Recensione film: First Love (A little thing called love)

Feb 14, 2011 16:37



Dato che è San Valentino, perché non parlarvi di un film romantico da diabete?

Ho visto questo film tailandese perché una mia amica si è innamorata alla follia del protagonista Mario Maurer, giovane attore e modello dal sangue internazionale (tailandese, cinese e tedesco).

Il film lo trovate sottotitolato in inglese su Youtube e da scaricare su myasiancinema.com, ma non so se ne esista una versione in italiano.

Voto del film? Direi 7 e mezzo, e passo a spiegarvi il perché.

Il "sottotitolo" del film è: "basato sulla storia vera di tutti". Beh, mi verrebbe da dire, non la mia.

Ma andiamo con ordine. La protagonista è il brutto anatroccolo Nam. Timida ed occhialuta, è segretamente innamorata di P'Shone, un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola: ovviamente lui è bello, gentile, cavalleresco, ed è pieno di ragazze che gli muoiono dietro, incluse le "principesse" della scuola. Con l'aiuto delle sue amiche, Nam decide di impegnarsi a trasformarsi nel bel cigno che dorme in lei  pur di conquistare il suo amato.

La storia sembrerà banale, e lo è. Ma è comunque una storia divertente, ed in alcune delle scene non ho potuto fare a meno di ridere ricordando che anche io mi sentivo così da adolescente (in una scena, P'Shone chiama Nam per nome: nella scena successiva vediamo lei che saltella come un'invasata all'angolo della strada canticchiando "sa il mio nome, sa il mio nome!"). Il legame tra Nam e le sue amiche è comunque bello da vedere e da ammirare, nonostante tutte le peripezie che la sua trasformazione metterà sul loro cammino. Il messaggio finale di Nam su cosa le abbia insegnato l'amore per P'Shone è un buon messaggio, valido per tutte le età. Tutto sommato è un film divertente, simpatico, con due giovani attori belli e bravi.

Ma, ma.

Questa storia sembra scritta da una quarantenne sfigata che non ha mai avuto un uomo in vita sua. Il finale è talmente rosa da essere incredibile, da farlo diventare quasi un film di fantascienza. Se la scena rivelatoria del frigo (niente spoiler, tranquilli) nel tentativo di essere "politically correct" strapperà un "oooh" sospirato alle ragazzine e alle coppiette e agli idealisti, farà inarcare le sopracciglia e sputare commenti acidi a tutto il resto del mondo. Se è basato sulla storia vera di tutti, mi domando perché io non conosca una sola persona dei miei quattrocento e più amici di Facebook a cui sia successa una cosa del genere con le stesse premesse.

Sicuramente è un film carino, che vi farà sorridere. Una piccola parte di voi spererà fino alla fine nell'happy ending, anche se amate le storie più amare. Tuttavia, non è assolutamente un film credibile, è un semplice filmetto rosa sull'adolescenza idealizzata, con un finale da fiaba che nella realtà forse accade una volta su un milione, o più probabilmente mai.

Non mi sento di dargli un voto basso perché come film romantico probabilmente è perfetto, se vi piacciono i film romantici.  I protagonisti sono carini, la storia è dolce, gli scenari sono belli. Vi piacerà anche se siete degli adolescenti o se amate sognare. Ma se siete un pelino più realisti, potrete credere a quasi tutto il film, ma il momento del frigo vi farà scoppiare a ridere increduli.

Insomma, vedetelo se a San Valentino siete con il vostro ragazzo o la vostra ragazza e volete spararvi una colata di miele. Se siete acidi e suscettibili o semplicemente realisti, preparatevi ad un film di fantascienza ed ai commenti perplessi che lo seguiranno ;).

recensione, first love

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