[fic] (they say it can only get better)

Jan 28, 2010 15:19

Titolo: Prima della seconda volta.
Fandom: DC Universe, Titans
Beta-Reader: //
Genere: erotico, romantico, fluff, ironico. cambia a seconda delle persone.
Personaggi: Roy Harper/Donna Troy, Dick Grayson/Koriand'r, Victor Stone, Wally West, Garfield Logan/Raven
Rating: R
Riassunto: I Titans alla scoperta dell'amor profano, ognuno a suo modo...


* * *

(Wonder Girl & Speedy)

Stringedosi alle sue spalle esili, il respiro impazzito di lui che le bruciava sul collo, Donna si concesse il lusso di pensare che lei, proprio lei, Wonder Girl, la principessina, avrebbe voluto dirgli quanto, in realtà, desiderasse di più di quelle carezze concitate delle sue mani di ragazzino sfacciato, solo apparentemente tanto sicuro di sè...
Ma certe cose le brave ragazze non le dicono mai.

* * *

(Robin & Starfire)

Si era chiesto più volte, con una crescente sensazione di fastidio, ed una punta di senso di colpa, che cosa lo avesse spinto a non dire a Kory che lei non era stata davvero la prima.
Si era risposto, per rassicurarsi, che non importava. In verità, per quanto i tecnicismi della meccanica dell’amore lo categorizzassero impietosamente tra i bugiardi in camera da letto, uno dei pensieri che la sua mente formulava più spesso, trovandosi davanti alla bellezza inconcepibile e selvaggia di lei, era che non era mai neanche riuscito a immaginare niente del genere…

Kory, dal canto suo, non si era lasciata ingannare: il modo in cui lui la cercava aveva qualcosa di troppo efficace e immediato per essere frutto di un mero esercizio teorico, per quanto diligente e attento, perfettamente nello stile di Dick… ma le sfuggiva completamente il motivo per cui lui si ostinasse a non ammeterlo.

* * *

(Cyborg)

Come di consueto, da un po’ di tempo a questa parte, aveva sbagliato tutti i suoi calcoli.
Non aveva considerato quanto potesse essere imbarazzante, doloroso, difficile, spogliarsi davanti ad una donna e vedere sul suo volto la sorpresa nel constatare che quelle guaine di acciaio lucido lui non poteva proprio togliersele di dosso.

* * *

(Flash)

Riaprì gli occhi dopo un tempo che gli era sembrato infinito e se la trovò di nuovo davanti, come prima di che iniziasse tutto, la maldettissima radiosveglia su cui non era riuscito a non posare gli occhi per quell’istante fatale. Sempre lei, impietosamente pragmatica, che gli sorrideva dalla sua composizione leggermente alterata di barrette rosse luminose, un minuto e ventiquattro secondi dopo.

“Accidenti a te, Wally, lo sai che questa sarà la prima cosa che ti verrà in mente la prossima volta che dirai a chiunque dei tuoi avversari chi sei, uomo più veloce del mondo…!”

* * *

(Arsenal & Troia)

Anni dopo, svegliandosi accanto a quella donna bellissima, verso la quale provava un’affetto, una stima e una devozione impareggiabili, Roy si era meravigliato nel constatare come il sentimento dominante che gli attanagliava i muscoli stanchi dopo quella prima notte con lei, rimandata da una vita, fosse un inspiegabile senso di colpa nei confronti di quel loro amore infantile che fino alla sera prima era rimasto per lui una delle poche cose assolutamente sacre.

Si era rannichiato all’ombra trapuntata di stelle dei suoi capelli neri cercando di scacciare quella sensazione sgradevole, ma gli era servito solo ad accantonare temporaneamente la convinzione che per lui e per Donna quello fosse stato nulla di più che un grande piccolo stupido errore.

* * *

(Raven & Beast Boy)

In un momento di lucidità fortuita, Raven comprese che l’unica soluzione possibile per vincere quel terrore folle che le attanagliava le viscere, era ricorrere all’espediente classico di annientare se stessa e aprire la mente al flusso emozionale che arrivava a scatti convulsi dal cuore in ebolizzione di lui, ed abbandonarsi ad esso…

Lo fece, e un’onda di calore dilagò dentro di lei facendosi spazio insieme all’odore pungente, animale, della pelle innaturale di lui, alle sue parole confuse, ai suoi sospiri, alla sua stessa, tenera paura, ma Raven non fu capace di annullarsi in quel gorgo di emozioni non sue come era solita fare, perché ogni molecola della mente e del corpo di Gar chiamava il suo nome con un’insistenza che nemmeno i suoi lunghi anni di meditazione ed esercizi spirituali all’ombra delle stelle di Azarath le permettevano di ignorare.

- Stupida…
Rispose Gar respirando a fatica, gli occhi che brillavano nel buio,la mano ossuta stretta nella sua, le braccia che la stringevano ancora, solide come non le aveva mai immaginate nonostante i lunghi anni trascorsi a combattere fianco a fianco, la sua voce riscaldata dall’interno da quella nota infantile, che le ripeteva, come per rassicurare entrambi, che andava tutto bene, che era è tutto normale…
- …il potere empatico…non c’entra niente…
La baciò di nuovo sulle labbra, come se lei avesse bisogno di quel contatto per vedere dentro al suo cuore in un modo più naturale e immediato di come era abituata a fare.
- Io ti sento nello stesso identico modo in cui mi senti tu.

Si soffermò ad accarezzare con le dita la cornice appuntita delle sue sopracciglia, delle orecchie , gli angoli della bocca sollevati in un sorriso incerto, ma pieno.
Non c’era nulla di spaventoso in ciò che la circondava, nessuna minaccia, nessuna ritorsione divina per quello che aveva fatto. C’era solo una lieve sensazione di stanchezza nei muscoli, sotto la pelle, e Garfield, che le ripeteva, con ogni fibra del suo essere, che andava tutto bene. Che la amava. Si soffermò ad accarezzargli il collo, le spalle, i capelli morbidi, la peluria sottile della schiena e del torace, mentre i suoi pensieri continuavano a cullarla senza che lui se ne rendesse pienamente conto, e non lo aveva mai sentito tanto sicuro di qualcosa.

Le facevano male le gambe, le ronzavano le orecchie e sentiva ancora un riverbero di fastidio pungolarla dall’interno, ma era tutto così tenero e ordinariamente umano che Raven si sentiva, più di ogni altra cosa, sollevata.
Non aveva nulla di perfetto, ma era reale. Reale come i loro corpi ancora intrecciati, stretti l’uno contro l’altro e i battiti, sincroni, dei loro cuori.

Era sopravvissuta, ancora una volta. Era sopravvissuta alla paura.

Note: All'inizio, questo coso doveva essere il prompt prima volta di Mezzadozzina. Poi ho deciso che al claim di gruppo gliela davo su, ma visto che il tema è molto forte mi sembrava carino segnalarlo. La parentesi su Roy e Donna è stata rivista, ampliata e approfondita - sì, hanno decisamente approfondito...- in Absolute Beginners, ma è nata qui. Ho finito. Tanto amore e preservativi colorati alla Torre Titans..! \O/ <3 see sogna sogna...

fic:dc - titans

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