Jun 26, 2008 21:05
oggi discutevo con un collega in merito al tran tran quotidiano... gli raccontavo che ero in superstrada e che, nonostante molta gente sia partita e le scuole siano chiuse, c'era coda. scorrevole ma pur sempre coda. mi sono chiesta se è questa la vita che voglio per mio figlio... me lo sono immaginata tra 18/20 anni e la domanda è sorta spontanea: è giusto che anche lui si ritrovi a smazzarsi code, traffico, corse, lavoro, casa e minchiate varie? tenendo conto che traffico e corse varie sembrano destinate a triplicarsi se non quintuplicarsi... aiuto!
sinceramente la mia risposta è stata no: non la voglio per me una vita così, figurati per il mio amore!
lui ha detto che uno psicologo ha detto che l'uomo è l'unico essere vivente capace di adattarsi. ovvero, che grazie alla sua intelligenza ed al pensiero, riesce a tollerare ed a sopravvivere (mentalmente) in situazioni estreme e poco sostenibili.
allora mi faceva l'esempio delle nostre prigioni, ed io gli ho risposto che un conto sono le prigioni tipo thailandesi, mica le nostre... dove tutto sommato se la passano abbastanza bene ed alcuni se la passano anche meglio di me! o i campi di concentramento. il discorso ci sta tutto... ma chi ce lo fa fare di adattarci nel senso di tollerare ed alimentare traffico, smog, corse ammazzanti xlavorare massacrandoci xla maggior parte della giornata... ma vaffanculo! la vita deve essere vissuta, mica consumata e buttata al cesso!
no, io non ci sto. non ci sto. me lo mangio questo sistema di merda. e chi mi darà della pazza che vada a fare in culo.