Titolo: Needs
Autore:
lily_emilyFandom: Supernatural
Personaggio/Coppia: Sam/Dean
Prompt: Castiel
Rating: NC-17
Warning: Incest
Conteggio Parole: 577 (W)
Riassunto: Non sempre è facile rendersi conto di ciò che amiamo veramente.
Note:
1. Scritta per [Italian P0rn Fest #2] @
fanfic_italia 2. FF dedicata a chi ama senza essere corrisposto.
Disclaimer: Sam, Dean e Castiel non sono miei purtroppo ma appartengono a Krpike che ci governa tutti etc etc...
Sam spinse ancora una volta la propria erezione tra le natiche di Dean che gemeva appena, saldamente aggrappato alle sbarre del letto, gli occhi serrati e il corpo sudato quasi quanto quello del fratello. Erano entrambi al limite e ormai Sam aveva imparato a riconoscere i segni dell’avvicinarsi dell’orgasmo nel fratello, tremava appena e contraeva i muscoli della schiena in un modo che lo faceva impazzire…
“Più forte… ancora…”
Sam lo assecondò. Ma poi Dean gridò di nuovo: “Sì, anf anf, Castiel!”
Quell’ultima parola rimbombò nella stanza per alcuni secondi, Sam si bloccò di colpo come una statua di granito, l’erezione ancora pulsante nel corpo del fratello, il fiato corto… E poi, senza emettere un suono, uscì da Dean agguantando una maglietta abbandonata sul letto da prima, per coprire il proprio sesso mente si alzava. Dean non aveva il coraggio di voltarsi… ma doveva.
“Sam…” chiamò prima di girarsi a pancia in su vedendolo vestirsi in tutta fretta e gettare le sue cose in una borsa. A quel punto si alzò raggiungendo il fratello e prendendolo per un polso per voltarlo verso di sè: “Sammy, mi dispiace… ti prego…”
“No Dean… No.”
“Cosa “no” ? “
“Solo… No. Non voglio le tue scuse, non voglio proprio stare a sentirti.” Aveva finito di vestirsi e si mise a raccogliere le proprie cose.
“Ti prego, non andare via. Non è come credi…” Fu allora che Sam alzò finalmente lo sguardo su di lui abbandonando quel che stava facendo:
“E com’è allora?”
“Io… io voglio stare con te, amo te Sammy.” Disse Dean cercando di prenderlo dietro il collo e baciarlo ma Sam lo respinse allontanando la sua mano.
“No, Dean, questa volta non attacca. Te lo dico io come stanno le cose. Voglio ch rispondi alle mie domande, ok?”
“Sam…”
“OK?!” Si impose Sam, autoritario. Dean annuì con un cenno, negli occhi si leggeva tutto il suo dispiacere e la sua paura. Quelli di Sam invece erano decisi, freddi, imperscrutabili.
“Qual’era il nome che chiamavi ieri notte mentre dormivi?”
“Samm-“
“Rispondi.” Gli intimò il minore.
“Castiel…”
“Qual’è il nome che hai chiamato due secondi fa mentre facevi sesso con me, Dean?”
“Io…” Cercò di difendersi l’altro, ma Sam si spazientì:
“Rispondi!”
“… Castiel.”
“Chi è che occupa ogni tuo pensiero da quattro mesi a questa parte anche se tu ti giustifichi sempre dicendo che è per lavoro?” Nel tono di Sam vi era solo profonda rassegnazione.
“Castiel.”
“E chi, chi ti ha salvato dall’inferno? A chi sarai grato per sempre per averti tirato fuori da quel luogo? Chi?” La voce di Sam a quel punto si ruppe, le guance si bagnarono di lacrime, le lacrime di chi sa di non poter fare nulla per piegare il destino…
“Castiel.” Disse in un sospiro Dean, anche lui piangeva silenzioso.
“E come mi chiamo io, Dean?”
L’interpellato deglutì cercando di ricacciare le lacrime da dove erano venute “Sam…” rispose con voce traballante e fioca…
“Esatto… Sam… E non sono io quello di cui hai bisogno ora…” detto questo richiuse la propria borsa e come un ombra uscì dalla stanza, Dean non fece nulla per fermarlo ma Sam non si aspettava niente del genere. E mentre camminava, nella notte, in mezzo ad una strada sconosciuta, non faceva che pensare che avrebbe dato qualsiasi cosa per essere stato lui a tirare fuori Dean dall’Inferno, qualsiasi cosa, ma probabilmente quello che aveva da offrire non era abbastanza. Probabilmente ora, salvarlo, toccava a qualcun altro.
Castiel.