...invece, questa mi ha dato proprio gioia scriverla. :3
Titolo: Ha yellì kahn (la vida que vendrà)
Fandom: DC Universe, Titans.
Genere: introspettivo
Personaggi: Roy Harper.
Rating: PG
Avvertimenti: accenno a temi sensibili (tossicodipendenza).
Riassunto:
Ma Roy non abbassa lo sguardo. Si concede solo un battito di ciglia prima di inchiodare di nuovo le pupille sulla punta dell’ago che penetra la sua pelle.
Challenge:
CapaChallenge di
imanokimochiPrompt: 7. Se non è questo un richiamo sarà un ricamo sull'anima. (Uomini di molta fede.)
Il brivido lo raggiunge con qualche secondo di ritardo quando l’ago si infila sotto la pelle. Lo sente scendere lungo l’avambraccio e risalire fino alla spalla, irridigirgli il collo, accarezzargli la schiena e piantargli una certa debolezza nelle gambe, un debolezza che si percepisce chiaramente anche da seduti, e che assomiglia molto - pensa, con una vena di disappunto - a quella che ti mette addosso la paura.
Ma Roy non abbassa lo sguardo. Si concede solo un battito di ciglia prima di inchiodare di nuovo le pupille - come un animale da preda, gli aveva insegnato Ollie, tanto, tantissimo tempo fa, impossessati del bersaglio con gli occhi e lo avrai già colpito per metà - sulla punta dell’ago che penetra la sua pelle, provocandogli nulla di più che un leggero fastidio, il prurito di una puntura di insetto, un pensiero scomodo di troppo.
Lo guarda strisciare sotto la sua epidermide con la blanda ripugnanza con cui si osserva un parassita semi-innocuo, intestardito nell’ignorare quel calore lancinante che sente salire dallo stomaco, sconfiggendo, una minuscola puntura dopo l’altra, tutti i cattivi pensieri che gli si affollano nella mente.
Quando l’ago si stacca, sul braccio non sente nulla di più che il formicolio che ti lascia l’esserti liberato di una zecca, ma nel cuore si sente un uomo che ha attraversato a nuoto un fiume nero e melmoso, ed è riemerso, meno pulito ma più sicuro del suo coraggio, sulla riva opposta.
Il tatuatore taciturno accarezza il lavoro appena ultimato e si lamenta, tra sé e sé, che i colori non gli vengono come vorrebbe, ma a Roy non importa; a lui sembra perfetto.
- Capo… - gli chiede senza smettere di guardare l’anello, rosso come la terra del deserto, che gli avvolge il braccio - disegnaci qualcosa che faccia pensare al meglio che deve ancora venire.
L’uomo lo guarda per un lungo istante con i suoi lunghi occhi scuri, poi accosta di nuovo l’ago alla sua pelle pallida e inizia a profilare la sagoma appuntita di una freccia, tesa verso il futuro.
Note: Quella tra parentesi non è la traduzione letterale del titolo, il titolo significa solo "luce del mattino" in lingua navajo. Il sottotilo spagnolo è stata un'ispirazione volante, così.... Altra cosa su cui mi sono presa licenze poetiche è il tatuaggio di Roy: non so esattamente quando se lo sia fatto, e il disegno cambia in continuazione, quindi non ho nemmeno provato a immaginarmelo in modo coerente col canon.
Io voglio tanto bene a Roy. Volevo scrivere qualcosa su di lui che avesse dentro di sè ...speranza. Spero di esserci riuscita^^