「 fanfict 」Sapore di Sale

Jan 27, 2009 02:37

Autrice: LadyNorthstar
Titolo: Sapore di Sale
Fandom: Uta No Oniisan
Pairing: Saito Mamoru/Yano Kenta
Rainting: NC-17
Warning: nessuno :D
Note: si, dopo solo due episodi io già scrivo fict xD e, per la cronaca, Akane è il nome della ex di Kenta, dato che credo che a nessuno interessi ricordarlo e quindi nessuno lo ricordi! lei spera che almeno la gente abbia registrato che Mamoru è Maru e Kenta è Ohno

Kenta all'inizio non ci aveva fatto eccessivamente caso, era troppo preso a tentare di cavarsi fuori da quella situazione nella quale non avrebbe mai voluto stare.
Se n'era reso conto solo quando Saito l'aveva invitato ad andare a bere qualcosa insieme... e gli era stato sbattuto palesemente in faccia.
Mamoru era incredibilmente rigido e imbarazzato, decisamente diverso dal rumoroso e sempre hyper ragazzo con quale lavorava ogni giorno... e non sapeva spiegarsi il perché.
Dopo il secondo boccale di birra aveva iniziato a tornare al solito stato di quasi molesta allegria e carica, un po' offuscata dai fumi dell'alcool, e quando Yano si era alzato con l'intenzione di pagare il conto e andare, Saito aveva imposto al ragazzo di pagare lui, ed aveva fortemente insistito per riaccompagnarlo almeno per un pezzo di strada.
- Vengo con te!-
- Non sono mica un bambino! So tornare a casa da solo!-
- No, sei ubriaco, hai bisogno di me!-
- Sei tu quello ubriaco, idiota!-
- No no no!-
- Whaaaaaa, mendokuse!-
Non era riuscito in alcun modo a scollarselo di dosso, ed era stato pedinato fino ad un paio di isolati da casa.
- Ok, li c'è una fermata della metro, prendila e torna a casa tua.-
Mamoru non sembrava molto felice della proposta.
- Cattivoooo! Voglio accompagnare fino a sotto casa Kenta-kun!-
- No, non vuoi!-
Aveva fatto per partire a passo spedito, approfittando della sua maggiore padronanza di sè, ma Saito gli aveva afferrato un braccio e se l'era attirato a sè, intrappolandolo in un abbraccio definitivamente troppo stretto.
- Che cazzo fai?! Lasciami!-
Si era cercato di liberare. Aveva miseramente fallito.
- Mamoru! Ohi!-
Gli aveva sbottato contro, con aria irritata, ma ogni successiva imprecazione era stata uccisa da un sussurro del tutto inatteso.
- Mi piaci...-
Kenta era rimasto di sasso, a fissare il vuoto oltre la spalla dell'altro ragazzo (il poco che poteva vedere data la differenza d'altezza). Quindi aveva borbottato, imbarazzato e confuso.
- Piantala di fare l'idiota e lasciami!-
- A me piace Kenta-kun!-
L'aveva praticamente gridato. Yano stava pregando tantissimo che nessuno dei vicini avesse sentito... o che facessero finta di non.
-... non dire cavolate...-
Aveva smesso di combattere, e lo guardava con la coda dell'occhio. Mamoru sorrideva mentre lo teneva stretto, con aria ebetamente felice, come di chi si è tolto un peso molto molto ingombrante dall'anima.
- Non sono cavolate, Kenta-kun...-
Un attimo dopo Kenta si era trovato le labbra di Saito premute contro le proprie. Era molto sorpreso che la sensazione dato dalle labbra di un ragazzo fosse identica a quella che gli avevano dato le labbra di Akane.
Non si era neppure reso conto di cosa stava succedendo che già le proprie labbra erano dischiuse alla lingua di Mamoru. Sapeva vagamente di birra e sale delle patatine.
Era diverso il modo di baciare, quello si, ma non spiacevole... più deciso, più invadente, ma anche più dolce... Akane la bocca la usava praticamente solo per mordere, non si ricordava di avere mai scambiato un bacio del genere con lei.
Una parte della sua mente gli stava ricordando che era in mezzo alla strada a 200 metri da casa a limonare con qualcuno che a malapena conosceva... con un qualcuno di sesso maschile, oltretutto.
Il resto della sua mente si era totalmente gettato a capofitto in quell'inaspettata situazione: lo voleva. Non solo, ne aveva bisogno.
Perchè in quel momento, in cui tutto il mondo pareva avercela con lui e gli voltava le spalle, aveva bisogno di sentirsi dire da qualcuno che per quella persona lui non era uno qualunque ma qualcuno di speciale. In quel momento il sentimento di Mamoru era la cosa più bella a cui potesse aspirare... non gli importava di non essersi mai interessato ai ragazzi, non gli importava che il ragazzo al momento gli fosse assolutamente indifferente: voleva assaporarne ancora un po'.
Ma alla fine la parte razionale della sua mente aveva preso il sopravvento, ed aveva allontanato da sè Saito, facendo un passo all'indietro.
- Ok, basta...-
- Le labbra di Kenta-kun... sanno di salatini!-
Mamoru ridacchiava come una ragazzina gongolante che parla col compagnuccio di classe che le piace. Yano trovava molto difficile capire cosa pensare di lui in quel momento.
- Ok, va bene... senti, ti chiamo un taxi, ok?-
- Whaaaa, Kenta-kun è così gentile!-
Se l'era ritrovato di nuovo appolipato addosso. Vagamente nel panico aveva digitato velocemente sul cellulare il numero della compagni di TAXI e ne aveva sollecitato un solerte arrivo.
Quando il tassista era arrivato, Kenta aveva vinto la sua battaglia contro Saito, che stava seduto sul pavimento a fissarlo con aria felice e contemplatrice, appeso ai suoi jeans come una scimmietta.
L'aveva caricato sul veicolo, controllato l'indirizzo di casa dalla sua carta d'identità e dato in mano al tassinaro una somma congrua a quello che gli pareva fosse il tratto da percorrere. Quindi era finalmente tornato a casa.
Non aveva dormito molto, comunque, era rimasto a rimuginare per ore e ore... sul sapore che non voleva andare via dalla sua bocca, sulla sensazione calda di quell'abbraccio, dello sguardo pieno d'amore con cui Mamoru lo guardava.
Il giorno dopo a lavoro, non aveva idea di come comportarsi... ed era anche impossibile evitarlo!
Quando Saito gli era venuto incontro con il solito sorriso sulle labbra e sventolando la mano in aria, quasi non ci credeva... come poteva comportarsi in modo tanto normale?
- Buon giorno Yano-kun!-
- Ah... ciao...-
Lo fissava con aria circospetta. Mamoru doveva essersene reso conto, e gli si era fatto vicino corrucciato.
- Che succede?-
- Eh? Nulla...-
- Non è che ho fatto qualcosa di strano ieri sera, vero?-
Un fulmine a ciel sereno: non si ricordava di quello che aveva fatto? Era così ubriaco?
- N-no, nulla...-
Non era molto bravo a mentire, ma Saito non era molto bravo a leggere le sfumature, quindi la bugia pareva avere sortito effetto.
- Oh, bene!-
Mamoru stava per andare a cambiarsi, quando Kenta era stato preso da un raptus improvviso, agendo assolutamente di getto.
- Mamoru...-
- Si?-
- Se sei libero un'altra di queste sere usciamo di nuovo a bere, ok?-
Aveva cercato di usare un tono un po' arrogante per mascherare l'imbarazzo. Saito aveva sorriso, raggiante, e aveva annuito.
- Con piacere!-
E così erano usciti di nuovo.
E di nuovo.
E di nuovo.
E di nuovo.
Tutte le volte finivano per baciarsi, in qualche angolo infrattato, o sui divanetti del Karaoke, e tutte le volte Kenta negava che fosse successo qualcosa, quando Saito gli chiedeva se aveva fatto niente di strano durante l'uscita.
Non voleva rovinarsi quel momento, voleva continuare, voleva ancora baciarlo, e sentirsi dire quanto fosse importante per lui... era una sensazione così bella.
Si sentiva un po' in colpa, a volte, ma dopotutto era certo che quello fosse quello che Mamoru provava veramente, gli stava solo permettendo di realizzare il suo desiderio in fondo... era una cosa così cattiva?
L'ultima volta che erano usciti, erano andati in un locale vicino agli agli studi della rete, con un paio di stagisti e la parrucchiera, e tutta quella folla aveva reso difficile a Kenta interagire come al solito con Saito... ma alla fine gli altri se n'erano andati, e loro erano rimasti soli.
- Mi accompagni alla stazione, Mamoru?-
Gli aveva domandato Kenta, abbracciandolo, appena erano usciti dal locale, approfittando che data l'ora, la strada sembrava quella di una città fantasma.
Mamoru non aveva ricambiato subito, e l'abbraccio gli era sembrato meno deciso.
Aveva alzato il viso per guardarlo negli occhi, ed aveva realizzato.
Non era ubriaco.
Non lo era per nulla.
Si era ritratto nel panico, l'unica cosa che poteva concepire di fare era svignarsela. Ma Saito non aveva intenzione di lasciarglielo fare.
- Non correre via, Kenta-kun...-
Lo stava nuovamente tenendo per un polso, e lo guardava con occhi perfettamente tranquilli, espressione conciliante, quasi dolce. Kenta si aspettava che si sarebbe arrabbiato con lui al sapere di essere stato preso in giro, invece no. Era sicuro che si sarebbe beccato l'ennesima ramanzina, l'ennesima scarica di sguardi di disapprovazione... era sicuro che sarebbe tornato a casa da solo e avrebbe passato la notte a fissare il soffitto cercando qualcuno su cui scaricare la colpa dei suoi mali. Ma non era così.
Saito gli si era nuovamente avventato sulle labbra, come la prima volta, ma questa volta con più cognizione.
Kenta era restio a ricambiare il bacio, era impaurito... ora non sarebbe stato più senza conseguenze, semplice e comodo, ora doveva essere responsabile, ora c'erano veramente loro in gioco... non voleva affrontarlo.
Mamoru l'aveva premuto contro il muro, stringendogli le braccia intorno alla vita.
Kenta aveva titubato, a ricambiare quell'abbraccio, ma alla fine le sue mani si erano incontrate dietro la schiena del collega. E la sua lingua si era timidamente allungata a sfiorare quella di Saito.
Ma quando le mani dell'altro ragazzo aveva iniziato a scendere, aveva interrotto il già titubante bacio; e quando se l'era trovate sulle natiche era sobbalzato.
- Ohi, Mamoru!-
Il ragazzo aveva riso, e gli aveva dato una palpata piena al sedere, facendolo sobbalzare di nuovo.
- Piantala, idiota!-
- Kenta-kun...-
- Giù le mani...-
- Kenta-kun... voglio fare sesso con te.-
Yano l'aveva fissato con aria ancora più stranita di quando aveva ricevuto la sua dichiarazione d'amore per la prima volta.
Sesso... non aveva mai pensato al sesso.
- N-non vuoi, Kenta-kun?-
Un'espressione preoccupata si era dipinta sul volto di Mamoru, rendendolo decisamente più "lui"... e aveva reso Yano ancora più confuso.
Baciarsi era una cosa, il sesso era un'altra... in fondo lui non si sentiva attratto da Saita, era solo un... un modo per consolarsi. Ma più cercava di pensarci, più gli sembrava di percepire una stonatura in quello che si era sempre ripetuto, per giustificare tutti quei baci.
Forse, forse anche a lui...
- Non... non lo so...-
Mamoru gli aveva carezzato le labbra, con un sorriso imbarazzato.
- Ti prometto che non farò nulla che tu non vuoi che io faccia...-
Era un'assicurazione sufficiente per la metà bacata del suo cervello che l'aveva trascinato in mezzo a quella situazione folle.
- Va... va bene...-
Kenta aveva evitato di guardarlo negli occhi mentre rispondeva, non sapeva ancora bene neppure perchè stava acconsentendo a quella richiesta assurda. La mano di Mamoru si era stretta intorno alla sua e si era trovato trascinato lungo il marciapiede senza neppure rendersene conto.
- D-dove...?-
- Andiamo in un Love Hotel, no? Mica si può fare in mezzo alla strada!-
Il tono di Saita era decisamente allegro. Quasi molesto.
Si stava parlando di fare sesso tra uomini, lui era sempre stato fermamente eterosessuale, e quello stupido sprizzava gioia da tutti i pori.
- Non essere così felice!-
- Ah? Perchè no?-
La risposta di Kenta era stata una specie di grugnito. Avevano raggiunto il Love Hotel (e li Yano aveva iniziato a sospettare che l'altro si fosse progettato la serata in anticipo) e si era trovato davanti ad una stanza dai colori così vistosi da essere imbarazzanti.
- Mi sembra di essere ancora sul set...-
- C'era solo questa libera...-
- Se ora apri l'armadio e spunta il Principe delle Mutande io me ne vado, intesi?-
Il Principe non era spuntato, però, e qualche minuto dopo erano entrambi stesi sul letto, intenti a baciarsi, mentre le mani esploravano un po' titubanti i reciproci corpi, entrambi ancora indecisi sul come procedere, e ancora restii a liberarsi degli abiti.
- Kenta-kun...-
- Si, Mamoru?-
- Posso toglierti la maglia...?-
Si era lasciato sfuggire una risatina: era surreale che gli venisse chiesto il permesso per una cosa del genere.
- Puoi togliermi tutto quello che vuoi... e toglierti, anche...-
Saito aveva sorriso. La tensione si era lievemente allentata.
Mamoru si era liberato della propria camicia, quindi era passato a sfilare la t-shirt di Kenta, baciando la pelle del suo torace man mano che lo scopriva, facendo rabbrividire l'altro.
Erano restati qualche attimo a fissarsi, entrambi a torso nudo, quindi Yano aveva preso l'iniziativa e si era slacciato la cintura e sbottonato i pantaloni, abbassandoli quel tanto che bastava per fare vedere una buona parte delle proprie mutande.
- Kenta-kun, sei veramente abbronzato...-
- Tsk, hai un problema con questo?-
- No no, anzi...-
Mamoru aveva infilato due dita nei passanti della cintura di Kenta e gli aveva sfilato del tutto i pantaloni, sollevando sentite proteste.
- Ehi, spogliati anche tu! E' imbarazzante!-
- Agli ordini!-
Alla fine avevano solo più le mutande addosso, per qualche sorta di rimasuglio di pudore.
- Mamoru...-
- Si?-
- Abbiamo un problema...-
- Problema?-
Kenta aveva realizzato una cosa solo in quel momento, vedendo il rigonfiamento nei boxer del collega.
- La parte della donna chi la...?-
La reazione di Saito aveva avuto quasi del comico: non era stato solo Kenta a non averci pensato fino a quel momento.
- Non so... vuoi che io...?-
- No, cioè...-
In realtà , Kenta era curioso: Akane era solita ogni tanto ad allungare le dita in zone normalmente off-limits, e la cosa non gli era mai dispiaciuta. Provare, voleva provare.
- Vuoi... farlo tu?-
- Non è che voglio ma... mi va bene farlo io...-
Mamoru aveva annuito e si era alzato dal letto, a caccia del lubrificante nel mobile vicino al letto. Ne aveva tirati sul materasso di cinque tipi diversi, nonchè una manciata di preservativi.
- Che dovrei farci con tutta sta roba?-
- Scegli quello che ti piace di più...-
- E che ne so io!-
Kenta era nervoso. Aveva preso il primo flacone che gli era capitato sotto mano e l'aveva lanciato a Saito, per passarglielo.
- Questo?-
- E' uguale, non so neppure cosa cambia da uno all'altro!-
Aveva sbottato Yano, pentendosi tantissimo di essersi offerto per fare il passivo.
Mamoru gli era nuovamente accanto, e lo baciava sul collo, mentre con una mano gli stuzzicava un capezzolo. Normalmente avrebbe gradito molto la cosa, ma al momento era troppo teso per goderne.
- Mamoru, salta i convenevoli, ok? N-non... è già strano, non sono dell'umore di starci anni prima...-
Saito l'aveva fissato un attimo sperso, quindi aveva annuito e gli aveva fissato le mutande.
- Quindi posso...?-
- Ovvio che puoi, sbrigati, idiota!-
Kenta si era lasciato ricadere sdraiato sul letto, e Mamoru gli aveva sfilato gli slip. Non era in felicità quanto lui, ma anche Yano non era di certo immune all'elettricità del momento.
Si era spremuto un po' di lubrificante sulle dita, quindi aveva fatto cenno a Kenta di rotolare sulla pancia, e dopo aver fatto colare un altro po' di liquido vischioso tra le sue natiche, l'aveva penetrato lentamente con un dito.
- Dimmi se fa male, ok?-
- Si... ok... per ora... per ora va bene...-
Era una sensazione che non provava da un po', e al primo impatto era sempre piuttosto spiacevole. Ma, come si ricordava ancora bene, dopo i primi secondi di shock la strada era tutta in discesa.
Mamoru si era sentito abbastanza ardito da azzardare un secondo dito solo quando aveva sentito i primi gemiti soddisfatti provenire da Kenta. Stava andando lentamente, sembrava timoroso... probabilmente non voleva rischiare in alcun modo di spaventare Yano, o fargli male.
Kenta, dal canto suo, aveva registrato una sostanziale enorme differenza tra il modo di fare di Mamoru e quello di Akane, che era riassumibile in: conoscenza della materia. Le dita di Saito non si erano mai allontanate dalla sua prostata e continuavano a sfregarla, solleticarla, provocandogli singulti estasiati.
Mamoru era andato avanti così per una decina di minuti quasi, finchè Kenta non era stato abbastanza rilassato da non saltare quando sfilava le due dita e le reinseriva insieme, e a malapena mugugnare all'arrivo del terzo dito.
- Ok... in che posizione?-
Kenta l'aveva fissato.
- Perchè, ho opzioni?-
- Bhe, si... un po' anche...-
- Non è solo da dietro?-
- ...no...-
Yano si era fatto sfuggire un sospiro di sollievo, mentre Mamoru lo fissava incredulo.
- Ok, allora da dietro no, non voglio... come si fa da davanti?-
Saito si era allungato a prendere un cuscino e l'aveva passato a Kenta.
- Appoggiaci la testa e l'inizio delle spalle, così sei più comodo...-
- Ok...-
Kenta aveda diligentemente obbedito alle indicazioni fornitegli, mentre Saito ridacchiava appena, constatando la totale non conoscenza della materia del collega.
- E ora?-
- Le gambe a "emme"... si così...-
Kenta aveva aperto le gambe, e lo fissava un po' inquietato. Non sapeva esattamente cosa aspettarsi.
- Ok... ora stai rilassato... va bene?-
Mentre gli parlava aveva indossato il preservativo, quindi aveva dato fondo a metà del contenuto del flacone di lubrificante, dividendolo tra il proprio pene e lo spazio tra le natiche di Kenta.
- Non è troppo?-
- Meglio troppo che troppo poco, no?-
- ... vero.-
Mamoru si era sistemato tra le gambe di Yano, premendo la punta della propria erezione contro l'entrata del ragazzo. Non era entrato neppure un centimetro che l'altro si era irrigidito, chiudendosi come una cozza.
- Che c'è?-
- E' troppo grosso...-
Negli occhi di Kenta c'era una nota di panico isterico che doveva avere avuto un effetto strano su Saito, perchè pareva intenerito.
Si era allungato a baciarlo, carezzandogli la nuca, quindi gli aveva sussurrato.
- Sembra solo, appena entra sarà tutto a posto, vedrai...-
- No, Mamoru, è grosso, è... sarà come sei dita!-
- Non dire stupidaggini, è solo perchè sei nervoso e teso...-
L'aveva baciato di nuovo, continuando a carezzarlo. Aveva sentito che i suoi muscoli tesi pian pianino si rilassavano.
- Ok... ok, riproviamo...-
Kenta si era sdraiato bene, respirando a fondo, cercando di rilassarsi più che poteva.
Ma, nonostante ciò, quando Mamoru l'aveva penetrato non aveva potuto evitare di urlare.
-  E'grossoègrossoègrossoègrossoègrossoooo!-
Aveva esclamato in un solo singulto, artigliando le lenzuola.
- Bhe, grazie...-
- Non è una cosa buona, idiota!-
Mamoru lo guardava sorridendo. Questo aveva fatto immediatamente sentire Kenta piuttosto stupido per tutti i suoi piagnucolii... sopratutto contando che il suo corpo si stava già un po' abituando.
- Com'è? Fa tanto male Kenta-kun?-
- Non così tanto...-
Aveva ammesso, imbarazzato.
- Vedi?-
- Si ma va piano, eh?-
- Lo so, tranquillo...-
Saito si era allungato nuovamente verso le labbra di Kenta, per baciarlo, questa volta senza sfilarsi da dentro di lui. E, mentre le loro lingue si solleticavano a metà strada tra le reciproche labbra, aveva iniziato a spingere.
La prima reazione di Kenta era stata abbracciare stretto il compagno, sorreggendosi a lui, la seconda era stata di urlare una serie di "fa male" a catena, che si era stemperato nel nulla dopo neppure trenta secondi.
Mamoru aveva un sorriso soddisfatto dipinto in volto mentre sentiva i primi gemiti veri provenire dal collega.
- Fa ancora male Kenta-kun?-
- No, no... Mamoru ancora, continua...-
- Ti piace?-
- Si! Si, dannazione... cazzoliancorapiùfortecontinuatiprego! -
Le parole uscivano a fiumi dalle labbra di Yano, le suppliche e gli apprezzamenti, e Mamoru era ben felice di accontentarlo in tutto. Ogni tanto lo zittiva con le proprie labbra, ogni tanto lo richiamava alla realtà pronunciando il suo nome.
Dopo neppure dieci minuti l'azione combinata delle proprie spinte e della mano con la quale aveva preso a carezzare con tocchi decisi l'erezione di Kenta, avevano portato il ragazzo all'orgasmo.
Yano era certo di non essersi mai sentito tanto soddisfatto nel venire in vita sua.
Mamoru si era sfilato da dentro di lui, lentamente, baciandolo mentre lo faceva. Quindi si era seduto a gambe incrociate, sfilando il preservativo e iniziando a masturbarsi, gli occhi fissi sulla figura ansante di Kenta.
Era stato difficile per Yano non farci caso.
- Aspetta ti... aiuto io...-
Si era alzato a sedere con una certa difficoltà e si era sgattato su Mamoru, la testa appoggiata alla sua spalla, una mano che si era velocemente sostituita a quella di Saita.
Non ci era voluto molto perchè anche l'altro ragazzo venisse.
Si erano trovati abbracciati, in silenzio, ad ascoltare il reciproco respiro per un po'.
Il primo che aveva trovato l'ardire di parlare era stato Yano.
- Mamoru...-
- Si?-
- Era la prima volta che facevo sesso con un ragazzo...-
- Bhe, si, si intuiva...-
Saito si era beccato un pizzicotto per questo commento.
- Comunque...-
- Si?-
- E' stato molto appagante...-
- Appagante?-
Mamoru doveva averla trovata una stana scelta di parole, perchè lo fissava con occhi confusi.
- Cioè... mi è piaciuto. Tanto.-
Kenta aveva accomodato la testa contro la spalla di Saita, rilassandovisi.
- Ti... ti va di renderlo qualcosa di... non so... regolare?-
Yano non era riuscito a rispondere subito... c'era un sacco di cose in ballo: non era sicuro che Mamoru gli piacesse seriamente, non era riuscito a superare l'essere stato lasciato da Akane, non era in grado di dare un senso alla sua vita. Però era giunto alla conclusione che non ci sarebbe stato nulla di male a continuare... poteva concederselo.
- Si... si mi va...-
Mamoru aveva lanciato un urletto degno di una dodicenne davanti al suo idol preferito, che aveva fatto sorridere Yano.
Si, in fondo gli piaceva. E magari poteva iniziare a piacergli anche nello stesso modo in cui lui piaceva a Mamoru.
Dopotutto, nella vita non si può mai sapere.

spero vi sia piaciuta ;D

dorama !uta no oniisan, fanfictions : dorama

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