a seguito della caduta dalle scale, mi sono svegliata sadica... ergo, prima di tornare dalle belle indigene X nazioni sfigate, dee madri suicide e moglie di Leon con i trenta preti, avevo voglia di pigliare metaforicamente a calci nel culo due omini che si comportano di merda con le loro donne e che il fandom non infama abbastanza! cheers, boys! :D
Titolo: Scapegoats for the cripplers
Fandom: DC Universe, Green Lantern.
Beta-Reader: //
Genere: romanti-angst, credo.
Personaggi: Jenny-Lynn Hayden/Kyle Rayner, implied Kyle/Donna.
Rating: G
Avvertimenti: triple drabble (299)
Riassunto: Jenny lo detesta quando fa così, la fa letteralmente infuriare, ma più lei si arrabbia, più lui si arrende, e si innesca un circolo dal quale si esce solo sbattendo la porta.
Challenge: Special #6 @
it100 Prompt-regalo ricevuto 7. The circumstances weren't / On our side (Blue October)
- Sai cosa ti dico…? - La voce di Jen, quando è davvero arrabbiata, penetra nelle orecchie con la prepotenza del suono del campanello che ti butta giù dal letto. -…è tutta colpa tua.
Kyle detesta i litigi, detesta le scenate. Non rientrano nel suo ideale armonioso dell’amore. Non è cresciuto con un padre e una madre, che litigavano e poi facevano pace, a rassicurarlo sul fatto che un litigio non sia la fine del mondo, anche quando lo sembra. Di conseguenza, tende sempre ad arrendersi, ad abbozzare, a cercare una soluzione di compromesso. Jenny lo detesta quando fa così, la fa letteralmente infuriare, ma più lei si arrabbia, più lui si arrende, e si innesca un circolo dal quale si esce solo sbattendo la porta.
- Continui a trovare mille giustificazioni, a dare la colpa agli eventi… sono tutte scuse.
- Perché dobbiamo per forza parlarne? - sospira lui, cincischiando intorno al tavolo con la tazza ancora in mano.
- Perché fino a che non capirai questo, non te la toglierai mai dalla testa…
Anche Jenny è arrivata al limite della sua resistenza. Non riesce a sopportare quegli scambi se non per un tempo breve, e sa che il prezzo da pagare è più alto per lei di quanto non lo sarà mai per lui. Raccoglie la giacca, si avvia come di ruolo verso la porta, ma c’è più amarezza che rabbia nelle sua parole.
- Non è stata la disgrazia capitata a suo figlio a togliertela, Kyle. Sei stato tu che non sei stato capace di tenertela stretta.
E mentre si chiude la porta alle spalle, con un colpo secco che non fa più rumore del necessario, Jenny si chiede quale scusa si inventerà la prossima volta, a cosa mai deciderà di dare la colpa, quando perderà anche lei.