Titolo: By Candlelight
Fandom: Eyeshield 21
Personaggi: Shien “Kid” Mushanokoji, Jou Tetsuma
Genere: Introspettivo, Fluff, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: OneShot, Yaoi, Lemon, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 1464 (
FiumiDiParole)
Note: 1. Come tante altre… l’ambientazione della fic è randomica<3 è la prima volta che scrivo sulla coppia e, anche se Kid mi ispira p0rn, la fic rimane decisamente molto fluffosa :3 spero solo di aver caratterizzato bene Tetsuma XD
2. All’unico amore della mia vita<3 ti amo >ç<
{ By Candlelight ~
Kid sapeva che quando le cose andavano fin troppo bene qualcosa sarebbe immancabilmente andata storta... per quel motivo non si stupì più di tanto davanti alla 'curiosa' svolta presa dalla perfetta serata passata con Tetsuma nel loro appartamento.
Avevano cenato tranquillamente guardando senza troppo interesse un drama alla televisione poi, dopo aver lavato insieme i piatti - il quarterback era sempre stato dell'idea che l'aiutarsi nelle piccole faccende di casa, o il dividersi i vari compiti, fosse la soluzione migliore per una felice convivenza -, avevano deciso di passare il resto della serata sempre davanti alla tv, ma comodamente seduti sul divano.
Era tutto fin troppo perfetto, e come ciliegina sulla torta era arrivata anche la cioccolata che Jou gli aveva preparato e che stava lentamente sorseggiando - in realtà non gli dispiaceva che fosse 'perfetta', perché era davvero buona.
Socchiuse gli occhi solo per qualche istante, lasciandosi rassicurare dal calore che gli trasmetteva la bevanda, poi però, piegando le labbra in un lieve sorriso, non riuscì a non chiedersi cosa avrebbe potuto rovinare quella serata.
Una delirante chiamata di Doc che ordinava loro di preparare qualcosa di potenzialmente stupido e soprattutto inutile per gli allenamenti?
Un piatto rotto? La televisione che decideva di guastarsi senza preavviso?
O più semplicemente un blackout dovuto alla pioggia battente di quel giorno?
Beh, quando si trovò immerso nel buio, senza neanche riuscire a vedere la punta del suo naso, capì che era quello il 'fattore negativo' che avrebbe rovinato la 'serata perfetta'.
Sospirò e, riuscendo ugualmente a prendere un altro sorso di cioccolata, aprì bocca per cercare di commentare quanto era appena successo, ma venne bloccato dall'improvviso movimento di Tetsuma.
Non sapeva cosa stesse effettivamente facendo il compagno, né dove stesse andando, ma la cosa certa era che lo stava facendo di sua iniziativa... e la cosa incuriosiva non poco Kid.
Perché anche quando erano soli Jou continuava ad essere silenzioso e servile, ma sopratutto avrebbe sempre anteposto il benessere del quarterback al suo. Per quel motivo quando era proprio Tetsuma a muoversi di sua spontanea volontà, non poteva fare a meno di sentirsi curioso e anche felice all'idea che il compagno riuscisse ancora a fare qualcosa di testa sua.
Seguì con le orecchie tese i movimenti di Jou, ad occhio e croce doveva essere andato in cucina - il wide receiver conosceva il piccolo appartamento a memoria e sapeva muoversi anche al buio - e quando scorse una flebile luce provenire dall'altra stanza capì che il compagno doveva aver preso una candela dalla credenza.
Lo vide apparire poco dopo illuminato dalla delicata luce della fiammella. Il suo viso era anche in quel momento teso ed imbronciato, fermo in quell'espressione che Kid definiva da 'missione compiuta' e che per anni aveva tentato di far sparire - ad un certo punto però aveva rinunciato: insistere troppo non avrebbe portato a nulla di buono.
Tetsuma si avvicinò al compagno fino a poter posare la piccola fonte di luce sul tavolino, e senza parlare il quarterback lo osservò accendere e sistemare anche le altre tre candele che si era portato dietro.
Non era tanta la luce prodotta ma, in quel modo, entrambi riuscivano a vedere almeno le loro figure ed i contorni del mobilio. Si era quasi creata una strana atmosfera e, senza il ciarlare continuo della televisione, si poteva addirittura sentire con chiarezza non solo la pioggia battere incessante contro le finestre chiuse, ma anche il rimbombante rumore dei tuoni.
" Che tempaccio...", commentò piano Kid, prendendo un altro sorso di cioccolata mentre Jou riprendeva posto accanto a lui.
Tetsuma non rispose - non c'era tanto da dire in realtà -, limitandosi invece ad osservare con attenzione il quarterback, dal suo profilo illuminato dalla luce delicata della candela, agli occhi che brillavano riflettendo la fiammella, fino ad arrivare alle labbra - piegate in un mezzo sorriso - che si posavano sulla tazza.
Non era la prima volta che Jou si permetteva di osservare Kid come a voler scorgere ogni minimo mutamento nel suo volto - e non sarebbe stata neanche l'ultima - ma in quell'istante, complice l'atmosfera ed il profumo di cioccolata, il wide receiver si sentiva quasi obbligato ad osare e a prendere l'iniziativa.
Infatti, quando Kid posò la tazza sul tavolino, non riuscì ad anticipare la repentina mossa di Tetsuma che, spingendosi in avanti, aveva incollato le labbra alle sue.
Restò sinceramente interdetto da quel gesto ma, concedendosi un altro piccolo sorriso, si ritrovò a rispondere al bacio senza troppi pensieri. Era davvero raro che Jou prendesse l'iniziativa - anche in quelle particolari situazioni -, e nel corso di pochi minuti era già accaduto due volte... a conti fatti, non era certo di voler davvero indagare su quel singolare comportamento: era meglio lasciare che tutto scorresse senza interruzioni.
Per quel motivo si lasciò andare del tutto, facendosi guidare dai movimenti un po' meccanici ma ugualmente dolci e attenti di Tetsuma che lo costrinsero disteso sul divano, bloccato tra il corpo del ricevitore e i morbidi cuscini.
Piegò le labbra in un mezzo sospirò, andando ad allacciargli le braccia al collo per tenerlo più vicino a sé.
Ben presto Jou, dopo aver divorato le labbra del compagno con altri baci, portò le mani sulla maglietta che indossava Kid sollevandola per scoprirgli il petto. Si concesse solo una rapida occhiata, e quando individuò i rosei capezzoli del quarterback carezzati dalla calda luce ambrata delle candele, si abbassò su uno di questi iniziando a lambirli con calma, ricordandosi perfettamente quanto quelle attenzioni piacessero all'altro. Lo sentì infatti emettere dei bassi versi d'apprezzamento che lo spinsero ad andare ancora avanti, stuzzicandogli quei piccoli bottoncini di pelle per poi scendere più in basso sull'ombelico, portando le mani sui pantaloni del compagno.
Riuscì a sfilarglieli senza troppe difficoltà e, posando ancora le labbra su quelle di Kid - che si erano mosse per sussurrargli un: " Baciami." -, iniziò a masturbarlo, muovendo la mano sul sesso del quarterback per risvegliare la sua erezione.
Pian piano riuscì a portare il compagno quasi al limite, e senza che Kid potesse dire qualcosa, Jou si mosse automaticamente spingendo l'indice all'interno del corpo dell'altro.
Non incontrò resistenza ma, preoccupato all'idea di far del male al quarterback, proseguì ancora per qualche minuto solo con una falange prima di aggiungere la seconda.
Kid mugugnò, accogliendo senza fastidio le dita all'interno di sé, assecondandole quasi impercettibilmente con dei leggeri movimenti del bacino.
Erano piacevoli anche se un po' ruvide, ma ciò che più gli piaceva era la dolcezza, mista a quel solito atteggiamento un po' meccanico, di Jou. A guardarlo non si sarebbe mai detto che avesse quell'indole così 'delicata', anche se Kid sapeva benissimo che erano delle attenzioni che riservava solo ed esclusivamente a lui, perché per Tetsuma non c'era nessuno più importante del quarterback.
Continuò a prepararlo con calma, sfiorando le labbra del compagno con le sue e a sentire il respiro che si faceva via via più veloce sulla sua pelle.
Presto i muscoli di Kid si rilassarono del tutto e mugugnando, carezzò la nuca del wide receiver.
" Jou...", sospirò piano senza aggiungere altro, certo che il compagno avrebbe capito in ogni caso. Infatti le dita lasciarono il suo orifizio, rubandogli un mugolio, e vennero subito sostituite dal sesso eretto di Tetsuma.
Si spinse lentamente in avanti, concedendosi delle lunghe pause per permettere all'amante di abituarsi all'intrusione.
Kid non poteva dire che quello fosse piacevole, ma sapeva che era solo questione di tempo e che presto avrebbe avvertito una familiare sensazione di calore.
" A-ah...", un brivido, causato dal membro di Jou che era riuscito a colpire la sua prostata, lo fece gemere ed inarcare.
Incoraggiato da quel verso, il ricevitore ripeté lo stesso movimento rubando a Kid un altro gemito. Lo osservò socchiudere le labbra, lasciando liberi i versi provocati da quelle profonde spinte che gradualmente si fecero più veloci.
Presi da quei movimenti sempre più rapidi e dal caldo piacere che li avvolgeva neanche si resero conto del ritorno nella luce nell'appartamento, e mentre il quarterback stringeva le gambe attorno alla vita dell'amante, le braccia di questo lo abbracciarono con forza e necessità: come per non farlo scappare.
" J-jou...", ansimò Kid piegando il capo indietro, sbarrando gli occhi mentre il suo orgasmo si riversava tra i loro corpi, schizzando le magliette che ancora indossavano.
Tetsuma lo guardo quasi senza fiato e, baciandogli il mento ispido ed il collo, grugnì raggiungendo a sua volta il piacere.
Lo tenne ancora stretto a sé, cercando di regolarizzare il respiro ed ascoltando quello del compagno diventare lentamente più calmo.
" Va tutto bene, Kid?", domandò piano.
Il quarterback riaprì gli occhi per guardarlo in viso con un sorriso, accorgendosi in quel modo che la corrente era tornata.
" Sì. Tutto bene.", rispose.
Non gli sembrava né strano né fuori posto dire che stava bene. In fondo, anche se la serata era stata quasi 'rovinata' da quel blackout, Jou prendendo l'iniziativa era riuscito a rimediare a quel piccolo problema... inoltre era troppo stanco per pensare ad altre possibili cose negative.