (tipo i pantaloni arcobaleno di Magnus Bane, grandi assenti nel film) ma non sapevo quasi niente della trama portante della storia.
Ciò non mi ha aiutata. E non mi ha aiutata perché Città di Ossa è un film scritto da un PAZZO. E questa è la storia che racconta come l'ho capita io, neofita che si approcciava al film conoscendo poco più dei nomi dei protagonisti, e che si è vista piovere addosso due ore circa di assurdo cosmico.
Dunque, la protagonista della storia è Clary, una ragazza come tante, se non fosse che ha la faccia di Lily Collins, che è tutto meno che una ragazza come tante. Nulla, in Lily Collins, è assimilabile al concetto "una ragazza come tante", neanche le sue gloriose sopracciglia. Praise le sopracciglia di Lily Collins. Comunque, la cosa di Clary è: vive una vita perfettamente normale, completamente cieca all'amore che il suo BFF le porta nonostante sia più palese del sole in agosto, e l'unica cosa che proprio non va nella sua vita è che ogni volta che trova una superficie liscia prende e ci disegna sopra questa:
La runa della testa del capro. Idk. Non ci viene mica spiegato cos'è, ci viene solo detto che è una runa e che omg è assurdo che Clary sappia disegnarle. Capito? Se anche voi, mentre telefonate alla vostra BFF e parlate di quanto è stronzo Giovanni della IIIC che flasha gli addominali a chiunque ma non lo dà a nessuno, ricoprite i post it di doodle randomici, c'è la possibilità che Jace sia sulle vostre tracce: fuggite finché siete in tempo. Ma a questo arriveremo dopo.
Insomma, è il compleanno di Clary, e la nostra decide di darsi una botta di vita. Esce col migliore amico Simon, che appunto come si diceva prima è talmente cotto di lei da essere passato dallo status "zerbino" (quello che ti accoglie in casa lasciandosi pestacchiare come vuoi) allo status "trampolino" (quello che ti ama al punto e ti è talmente asservito che, senza accorgersene, quando arriva il Figo Di Turno ti fa da piattaforma per saltargli tra le braccia), e nonostante abbia promesso di tornare a casa prima di mezzanotte si infila in questo locale uscito dagli anni '90 in cui dei darkettoni vestiti da goth scandinavi ballano al ritmo della musica techno peggiore che si sia mai sentita nel mondo.
Mentre tu sei lì che ti chiedi: okay, belli, dov'era lo stargate e quando l'abbiamo attraversato?, cose randomiche succedono. Tipo che Clary segue una tizia con un vestito che la lascia quasi completamente nuda e la vede amoreggiare con un tipo, poi due tizi vestiti di pelle spuntano dal nulla e fanno fuori il tipo assieme alla tizia, il tutto mentre Clary guarda e, sconvolta dall'orrore, si mette a urlare. Il problema è che nessuno vede niente, perché i tizi sono apparentemente invisibili. Solo Clary può vederli, e la cosa la manda in paranoia totale. Tant'è che torna a casa e si prende malissimo con la mamma (Lena Headey, la quale ha visto che fine hanno fatto Robb e Catelyn Stark in GoT e s'è detta "mmmh, mi sa che è meglio non contare troppo su Cersei per il fondo pensionistico, proviamo con gli YA movies") la quale poraccia le ha solo detto "ma magari potevi non tornare a casa all'una tutta sconcertata, stracciarola che non sei altro".
Niente, Clary passa una nottata di merda e quando si sveglia si accorge che, durante il sonno, ha tipo disegnato la runa della testa del capro OVUNQUE. Presa dal panico, si vede con Simon, e appena si incontrano gli sviene addosso. Mentre lui si bagna tutte le mutandine perché OMG HO ABBRACCIATO CLARY!, qualcosa succede. Per la precisione, Jace, un ragazzo che ha avuto la sfortuna di nascere con la testa triangolare (peraltro particolarmente somigliante alla runa della testa del capro!), lurka la scena dalla finestra del locale, ma appena Clary lo vede scompare. Lei però ovviamente lo insegue fuori, e qui comincia la girandola delle intuizioni prive di senso dei personaggi di questo film.
Clary: OMG CHI SEI PERCHE' SOLO IO POSSO VEDERTI?
Jace: Chi è quel tipo con cui stai e.e
Clary: o_ò Che c'entra? Cmq è il mio bff Simon, io e lui parliamo di ragazzi e ci facciamo la mani-pedi insieme ogni sabato sera!
Jace: E lui lo sa che non siete fidanzati? e.e
La follia. Jace ha avuto sotto gli occhi Simon e Clary insieme per un totale di, boh, 20 secondi?, e sa già vita, morte e miracoli della loro relazione. L'assurdo.
Mentre lo sceneggiatore scrive col piede fisso sul pedale dell'acceleratore, cose surreali accadono: la mamma di Clary, infatti, è a casa sua, ma subisce una home invasion coi controfiocchi da parte di due soggetti che non fanno un cervello insieme, i quali la sbatacchiano un po', ma lei è troppo figa per farsele dare, per cui a una certa comincia a picchiarli in modo meraviglioso, tipo che a uno schiaccia la testa malissimo con lo sportello del frigorifero e l'altro lo prende a padellate. Si fa di necessità virtù, lei era in cucina, che vuoi. Premio Botte da Orbi a Lena Headay. Comunque, dopo aver spaccato teste a destra e a manca, la donna riesce a chiudersi in bagno, dove teneva un piccolo scrigno di legno intagliato con dentro una non meglio identificata pozione che la manda in coma appena la beve. I due scagnozzi non sono felici, ma la portano via lo stesso.
Nel mentre Clary si accorge di aver ricevuto ottocentocinquanta chiamate da sua madre. Riesce a prenderne solo una, in cui la donna le dice chiaramente NON TORNARE A CASA. Clary, ovviamente, torna a casa, seguita a ruota da Jace, e trova tutto devastato. Ad attenderla, però, c'è anche un simpatico cagnetto che si trasforma in un mostro mostruoso e tenta di mangiarla.
Clary scappa un po' di qua e un po' di là, cerca di farlo esplodere dando fuoco alla cucina e nascondendosi dietro una porta palesemente ignifuga, ma visto che è comunque uno YA e a nessuna eroina YA è permesso di salvarsi da sé, ecco che giunge l'essere umano pisellodotato di turno, per la precisione Jace, il quale mette su la sua "NOT ON MY WATCH, DUDE" face e uccide il cane con la sua spada luminescente. Bene.
In seguito a questo i due hanno una conversazione ridicola di questo tipo.
Clary: OMG JACE COSA STA SUCCEDENDO
Jace: Anche se te lo dicessi, non mi crederesti.
Clary: TU METTIMI ALLA PROVA
Jace: I demoni esistono, io sono un soggetto che li caccia e tu puoi vedermi perché lo sei anche tu.
Clary: LOL NO NON TI CREDO
Jace: CVD.
I due scendono quindi al piano di sotto, dove s'intrattengono per una mezz'ora a chiacchierare con la vicina. Essa è una strega, no aspetta, una sensitiva, no aspetta, un demone (spoiler), insomma, li fa entrare anche se non è che ne sia proprio entusiasta e quest'altra scena ha luogo.
Clary: NO SERIO NON SO COSA STA SUCCEDENDO
Signora: Te l'ha detto il biondo con la faccia a triangolo che i demoni esistono e tu sei una shadowhunter?
Clary: SI MA IO NON CI CREDO
Signora: Okay, aspetta, ti leggerò la mente. *appone mani su Clary* No, jk, non posso leggerti la mente perché c'hai un firewall tipo potentissimo impiantato nel cervello, esso ti blocca i ricordi, non possiamo farci niente. Devi andare da qualcuno che ti toglie il blocco, e allora saprai.
Clary torna dunque a casa propria, sente dei rumori e si accorge che in cucina c'è qualcuno. Lo attacca con un idrante, perché in queste situazioni prima picchi e poi fai le domande, ma poi capisce che si tratta solo di Simon e si ferma un attimo prima di fargli esplodere la testa e fargli schizzare il cervello ovunque. Simon le rivela però che, prima di essere rapita, sua mamma ha chiamato anche lui, e gli ha lasciato un messaggio in cui gli diceva di portare Clary da Luke. Luke è il fidanzato della mamma di Clary, tipo, anche se non si capisce bene perché i due vivono praticamente insieme ma non si limonano mai. E' pur vero che non è che ci sia il tempo di limonarsi, visto che la mamma di Clary scompare quasi subito. Ma va be'.
I nostri eroi vanno da Luke, ma non trovano nient'altro che una porta spalancata su una stanza sospetta dalle pareti imbottite. Il meccanismo che chiude la porta sembra collegato ad un timer. Uno punta il dito allo schermo e pensa: AH! LUPO MANNARO! Poi invece il film ti mostra questa gente che si trasforma da essere umano a lupo a piacimento e allora tu dici sì, okay, ma se sei un mutaforma però checcazzo c'entra il lupo mannaro e il timer? E insomma. Ma questi sono dettagli, il punto è che neanche Luke c'è, e dal momento che non c'è più un posto sicuro in cui Clary possa rifugiarsi Jace la porta all'Istituto. L'Istituto è il posto dove vivono i pochi shadowhunters rimasti in città. Sembra un palazzotto fatiscente e invece è un castello gotico che nessuno può vedere, perché è incantato. Evviva! Siamo al sicuro! Sennonché entriamo e veniamo investiti dall'odio assoluto di Alec, il bff di Jace, e di Isabel, sorella di Alec. I due odiano Clary with a fire, ma non si capisce perché. La odiano e basta. Perché Alec è convinto che li farà ammazzare tutti e Isabella è solo una sua propaggine occasionalmente dotata di frusta e/o lanciafiamme. Ma ne parleremo dopo.
Riprende qui anche il super-turbinio di gente che intuisce cose senza motivo: Alec intuisce che Jace è innamorato di Clary e che questo sentimento porterà tutti loro alla morte, e Clary intuisce che Alec è gay e innamorato di Jace. SENZA MOTIVO. I due passano insieme mezzo secondo e poi Clary si volta verso Isabel e
Clary: LOL Tuo fratello è ghei, vero? :°D
Isabel: Tu dillo un'altra volta e io ti do fuoco.
Clary: DDDDDDD:
Fine parentesi sull'omosessualità di Alec.
Mentre stiamo nascosti all'Istituto incontriamo il signor Hodge. Trattasi di ex shadowhunter, apparentemente bloccato all'interno dell'Istituto da una non meglio identificata maledizione che gli impedisce di uscire a vedere la luce del sole. Esso posa gli occhi su Clary due minuti netti e le spiega che in realtà sua mamma era una shadowhunter, che lei e un tizio di nome Valentine da giovIni hanno fatto cose molto cattive (il flashback ci mostra come, una notte, Valentine nella persona di Jonathan Rhys Meyers sia impazzito ed abbia usato una coppa magica donata da un angelo ad un crociato nel Medioevo per fare esperimenti col proprio sangue ed il sangue di demone, mentre la mamma di Clary, incinta di Clary, scendeva le scale verso il laboratorio per un tempo infinito), che Valentine è stato punito per i suoi atti criminali grazie al tradimento della mamma di Clary, appunto, e di Luke, anche, che prima hanno accettato di aiutarlo e poi l'hanno consegnato alle autorità perché gli conveniva meglio così. Già tu spettatore a questo punto capisci che questo film ti sta raccontando la storia dalla parte sbagliata, come guardare un documentario sulla Seconda Guerra Mondiale che invece di parlarti di quanti ebrei sono morti ti dice che poverine anche le SS hanno subito delle perdite. La pazzia. E' evidente che Valentine (il quale, nella vita, voleva solo ammazzare demoni) aveva ragione e nessuno lo capiva. Ma okay.
Hodge ci dice anche che abbiamo un blocco in testa e che la mamma ce l'ha messo per proteggerci, probabilmente. Pertanto, ci manda dai Fratelli Silenti, che apparentemente possono sbloccarci. I Fratelli Silenti sono quest'ordine monastico sovrannaturale tutto composto da uomini pallidi alti due metri infilati in sai grigio topo, che hanno tutti la bocca cucita e sono privi di occhi. E pelati. Non una bella vita, quella del Fratello Silente. Se poi pensi che vivono in una città sotterranea (la "città di ossa" del titolo, che per essere la roba che dà il titolo al film si vede ben poco, fai due minuti netti?) alla quale si accede dal cimitero, e che è stata costruita con le ossa di shadowhunter morti. Bella storia impastare il cemento con gli scheletri dei cari estinti.
I Fratelli Silenti prendono Clary, la piazzano al centro di una stanza circolare, poi si sistemano tutti attorno a lei e poi compiono un rituale, sbloccando i suoi ricordi, almeno in parte. Clary vede solo immagini confuse, perché apparentemente il blocco mentale che le è stato imposto è così potente che neanche i Fratelli Silenti sono abbastanza per spezzarlo del tutto. La ragazza, però, finito il rituale, ha un attacco epilettico, e scrive questo:
What? No, aspetta, Jace ha la soluzione!
I SEE WHAT YOU DID THERE!!!
Insomma, scopriamo che il tizio che ci ha bloccato i ricordi è tale Magnus Bane, uno stregone molto famoso e molto potente, dal quale immediatamente ci rechiamo per farci togliere il firewall. Il problema è che Magnus è un tipo un po' particolare, uno che dà feste continuamente, uno a cui piace la bella vita. In pratica, la scusa perfetta per infilare Lily Collins in un vestito da battona con lo stivale a mezza coscia (come dice Alec nel suo momento migliore di tutto il film: "Sembri una che lascia il proprio numero di telefono scritto sui muri dei bagni."), perché se non ti vesti da battona e non te la tiri fin quasi a strapparla nelle feste fighe di Magnus non vieni ammessa. Poi lui si presenta senza pantaloni.
Perché lui è il padrone di casa ed è Magnus Motherfucking Bane, quindi può. Comunque, l'unica cosa che veramente scopriamo in visita da Magnus (a parte il fatto che a Magnus viene duro per Alec) è che sì, è vero che lui ci ha messo il firewall in testa, e sì, l'ha fatto su richiesta della mamma di Clary. Ha ripetuto il rituale periodicamente per evitare che i ricordi di Clary riaffiorassero, ma a questo punto è ormai inutile continuare a) perché ormai Clary sa tutto e b) perché Clary è, cioè, troppo potente, cioè, è troppo la prescelta, quindi, cioè, la sua forza è troppo forte, più forte persino del fortissimo incantesimo di Magnus. Il quale, peraltro, ha passato gli ultimi anni della sua esistenza a comprare gli orribili quadri della madre di Clary per permetterle di poter campare la figlia, perché lei non poteva fare la fatica di trovarsi un lavoro vero o qualcos'altro, no.
Altra cosa che succede durante la festa di Magnus: Simon (che per motivi randomici è andato con loro) viene avvicinato dai vampiri e catturato. I vampiri lo portano nel posto in cui vivono, l'Hotel Dumort, un albergo in rovina nel quale i nostri eroi si precipitano per salvare la vita di Simon. Segue combattimento randomico giusto perché il film doveva sembrare un film d'azione dal trailer e quindi l'obolo alle scene d'azione (tutte, c'è da dire, ben coreografate) andava pagato.
Insomma, salviamo Simon, il quale però non se la passa tanto bene perché è stato morso. Non si capisce bene che conseguenze ciò possa avere su di lui a meno che il vampirismo non sia una malattia infettiva che si passa tramite contatto diretto saliva-sangue, fatto sta che sta male, per cui viene trascinato nuovamente all'Istituto e messo a letto. A nessuno frega una ceppa bucata della sua sorte, però: Clary, per dire, invece di vegliarlo sta seduta accanto a lui a disegnare ritratti tamarri di Jace (di cui abbiamo una
diapositiva. L'aggiunta di corna e baffi è il maturo apporto di Simon quando lo scopre), e quando Jace viene a prenderla per fare il tour dell'Istituto lo segue ben volentieri.
Ci vengono mostrate una serie di cose, forse non tutte in questo segmento e non tutte in quest'ordine, ma dal momento che il mio cervello le ha archiviate tutte alla voce "Jace cerca di impressionare Clary con stratagemmi che neanche nelle commedie sovrannaturali romantiche degli anni '90" le elenco tutte qui in un pratico elenco puntato.
● Cosa: In una delle sale dell'Istituto (la biblioteca? Idk, quella in cui Hodge trascorre l'interezza della sua esistenza a prendere polvere al buio quando non deve fare gli spiegoni a Clary) c'è un portale magico che puoi oltrepassare con l'interezza della tua persona o solo con un pezzo della stessa, ed esso ti porta dove vuoi.
Come lo utilizza Jace per far colpo su Clary: fa volare delle bolle e ci infila una mano per accarezzarle il viso da tre metri di distanza.
Sarà utile per il futuro? Sì.
● Cosa: In un'altra delle stanze dell'Istituto (o forse nella stessa? Non è ben chiaro) c'è un pianoforte. Jace lo utilizza per suonare uno spartito che serve a rivelare la vera natura dei demoni. Ne approfitta anche per dirci che Sebastian Bach era anche lui uno Shadowhunter, e noi ne abbiamo le
prove. Momento lol dell'episodio, lo ricorderò per sempre negli anni a venire.
Come lo utilizza Jace per far colpo su Clary: lo suona di fronte a lei dicendo "no, ma non sono granché" quando invece è un fottuto Mozart.
Sarà utile per il futuro? Sì.
● Cosa: Nell'Istituto c'è anche una serra.
Come la utilizza Jace per far colpo su Clary: Ce la porta dentro e lì la limona con una bruttissima canzone pop in sottofondo finché non si mette inspiegabilmente a piovere.
Sarà utile per il futuro? No.
Siccome piove, i due abbandonano la serra, ormai dimentichi dello stato di salute di Simon. Poco male, però, perché tanto il ragazzo si è ripreso abbastanza da notare il disegno di Jace e incazzarsi, motivo per il quale quando Jace e Clary arrivano limonando lui pianta su un casino e dice che vuole andare via. Contemporaneamente, senza nessun motivo valido, anche Jace s'incazza, e pianta giù una scenata di gelosia francamente imbarazzante il cui succo inespresso in sostanza è che a Clary non è permesso avvicinare nessun essere di sesso maschile perché sennò Jace sbrocca. Progressismo e femminismo si rivoltano nelle loro tombe, resta poco più di mezz'ora di film e noi non abbiamo ancora nemmeno visto la faccia di Jonathan Rhys Meyers se non nel flashback durante lo spiegone di Hodge.
Sono tempi duri e difficili. Eravamo stati attirati nei cinema con la promessa di questo:
E invece ancora niente. Quand'ecco! All'improvviso! La luce si abbassa. Hodge è tutto solo nella biblioteca, al buio, a prendere la polvere come sempre. Tu sei lì che ti chiedi "a cosa servirà mai questa scena inutile?", ed ecco che il portale magico si illumina e, in un tripudio di luminescenze azzurrognole, ne emerge Jonathan Rhys Meyers.
Ora, io vorrei essere in grado di esprimere a parole e con dovizia di particolari la magnificenza del modo in cui è conciato quest'uomo. Ci proverò, nonostante io sia perfettamente coscienza del fatto che è impossibile descrivere la Bellezza in quanto concetto astratto incarnato in un uomo solo. Dunque, Jonathan Rhys Meyers, da qui in poi JRM per brevità, indossa solo un paio di pantaloni di pelle super-attillati ed un giubbotto ugualmente di pelle sul petto nudo. E' importante notare che l'uomo è letteralmente RICOPERTO di rune, ma la cosa possibilmente più sexy è che oltre alle rune tatuate nere sono presenti anche LE CICATRICI delle rune cancellate. Una roba che appena la noti ti fa venire voglia di incollare la faccia allo schermo e leccarlo finché non lo sciogli. Altro importante particolare: i pantaloni di pelle che l'uomo indossa non sono soltanto attillatissimi, ma anche bassi a livelli probabilmente osceni e illegali, mostrando buona parte dei suoi fianchi. I suoi fianchi resteranno la cosa migliore di tutto il film. Infine, i capelli. Ora, io non so come sia possibile che quest'acconciatura possa risultare sexy, ma se c'era un uomo che poteva riuscirci era lui. Quest'uomo porta delle treccine intrecciate con le linguette della coca cola. E' una cosa surreale. Però tu lo vedi e vuoi solo fartelo con una violenza tale da spostare l'asse terrestre. E' un'esperienza quasi mistica vederlo emergere dal portale azzurro, mezzo nudo e con lo sguardo del pazzo omicida.
Insomma, segue questa scena surreale in cui Valentine comincia a parlare. Parla e dice cose surreali, prive di senso, tipo che dice a Hodge che è pazzo, si inventa di aver disseminato figli per il mondo intero solo per far credere a Clary e Jace di essere fratelli, anche se non c'è nessuna motivazione valida per cui dovrebbe volerlo fare, ed in tutto questo non ci spiega MAI che cosa succede nella sua testa e per quale motivo è così fissato con questa cosa di voler sterminare i demoni a tutti i costi finché non ne resta nemmeno uno sulla faccia della terra. Lo spettatore sgamato, che ha già visto miliardi di supercattivi nella sua vita, filla i gap che la scrittura non filla per lui con dei preconcetti generici (la follia, l'odio razziale, il fine ultimo onorevole che viene travisato dalla smania di potere) e riesce in qualche modo a trarre un senso da ciò che sta guardando, ma, appunto, non perché il film si sforzi anche nel modo più vago di avere senso. Solo perché nella nostra testa certe strutture sono costruite negli anni dai prodotti che guardiamo e ci appoggiamo a quelle per comprendere ciò che stiamo guardando.
Io sono convinta che, quando gli attori si sono riuniti con la versione definitiva del copione per fare la lettura di gruppo, il dialogo fra JRM e il regista si sia svolto più o meno nei seguenti termini.
JRM: *legge le proprie battute* Ma... questo segmento non ha molto senso.
Regista: o_o Che intendi?
JRM: Eh... Boh, non so, non mi pare che queste battute abbiano senso. Non spiegano niente. Non è che dico che sono parole a caso, ma... be', quasi.
Regista: *si copre il volto con entrambe le mani* L'hai capito, dunque.
JRM: ...signor regista?
Regista: NO! Jonathan! *voce rotta dal pianto* Non dire niente. Lo so. E' che, capisci, siamo arrivati quasi alla fine del film ed eravamo così presi a riempire la sceneggiatura di scene noiose fra Jace e Clary che... che... non c'è rimasto spazio per spiegare la trama!
JRM: o_o Signor regista--
Regista: JONATHAN! *si abbandona sul suo possente petto piangendo* Abbiamo bisogno di te. Ti prego. Le vedi tutte quelle cose che abbiamo scritto nelle tue battute? Sono baggianate! E sono confuse! E in ordine sparso! E non spiegano per bene niente, ma è il meglio che siamo riusciti a tirare fuori! Abbiamo bisogno che sia tu a pronunciarle!
JRM: Che? O_O *patta il regista sulla spalla* E perché io?
Regista: Ma è ovvio, Jonathan. *si riprende ed annuisce* Se sarai tu a pronunciare queste battute, nessuno capirà un accidenti di ciò che starai dicendo ma saranno tutti troppo distratti dai tuoi ondeggianti pettorali e dai tuoi meravigliosi fianchi strettissimi, perciò avranno l'impressione che qualcuno gli stia spiegando ciò che sta succedendo ma non sentiranno davvero il bisogno di sentirselo dire nei dettagli.
E questo è, pressappoco, quello che succede effettivamente nel film. JRM dice cose che in realtà non hanno alcun senso, un gran numero di parole che non raccontano né spiegano niente, ma per te va bene lo stesso perché lui è bellissimo e tiene la scena da Dio (anche perché è tipo uno degli unici due attori là sopra che sanno effettivamente recitare; fai tre, dai). E quindi lui sproloquia a caso mentre, in una scena di una sensualità imbarazzante, pianta spade ed altre armi sul pavimento per disegnare un pentacolo attraverso il quale richiama sulla città LE ORDE DI DEMONI INFERNALI. Che uno dice, ma non li volevi combattere, tu, i demoni, Valentine? COSA STAI FACENDO. Non si sa, non verrà mai spiegato chiaramente, brancoliamo nell'ombra.
Ma stacchiamoci - di malavoglia - dallo splendido, statuario corpo seminudo di JRM per riconnetterci coi nostri protagonisti, i quali si sono accorti che c'è qualcosa che non va perché improvvisamente ci sono demoni vari ed eventuali che cercano di accopparli. Jace, che è ancora arrabbiatissimo con Clary perché ha osato guardare Simon per un secondo invece di continuare a ritrarlo in pose da rapper sfigato sul suo taccuino, si ritrova a tu per tu con Valentine, il quale gli vomita addosso una serie di balle e poi lo convince a portargli Clary. E perché Valentine vuole Clary? Perché Clary è l'unica a sapere dove sia nascosta la coppa mortale (uno degli strumenti mortali da cui il titolo della saga), che Valentine vuole perché il vino rosso non ha lo stesso sapore se lo beve nei bicchieri di plastica.
Jace, che in realtà è un fesso (come dimostra il fatto che dovrebbe essere l'eroe della saga ma in realtà passa la quasi totalità dei libri ad essere rapito, o posseduto, o rapito e posseduto e sostanzialmente sempre inutile), si lascia convincere dal fatto che suo padre a) lo tocca inappropriatamente, risvegliando in lui lontani ricordi d'infanzia, e b) dalla vana promessa che Valentine non farà del male a Clary in quanto anch'essa sua figlia. JACE MA SEI UN CRETINO. Cioè, dai, è la prima regola dell'eroe protagonista: se il supercattivo ti promette di non fare del male alla donna che ami, NON CREDERGLI, STA MENTENDO! Ma Jace non lo sapeva, e quindi si fida. Prende Clary e la porta da lui. E lui tocca inappropriatamente anche lei.
Valentine sì che sa come gestire i propri figli.
Clary viene strapazzata qua e là perché Valentine vuole sapere dov'è la coppa, ma lei non se lo ricorda. Valentine le intima di ricordarselo al più presto e la manda a recuperarla mentre fuori infuria l'inferno, e da qui in poi succedono solo cose surreali.
1) Clary ricorda dov'è la coppa (imprigionata in una carta dei tarocchi dipinti da sua madre e che la donna ha regalato alla vicina di casa) e Jace si reca con lei a recuperarla. La tipa si rivela essere un demone che vuole la coppa anche lei, segue combattimento, Clary e Jace recuperano la coppa.
2) Nel mentre, combattimenti infuriano. Alec viene ferito ma a Jace fottesega nonostante i due siano parabatai (una connessione fra combattenti assimilabile praticamente al matrimonio, che lega il tuo destino a quello del tuo compagno prescelto; una cosa figa di cui io so perché era nei libri e Tab me l'ha raccontata, ma della quale nel film non viene fatta menzione). Meno male che Magnus, che come dicevo prima ha erezioni spontanee ogni volta che vede Alec, appare conciato così:
La cosa più gay dell'universo dopo Adam Lambert.
e lo cura.
3) Clary e Jace tornano da Valentine e si dichiarano disposti a consegnargli la coppa. Ma, SCHERZONE!, non si tratta della vera coppa mortale, bensì di una replica in plastica custodita nel museo dell'Istituto. Valentine inizialmente ci casca, ma cca' nisciuno è fess' e in quattro e quattr'otto scoppia un putiferio. Jace viene preso violentemente a mazzate (highlight della coreografia: Valentine che lo afferra per la nuca e strilla "TI PIACE SUONARE, SI'?" prima di sbatterlo di testa contro il pianoforte; seguono urla eccitate di tutte le presenti in sala), Clary è svenuta e quando non lo è viene presa a mazzate anche lei.
4) Nel mentre Simon, che sta combattendo con Isabelle e coi lupi mannari di Luke nel frattempo giunti in loro soccorso contro i demoni e gli sgherri di Valentine, trova la mamma di Clary che indossa una camicia da notte vittoriana e fluttua in una stanza dei sotterranei.
5) Alla fine Clary e Jace riescono a fare esplodere Valentine con tutto il passaggio magico.
6) Isabelle brucia vivi tutti i demoni col lanciafiamme, e quando lei deve fuggire prosegue l'opera Hodge.
Valentine è (presumibilmente) morto, il portale è chiuso, la coppa è al sicuro, Alec è sopravvissuto, la mamma di Clary è ancora in coma ma per lo meno è stata recuperata ed ora Clary sa finalmente chi è. Unico problema: ha un ladyboner spaziale per Jace, ma i due non possono consumare il loro tormentato amore perché ancora convinti di essere fratelli.
(Piccola parentesi sulla superficialità assoluta con la quale è trattata da questa serie la questione dell'essere fratelli: Clary E' EFFETTIVAMENTE figlia di Valentine. Anche Jace E' EFFETTIVAMENTE figlio di Valentine, in quanto esso l'ha cresciuto come figlio proprio. Ma la cosa non ha alcuna importanza, perché i due non sono davvero legati né da vincoli di sangue né da vincoli familiari, essendo che fino a due giorni fa neanche si conoscevano. Ma, oh, fa così figo l'amore tormentato, specie quando sai che NON HA ALCUNA RAGIONE DI ESSERLO e che alla fine i due potranno mettersi comunque insieme perché tanto non sono fratelli per davvero. *inarca un sopracciglio in direzione della signora Clare*)
Il film finisce con Clary che scopre che il modo migliore per usare le rune è disegnarsele sulla mano per poi utilizzare la loro forza per risistemare la casa. Poi esce, e c'è Jace che la attende su una motocicletta di grossa cilindrata degli anni '70, tutto vestito di pelle nera e col fluente capello biondo al vento. Tu sei già lì che ti chiedi se stia per caso andando verso un raduno di motociclisti, quando lui invece rivela di essere passato a prendere Clary, la quale adesso può vivere la propria natura di shadowhunter alla luce del sole. I due conseguentemente cavalcano la loro motocicletta verso l'orizzonte secondo il tacito accordo per cui d'accordo, se lo fanno venire duro/si fanno bagnare le mutandine a vicenda ma visto che sono fratello e sorella soprassiederanno.
Nel momento in cui scrivo, la produzione del secondo film della saga, che inizialmente sembrava cosa certa, sembra essere stata posticipata ad una data ancora da decidersi. Mi spiace solo perché non potrò più vedere JRM abbigliato in quel modo riempire tutto l'enorme schermo del cinema dandomi orgasmi spontanei con la sua sola apparizione, ma tutto sommato credo che me ne farò una ragione.
E questo, signore care, era City of Bones come l'ho capito io.