Felicità

Oct 01, 2011 20:35

La felicità è universalmente considerata come un colpo di fortuna, qualcosa che può arrivare dall'alto come una bella giornata di sole. Ma il suo vero meccanismo è un altro. La felicità è il risultato di uno sforzo individuale. Si combatte per ottenerla, si lotta per lei, la si difende e qualche volta si parte per un viaggio attorno al mondo per cercarla. Bisogna partecipare senza sosta alle manifestazioni della propria beatitudine. E quando si è raggiunta la felicità, non si deve mai perdere la volontà di mantenerla, si deve compiere un potente sforzo per continuare a nuotare sulla cresta della sua onda. Altrimenti si vedrà la gioia sfumare. E' facile pregare quando si è angosciati, è più difficile continuare a farlo quando la crisi è passata, e aiutare la propria anima a tenere stretti i buoni risultati ottenuti.
Penso a questo insegnamento mentre pedalo libera nel tramonto di Bali, continuo a formulare preghiere che sono in realtà voti, mostro a Dio la mia armonia dicendogli: "Mi piacerebbe conservarla sempre. Ti prego, aiutami ad imprimere nella mia mente questo sentimento di contentezza e a fare di tutto per non perderlo". E' come se mettessi questa felicità in banca - un deposito assicurato e custodito dai miei quattro fratelli-spiriti, una garanzia contro le prove del futuro. La chiamo la mia "gioia diligente".
Quando mi concentro sulla gioia diligente, mi viene sempre in mente una cosa che ha detto il mio amico Darcey: che tutti i problemi e le sofferenze di questo mondo sono causati da persone infelici. E questo non riguarda solo personaggi come Hitler o Stalin, ma anche la nostra piccola sfera personale. Potrei individuare nella mia vita molti episodi che hanno portato sofferenza o angoscia o (come minimo) disagio alle persone intorno a me. La ricerca della contentezza è quindi non solo un atto che si compie per il proprio bene, ma anche un dono al mondo. Spazzare via l'infelicità ti aiuta a non seccare gli altri. A non essere di ostacolo né a te stesso né al prossimo. Solo così sei libera di aiutare chi ha bisogno di te e di godere della vicinanza delle persone amiche.
["Mangia, prega, ama", di Elizabeth Gilbert]

Questo discorso mi è piaciuto davvero molto. Era al capitolo 87, e l'ottantasette è il mio anno di nascita. Per questo ho voluto condividerlo. :)

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