Prima di tutto vorrei indirizzare a questo link dove la Procacci parla della censura del film "Francesca" di Bobby Paunescu e dove dicono che il film uscirà, se possibile non censurato e che se potessero tornare indietro non annullerebbero le proiezioni di "Esterno notte"... direi che è un segnale positivo!
L'edizione di quest'anno della mostra del cinema di Venezia è stata, per me, poco esaltante... in tutte le sezioni i film italiani e americani imperavano, solo 2 film giapponesi e poi in generale dalle sinossi che ho letto ho notato meno film che mi ispiravano... perchè per questi film si va un po' ad ispirazione perchè le sinossi sono sempre da prendere con le pinze e quindi di solito si cerca di indovinare i film che potrebbero piacerci o quelli che sembrano da evitare...
Altra nota negativa che molti film che mi sarebbe piaciuto vedere non sono stati proiettati a Venezia e a Mestre, ma solo al Lido.... :( Peccato!!!
I FILM CHE HO VISTO
° Videocracy (Videocrazia) di Erik Gandini, Svezia.
Sinossi. Voto mio: 7/10
E' un documentario sulla televisione italiana e in particolare si focalizza su alcune persone che gestiscono in modo preponderante l'accesso alle trasmissioni tv e alla popolarità, si inserisce in questo discorso anche il "personaggio" Berlusconi, ma non è un film su di lui. Inoltre è un documentario che fotografa una situazione, l'intenzione è chiaramente di denunciare questa stessa situazione, ma credo che se lo vedesse qualcuno che ammira il mondo della tv e del gossip o Berlusconi, non ne resterebbe necessariamente deluso... perchè la situazione fotografata sarebbe per lui un approfondimento di quel mondo che tanto venera...
° Metropia di Tarik Saleh, Svezia.
Sinossi. Voto mio: 8/10
E' un film d'animazione e di fantascienza, il mio "voto" è un po' "pompato" anche per la strana tecnica d'animazione usata nel film (
esempio). Nel vicino 2026 la vita sarà una versione un po' più grigia e squallida di quella attuale, ma sarà anche l'anno in cui una potente multinazionale riuscirà a trovare il modo di manipolare le menti degli uomini (progetto iniziato negli anni '90 quando venivano messe delle videocamere nelle tv per spiare gli spettatori)... Il film si inserisce nel filone "siamo paranoici-ci vogliono controllare"... comunque da un lato è un filone che potrebbe non avere tutti i torti, e dall'altro è un film interessante anche per piccole cose di contorno, in particolare il reality show "Asylum" in cui il pubblico vota chi dei partecipanti potrà ottenere il permesso di soggiorno e chi invece verrà espulso! -_- manca poco che diventi realtà!
° Dohawa (Buried Secrets) di Raja Amari, Tunisia.
Sinossi. Voto mio: 4.5/10
C'è ogni anno un film che mi pento di aver visto, quest'anno è questo. Mi aspettavo un film sulle donne e sul confronto tra vita tradizionale e vita moderna... mi sono ritrovata a vedere un film di sordidi segreti di famiglia... Le protagoniste sono una madre e le due figlie (anche se....) che vivono segregate dal mondo proprio per espiare colpe inizialmente sconosciute e per evitare che si ripetano... questi segreti le portano alla pazzia, un processo lento all'inizio (quando i segreti erano ancora tali) che degenera in fretta non appena vengono svelati... portando ad una lucida carneficina... Il culmine si ha quando la più piccola delle protagoniste (diciamo tra i 16 e i 18 anni) culla tra le braccia lo scheletro di un cane pensando che fosse quello di un bambino... Non fa proprio per me!!!
° Dev D di Anurag Kashyap, India.
Sinossi. Voto mio: 7+/10
Devdas è una tragedia molto famosa in India, come una specie di Romeo e Giulietta in Europa, ne esistono diverse versioni cinematografiche (
per saperne di più). Ho visto questo film subito dopo aver visto la versione del 2002 e quindi mi aspettavo un "melodrammone" in cui l'amore dei due protagonisti dura nonostante non possa mai realizzarsi etc etc... Dev D invece è molto diverso, prende solo ispirazione dall'originale, ma poi prosegue per la sua strada... mi dispiace averlo visto subito dopo l'altro perchè continuavo a fare confronti come se ci fosse una versione "giusta" e una "sbagliata". Invece è un film che secondo me va preso per se stesso. Parla di Dev che è istintivo, pieno di sè e esagerato nelle sue reazioni, parla di Paro (ma ne parla troppo poco) la donna che Dev pensava di amare, lei rappresenta un po' la strada "ovvia", tradizionale, Dev per un capriccio non la segue e si perde... e parla di Chanda una ragazza che la vita ha spinto nel braccio della prostituzione... Dev e Chanda dovranno cercare il modo di deviare il loro cammino verso una vita che abbia la speranza di un futuro... Il film è molto strano anche per quanto riguarda la regia e altri accorgimenti stilistici, ha una colonna sonora "importante" che si impone sulle parole in molte scene, ci sono piccoli momenti demenziali, e ha anche un certo messaggio di redenzione e di comprensione che dà un certo sollievo allo spettatore (o per lo meno a me :P).
° Zarte parasiten (Tender parasites) di Christian Becker, Oliver Schwabe, Germania.
Sinossi. Voto mio: 6.5/10
Questo film è uno di quei film che ti aspetti (con un po' di pregiudizio) dalla mostra del cinema: un po' lento e che non si capisce bene cosa ti voglia dire, però piacevole... I protagonisti sono i due "teneri parassiti", due giovani che non aspirano ad accumulare cose, beni "fisici", tanto che non hanno neppure una casa. Cercano di guadagnare quello che serve loro per vivere rendendosi utili per aiutare le persone. Lei è una specie di badante di una signora anziana, lui invece cercherà di entrare nella vita di due genitori in lutto per la perdita del figlio... ecco la vera storia del film, come il ragazzo si muova in bilico tra la "missione sociale" e l'opportunismo, e come questo secondo aspetto rompa gli equilibri tra lui e la ragazza, tra la comodità e uno stile di vita difficile da mantenere senza sbandare verso ciò che "tutti" hanno o vogliono: comodità, una casa, acqua calda, una famiglia, stabilità... in realtà non sono sicura che il film volesse avere questo messaggio, sembrava più che altro una fotografia della vita di questi 2 ragazzi, forse sono io che ho "voluto" leggerci questo significato...
° Gulaal di Anurag Kashyap, India.
Sinossi. Voto mio: --
Ingiudicabile... perchè? Perchè i sottotitoli di questo film erano fatti talmente tanto male che capirci qualcosa era praticamente impossibile!!!
Un avviso attaccato alla porta del cinema informava che i sottotitoli presentavano "vistosi errori di traduzione"... fosse solo quello! La traduzione sembrava fatta con un traduttore automatico, le frasi erano senza senso, erano solo un'insieme di parole, che erano la traduzione letterale dell'originale... nessun adattamento al contesto... c'erano anche alcune parole in inglese piazzate là ogni tanto, oppure cose tipo 'll o 's sparsi qua e là... scandaloso! Li avessero lasciati in inglese avremmo capito di più!
Da quel che ho potuto capire, anche in base alla trama che avevo letto prima di vederlo, il film ha 2 trame intrecciate, da una parte la storia di un ragazzo un po' sempliciotto e della sua furia scatenata da un inganno della donna che ama, l'altra (e che sembrava essere più interessante) riguardava un non so che complotto politico/rivoluzione in cui il ragazzo di trova suo malgrado ad essere protagonista... il fatto è che finchè si trattava della prima trama, era abbastanza elementare, forse si poteva capire anche senza i sottotitoli, la seconda invece era difficile da capire perchè parlava di intrighi politici e complotti, in più io non ho la minima conoscenza di storia della politica indiana, quindi proprio non è stato facile capirci qualcosa...
Sembrava interessante perchè girava tutto attorno a un "aristocratico", suo figlio, che si unisce alla rivoluzione, e la sete di potere e vendetta dei 2 figli illegittimi... in ogni caso se avessi l'occasione di rivederlo sarei in dubbio se farlo perchè il desiderio di capire la storia potrebbe non essere così forte da convincermi a rivedere un film così violento....
° Soul kitchen di Faith Akin, Germania.
Sinossi. Voto mio: 8/10
Fa piacere vedere una bella commedia divertente e un po' diversa dal solito alla mostra del cinema!
Il film mi è piaciuto molto soprattutto perchè racconta una storia diversa dal solito, con personaggi diversi dal solito, parla anche di cucina... e poi è divertente, anche se alcune scene sono proprio da "risate elementari" (in particolare quelle legate al mal di schiena del protagonista).
Durante il film il protagonista e le persone che gli stanno attorno avranno modo di capirsi meglio, di crescere, di imparare a non accontentarsi del solito filetto di merluzzo decongelato e fritto (sia in senso metaforico che letterale)!!! :P
° Wahed-sefr (One-zero) di Kamla Abou Zekri, Egitto.
Sinossi. Voto mio: 7.5/10
Un bel film in cui le vite di 8 persone si intrecciano il giorno in cui l'Egitto ha vinto la Coppa delle Nazioni Africane (calcio). E' bello perchè grazie a questo tipo di struttura noi spettatori possiamo avere un assaggio di tanti aspetti diversi dell'Egitto, anche se prevale come filo conduttore un senso di disagio e inadeguatezza, soprattutto nei rapporti sociali e nei rapporti tra modernità e tradizione. In più non pensavo che in Egitto il calcio fosse così seguito, le situazioni che si creano attorno alla partita e alla sua visione mi hanno fatto pensare all'Italia durante il mondiale o cose del genere!
Interessante, e piacevole, è malinconico, ma non intristisce!
° Al mosafer (The traveller) di Ahmed Maher, Egitto.
Sinossi. Voto mio: 5.5/10
Un film strano, non ho capito molto che messaggio volesse mandare, se davvero ne voleva mandare uno.
Il protagonista mi stava antipatico e quest'antipatia di fondo unita alle aspettative di una trama completamente diversa da quella che poi è stata in realtà hanno fatto sì che io non abbia apprezzato molto il film... anche se non sono buone motivazioni.
La struttura del film è strana perchè parla di soli 3 giorni della vita di un uomo, 3 giorni importanti per lui che si sono verificati ad anni di distanza l'uno dall'altro. Il protagonista mi è sembrato più che altro un egoista, e solo nell'episodio finale ha un barlume di pentimento guardando ai frutti (o ai frutti mancati) della propria vita... film strano, finale deprimente, ma il fatto che non ci sia una vera redenzione o un lieto fine forse lo rende più interessante!
FILM CHE HO VISTO A MOSTRA FINITA
° Il grande sogno di Michele Placido, Italia.
Sinossi. Voto mio: 6+/10
Questo è un film autobiografico, infatti, come il protagonista, anche Michele Placido negli anni del '68 faceva il poliziotto. Secondo me Placido non ha rischiato abbastanza, e cioè non ha incentrato tutto il film dal punto di vista di questo "poliziotto per caso" o più che altro "poliziotto per mantenersi", ma ha spostato, spesso in modo preponderante, la telecamera su una ragazza che sposa gli ideali del movimento studentesco (e poi dei lavoratori) e delle conseguenze sulla sua "famiglia borghese"... secondo me questa seconda trama era meno originale, già vista, mi sarebbe piaciuto invece seguire di più il poliziotto-attore e capirne di più le scelte e le posizioni.
° Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli, Italia.
Sinossi. Voto mio: 7/10
Film carino mischia la politica dei primi anni '60 e le relazioni sentimentali all'interno di un gruppo di giovani attivisti del partito comunista. Pensavo che la parte "adolescenziale" fosse meno presente, ma comunque è un film carino, fa vedere una realtà che per certi aspetti mi sembra così lontana da oggi (così giovani e così impegnati? Doversi risposare per poter mantenere la famiglia?) e aspetti intramontabili (le donne in politica, scissioni interne alla sinistra, lei ama lui ma lui preferisce la bellina di turno - anche se in questo il film prende una piega troppo ottimista rispetto alla "solita" realtà :P -).
° Questione di punti di vista di Jacques Rivette, Francia, Italia.
Sinossi. Voto mio: 6+/10
Purtroppo non ho visto questo film il giorno giusto... a volte è così, alcuni film piacciono di più perchè li hai visti nel giorno più adatto... invece io l'ho incastrato tra mille cose da fare e stanchezza di un periodo un po' impegnativo, ma non è colpa mia, qui l'hanno tenuto solo 1 giorno, quindi o lo vedevo quel giorno o niente!
Effettivamente, per quanto sia uno stereotipo, si vede che è un film francese... è un po' lento, e la situazione sembra più che altro un pretesto che portare in scena bei personaggi che hanno delle caratteristiche originali e dialoghi... dialoghi... francesi! Non so come dire!
In almeno 2 punti la scena tridimensionale e scorrevole del film, diventa un po' più piatta e artificiale come un palco teatrale, questo mi è piaciuto molto!
Ma la storia in se... boh, mi è sembrata un po' buttata là, appunto solo un pretesto per mettere in scena dei bei personaggi e situazioni strambe... o forse tutto dipende dal fatto che mentre le vedevo continuavo a pensare a tutte le cose che avrei dovuto fare... il che toglierebbe la poesia da qualsiasi cosa!!!
Ah, un'altra cosa, io di solito non sono una di quelle contrarie al doppiaggio, ma mi sarebbe piaciuto sentire come parlava Castellitto in francese!