Malinconiche memorie

Jan 19, 2004 10:08


Ho passato il week-end tuffandomi nel passato,dedicando qualche momento al ricordo di una grande voce appartenuta ad un grande artista che era in sintesi un grande uomo.

Riascoltare Augusto Daolio che canta su un palco ma sopratutto vederlo,mi ha riportata a quel giorno di tanti anni fa in cui seppi che lui non era più e mi sentii triste.Mi ha riportato alla memoria quella mattina in cui a teatro andammo ad ascoltarlo,andammo a sentire le sue parole a sentire cosa lui pensava della vita e quello che aveva da dire a degli adolescenti.

Vederlo di nuovo su un palco ha scatenato in me forti emozioni,il senso della perdita,la tristezza della consapevolezza che avrebbe potuto dare ancora tantissimo,ancora più di ciò che ha saputo dare ma che il tempo gli è stato rubato senza pietà.

L'ho sentito cantare "il vecchio e il bambino" che ha scritto Guccini,è una canzone che mi fa piangere sempre e ho pianto lasciando che le lacrime scivolassero libere sulle guancie.

Se Guccini ha scritto un capolavoro di meravigliosa intensità,Augusto ha saputo far vibrare le parole regalando a questa canzone la completezza dei sentimenti.

Grazie Augusto.



Il vecchio e il bambino.

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"

Un giorno insieme

Non dire niente
fra un minuto il giorno nascerà
e l'uomo che io ero morirà.

Amica mia
questa casa non è casa mia
col primo vento caldo me ne andrò.

Cielo grande cielo blu
quanto spazio c'è lassù
cammino solo e non ti sento più.
Cielo grande cielo blu
al mio fianco c'eri tu
e il giorno che nasce
cancella ogni segno di te.

Un giorno insieme
a lanciar sul fiume i sassi e poi
capire cosa siamo in fondo noi.

Amica mia
so che forse tu non capirai
ma un uomo, no non è contento mai.

Cielo grande cielo blu
quanto spazio c'è lassù
cammino solo e non ti sento più
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