[fic] ..tomorrow for me.
Titolo: Today for you...
Fandom: DC Universe
Beta-Reader: //
Genere: generale, un pelino sappy.
Personaggi: Roy Harper, Mia Dearden.
Rating: PG-13
Avvertimenti: double drabble (205), linguaggio leggermente scurrile
Riassunto: C’è una cosa in particolare che mi pesa nel passare del tempo insieme a Mia.
Challenge: Special #6 @ it100
Prompt-regalo ricevuto 2. Wise words and sympathy (Joy Division)
C’è una cosa in particolare che mi pesa nel passare del tempo insieme a Mia.
Intendiamoci, mi piace stare con lei, mi piace il suo modo di ragionare, di sentire, così diretta, antiretorica. Mi piace pensare che lei mi consideri un po’ suo simile, per le tante cose di cui non andare affatto orgogliosi che entrambi abbiamo alle spalle, e che ci faranno sempre camminare ad un altro passo rispetto agli altri ‘eroi’. Mi piace che risponda con più affetto che cinismo alle mie perle di saggezza avvinazzata da vecchio cane randagio, facendomi il verso e dandomi un pizzicotto nelle reni per ogni massima indesiderata che le snocciolo dentro il bicchiere.
Ma poi la sveglia dell’AZT si mette a suonare, e io la sento di nuovo, quella sensazione odiosa che mi entra sotto la pelle come un brivido improvviso, e che tutte le volte, mi fa vergognare di me stesso.
Guardo Mia contare le sue pillole come Pollicino i sassi, e non riesco a non pensare con sollievo a quanto, con tutti i miei buchi e i miei vuoti di memoria, e corpi e case e sottoscala e altri buchi ancora, io sia stato invece fottutamente fortunato.
Ed è un sollievo che detesto.
Fandom: DC Universe
Beta-Reader: //
Genere: generale, un pelino sappy.
Personaggi: Roy Harper, Mia Dearden.
Rating: PG-13
Avvertimenti: double drabble (205), linguaggio leggermente scurrile
Riassunto: C’è una cosa in particolare che mi pesa nel passare del tempo insieme a Mia.
Challenge: Special #6 @ it100
Prompt-regalo ricevuto 2. Wise words and sympathy (Joy Division)
C’è una cosa in particolare che mi pesa nel passare del tempo insieme a Mia.
Intendiamoci, mi piace stare con lei, mi piace il suo modo di ragionare, di sentire, così diretta, antiretorica. Mi piace pensare che lei mi consideri un po’ suo simile, per le tante cose di cui non andare affatto orgogliosi che entrambi abbiamo alle spalle, e che ci faranno sempre camminare ad un altro passo rispetto agli altri ‘eroi’. Mi piace che risponda con più affetto che cinismo alle mie perle di saggezza avvinazzata da vecchio cane randagio, facendomi il verso e dandomi un pizzicotto nelle reni per ogni massima indesiderata che le snocciolo dentro il bicchiere.
Ma poi la sveglia dell’AZT si mette a suonare, e io la sento di nuovo, quella sensazione odiosa che mi entra sotto la pelle come un brivido improvviso, e che tutte le volte, mi fa vergognare di me stesso.
Guardo Mia contare le sue pillole come Pollicino i sassi, e non riesco a non pensare con sollievo a quanto, con tutti i miei buchi e i miei vuoti di memoria, e corpi e case e sottoscala e altri buchi ancora, io sia stato invece fottutamente fortunato.
Ed è un sollievo che detesto.