Titolo: Used to relying on intellect.
Fandom: DC Universe, Green Lantern/Green Arrow
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Genere: drammatico
Personaggi: Hal Jordan/Mia Dearden.
Rating: PG
Avvertimenti: triple drabble (303); argomenti sensibili (HIV).
Riassunto: Ma Mia, che i film di Hollywood non li aveva mai potuti soffrire, decise di non fare sconti al suo inappropriato, per quanto premuroso, ottimismo.
Challenge: Special #6 @
it100 +
Rubrica dei prompt di
comics_italiaPrompt-regalo ricevuto 4. There's nothing harder / Than keeping a promise (Editors) + Hal Jordan - "io non ho paura di niente"
Hal Jordan amava ripetere a tutti, fin da quando era un ragazzino, che non aveva paura di niente, ed era proprio questa affermazione, paradossalmente, la radice prima della leggenda della sua temerarietà.
Hal Jordan aveva una di quelle menti da sceneggiatore di Hollywood secondo le quali basta una frase a effetto per conquistare un lieto fine, e quel convincimento lo aveva sempre sorretto e guidato nelle sue decisioni. Anche nei momenti più difficili della sua vita, una parola giusta al momento giusto era stata spesso l’unico punto saldo a cui aggrapparsi, l’unica cosa che riuscisse a dargli la forza di risollevarsi dalla disperazione più nera.
Era naturalmente incline a confidare nelle parole, a riporre nelle promesse una fiducia taumaturgica esagerata, fuori luogo per un uomo della sua età, e, consapevole di quanto il suo potere si alimentasse di questa peculiarità della sua mente da avventuriero demodé, non aveva mai tentato di limitarla o correggerla, al contrario, ne aveva fatto la sua principale filosofia di vita.
Così, accarezzando le dite quasi trasparenti di Mia, pensò ad una frase a effetto che potesse aiutarla a non pensare a quel letto d’ospedale, a quella flebo, a quelle analisi del sangue sempre più sballate e progressivamente peggiori.
- Ti devo ancora portare a volare.
Ma Mia, che i film di Hollywood non li aveva mai potuti soffrire, e che si era vista costretta a riformare la sua anima su un ben più salutare pragmatismo, decise di non fare sconti al suo inappropriato, per quanto premuroso, ottimismo. Sorrise, senza mascherare nulla della sua debolezza e rispose:
- Portamici quando starò peggio.
Ed era una verità talmente ineluttabile che anche Hal Jordan, che sapeva sempre cosa dire e non aveva mai paura di niente, sentì qualcosa dentro di lui infrangersi contro quell’inevitabile ‘peggio’ e sbriciolarsi in mille piccoli pezzi.