Sempre a caccia di persone che abbiano qualcosa di nuovo da dire mi sono imbattuta qualche tempo fa in questo artista inglese, Banksy.
All'inizio mi ero semplicemente limitata a leggiucchiare qualche articolo su di lui, ma da quando ho scoperto che a Londra è stata organizzata una mostra "Andy Vs Banksy" (laddove "Andy" sta, naturalmente, per Andy Warhol) ho deciso di saperne un po' di più andando a spulciare il suo sito ufficiale:
http://www.banksy.co.uk/ Vi giro anche il link di un articolo che parla della mostra tenutasi da poco a Londra:
http://www.artsblog.it/post/671/londra-ospita-la-sfida-andy-vs-banksy-vince-la-pop-o-la-street-art Quello che mi piace di lui è la sua capacità di provocare in maniera intelligente sfruttando i muri della città dove vive (Londra), oppure studiando incursioni nelle principali gallerie d'arte per lasciare istallazioni ironiche ma che, al tempo stesso, invitano a riflettere.
Le immagini, infatti, pur colpendo proprio al cuore al bersaglio, a mio avviso non risultano mai eccessive, l'impatto sullo spettatore è ben calibrato e tende a far rimanere la testa ancorata al messaggio piuttosto che alla forma (ovvio che sto esprimendo un parere personale da osservatrice dilettante e non da critica, contestate pure le mie parole, nel caso).
Tanto per farvi capire, posto una foto di una sua opera (a tema, casualmente, omoerotico):
Ovviamente, per il resto (che merita assolutamente), rimando alla gallery del sito.
Scusate se il post è un po' una schifezza, ma sono un po' incasinata causa partenza imminente per tre giorni di meritata vacanza (tornerò a Napoli, e tanto mi basta a rendermi felice, fosse anche solo il tempo di prendervi un caffé con sfogliatella).
Al mio ritorno spero di essere un po' più fresca e lucida, vorrei scrivere tanto ma la stanchezza davvero mi sta logorando.
E devo finire un racconto per un concorso entro sabato, uff.