Scritta per la
Pannolini!Challenge! di
mkmaki, e finalmente si parla di merda effettiva, anche se solo nel ricordo... XD
Fandom: DC Universe
Titolo: Up to you
Autore:
levyrasputin Beta Reader: //
Rating: PG
Genere: introspettivo, commedia
Avvertimenti: linguaggio scurrile
Personaggi: Roy & Lian Harper, Wally West, menzioni di altri.
Tema: cambio del pannolino
Riassunto: 'Ma è stato allora che ho capito che far andar bene le cose con Lian, crescerla nel migliore dei modi, dipendeva da me'
Il padre ha già da un po' quello sguardo da terza-quarta birra, sull’esistenziale trasognato destinato a mutare in opaco fradicio andante prima della fine della serata, ma adesso, nel controluce caldo dei faretti del locale, gli occchi chiari sotto la cornice dura delle sopracciglia inseguono un’idea precisa. Fa tintinnare il boccale contro i nostri, riappoggiandolo sul tavolo e proferisce, sibillino:
“Non più di trecento grammi.
Trecento grammi di plastica, tessuto non tessuto elasticizzato e merda di neonato, e probabilmente mi avreste preso per scemo a vedermi lì, fermo davanti al cestino con quel pannolino sporco in mano, ma …non so se hai presente, quei momenti della vita in cui vedi tutto con quella nitidezza...”
Annuisco, anche se per me l’epoca dei pannolini è passata davvero troppo in fretta, e se lo dico io che è stato troppo in fretta… annuisco, ma ormai Roy è partito per la sua tangente e non sono solo le birre a fargli brillare gli occhi. Una cosa di lui che mi è sempre piaciuta è che, per quando sia bravo a dissimulare la tristezza o la rabbia, si capisce subito quando è davvero preso da un pensiero felice.
“ … come fissare un palazzo sporco, tutto coperto di manifesti, con le terrazze piene di vasi e panni stesi ad asciugare, e di colpo, trovarsi davanti al suo progetto originale, linee chiarissime su una superficie neutra… hai presente? Ecco, è stato un momento così.”
Continuo ad annuire perché sono fermamente convinto che sia meglio far finta di aver capito, ma non credo di seguire del tutto il filo dei pensieri che parte dalle iridi verdi di Roy e si appoggia sulle due fessure strettissime degli occhi a mandorla di Lian, che ride a crepapelle mentre Jai si fa battere di nuovo dal flipper. Non si assomigliano per niente, il padre e la figlia, nemmeno nel modo di strizzare gli occhi quando ridono.
“ Io non li sopporto quelli che si lamentano, ma se devo dirne una che non mi è mai andata giù, è che troppo spesso quando cercavo di far andar bene qualcosa, quel qualcosa finiva in merda, e quasi sempre a causa di qualcun altro. Per quanto mi sforzassi di rimanere in piedi, o rialzarmi il prima possibile, l’esito finale non dipendeva mai da me… ”
La figlia ha preso possesso del flipper ed è indubbiamente più dotata di tutti i bambini presenti, tutti più grandi di lei. Anche Roy è sempre stato molto più bravo di noi in questo genere di cose.
“ Quando Ches mi ha detto di Lian, ho capito subito che da allora in poi la mia vita sarebbe stata completamente diversa, e non ci voleva nessun momento di illuminazione per arrivare a questo. Ma è stato solo davanti al cestino dell’immondizia, con in mano il pannolino sporco della cacchina di Lian in tutti i suoi scarsi trecento grammi - e ancora mi chiedo come diavolo facciano a produrre questo mare di merda nutrendosi solo di latte, ma lasciamo stare - è stato allora che ho capito che stavolta far andare bene le cose dipendeva da me. Crescere Lian nel migliore dei modi, e crescerla migliore della persona che io sono stato, dipendeva solo da me…”
“ E non ti sei spaventato..?” chiedo, buttando giù un altro sorso di birra.
“ Scherzi?! Mi sono spaventato a morte...” ride, scolando il fondo della sua quarta bionda “… ma ci ho voluto credere.”
La cameriera, intuendo le nostre intenzioni, ci appoggia sul tavolo altri tre bei bicchieri schiumosi. Mentre si allontana Roy le soppesa attentamente cosce e culo con i suoi occhi da rapace, ma in realtà è solo una mossa di copertura per sincerarsi con lo sguardo che Lian abbia strappato al flipper imbattibile un’altra partita gratis. Soddisfatto, Roy attacca la sua quinta birra.
“E lo credo ancora, sai… che, nonostante tutto, Lian sarà migliore.”
Note: Dedicata a Sara che, con la sua
versione pannolinosa di Wally mi ha fatto venire voglia di buttare giù questa storia - e rammentata la meravigliosa contingenza che la Challenge dei Pannolini è sempiterna. ^ ^