Pianoforte
Titolo: Pianoforte
Fandom: Glee
Personaggi: Brad Ellis (pianista), Blaine Anderson, Pianoforte
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Oneshot, What if? (E se…), OOC, Lemon
Conteggio Parole: 525 (fiumidiparole)
Note: 1. Questa cosa non ha nome (Brainorte?!) XD ma scritta con il prompt “Il bianco ti dona…”. Non ha senso logico, ambientata in un possibile ingresso di Blaine nelle ND XD niente di questo potrà mai accadere (eccetto Blaine che passeggia allegramente sopra i mobili visto che già lo fa XD) ma è talmente LOL X°D non offendetevi ehXD
2. Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 », tutto per la Maratona a base di Crack
3.Niente beta ç_ç potrebbe essere modificata nelle prossime ore<3
{ Pianoforte ~
Bred Ellis era vagamente inquietante agli occhi di tutti. Da quando lo conoscevano non l’avevano mai sentito parlare, appariva sempre al momento giusto per suonare il piano ed era sempre gentile e disponibile con i ragazzi del Glee Club.
Una persona a posto in fin dei conti.
Blaine Anderson però aveva avuto modo di scoprire che il pianista delle New Directions non era esattamente come volesse far credere.
Era bastato uno sguardo per fargli aprire gli occhi. Uno sguardo di gelida ira e rabbia repressa...
Ma lui in fondo non aveva fatto niente… durante una sua esibizione era soltanto salito in piedi sul piano di Brad: che cosa aveva fatto di male?
Niente. L'aveva sempre fatto!
Ovviamente non aveva fatto i conti con la possessività dell’uomo verso il suo pianoforte, tant’è che si era ritrovato non solo fulminato dal suo sguardo ma al termine della lezione era anche stato vittima della sua crudele vendetta.
Gli sarebbe piaciuto urlare, attirare l’attenzione di qualcuno nella stanza del coro… ma alla fine dalla sua bocca erano usciti solo dei gemiti quando la mano dell'uomo si era insinuata tra le sue gambe con sapiente decisione - non era poi così crudele la vendetta di Brad.
Ogni suo moto di ribellione era stato rapidamente annullato e si era lasciato manipolare esattamente come una bambolina - la resistenza non era mai stata il punto forte di Blaine. Si era semplicemente ritrovato piegato sul pianoforte, con i pantaloni arrotolati alle ginocchia insieme ai boxer e le mani di Brad che ormai carezzavano il suo membro nudo prima con delicatezza poi con più energia.
Ansimò nascondendo il capo tra le braccia. Sentiva il viso bruciare ed il suo corpo reagire a quelle sollecitazioni con piacere, addirittura per qualche istante provò sollievo nel posare la fronte contro la fresca superficie del pianoforte, ma il suo calore riscaldò ben presto tutto quello che lo circondava.
Gemette con forza quando le dita dell’uomo iniziarono a violarlo e, smettendo di masturbarlo, le mani andarono sulle sue natiche a tenerle ben aperte.
Brad iniziò a prepararlo e Blaine poteva quasi immaginarlo mentre con attenzione l'uomo osservava le sue falangi sparire dentro quell’anello di muscoli.
Ansimò ancora a quel pensiero, eccitato come non mai, e quando il pianista lo sentì ormai pronto per accoglierlo lo penetrò senza pensarci due volte.
Blaine gemette con forza - bruciava ma era al tempo stesso stranamente piacevole - iniziando ben presto ad assecondare l’uomo che non si era ancora lasciato scappare neanche un verso.
Aveva ripreso anche a masturbarlo al ritmo delle sue spinte sempre più profonde, mandando il ragazzo sempre più contro il pianoforte.
Bastò poco e Blaine venne contro l’ormai calda superficie verticale dello strumento, imbrattando anche la mano del pianista che, con altre decise spinte si svuotò nel corpo del più giovane.
Lo lasciò andare subito e, sempre in quello strano mutismo che lo caratterizzava, si appoggiò al pianoforte in un attimo di debolezza.
La mano sporca andò a macchiare lo strumento con il seme bianco di Blaine e, osservando incantato quel contrasto, Brad si sciolse quasi in un sorriso.
Il più giovane lo fissò senza parole poi, poco dopo, temette addirittura di svenire quando lo vide carezzare con delicatezza il pianoforte mormorando un: “Il bianco ti dona…”
Fandom: Glee
Personaggi: Brad Ellis (pianista), Blaine Anderson, Pianoforte
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Oneshot, What if? (E se…), OOC, Lemon
Conteggio Parole: 525 (fiumidiparole)
Note: 1. Questa cosa non ha nome (Brainorte?!) XD ma scritta con il prompt “Il bianco ti dona…”. Non ha senso logico, ambientata in un possibile ingresso di Blaine nelle ND XD niente di questo potrà mai accadere (eccetto Blaine che passeggia allegramente sopra i mobili visto che già lo fa XD) ma è talmente LOL X°D non offendetevi ehXD
2. Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 », tutto per la Maratona a base di Crack
3.Niente beta ç_ç potrebbe essere modificata nelle prossime ore<3
{ Pianoforte ~
Bred Ellis era vagamente inquietante agli occhi di tutti. Da quando lo conoscevano non l’avevano mai sentito parlare, appariva sempre al momento giusto per suonare il piano ed era sempre gentile e disponibile con i ragazzi del Glee Club.
Una persona a posto in fin dei conti.
Blaine Anderson però aveva avuto modo di scoprire che il pianista delle New Directions non era esattamente come volesse far credere.
Era bastato uno sguardo per fargli aprire gli occhi. Uno sguardo di gelida ira e rabbia repressa...
Ma lui in fondo non aveva fatto niente… durante una sua esibizione era soltanto salito in piedi sul piano di Brad: che cosa aveva fatto di male?
Niente. L'aveva sempre fatto!
Ovviamente non aveva fatto i conti con la possessività dell’uomo verso il suo pianoforte, tant’è che si era ritrovato non solo fulminato dal suo sguardo ma al termine della lezione era anche stato vittima della sua crudele vendetta.
Gli sarebbe piaciuto urlare, attirare l’attenzione di qualcuno nella stanza del coro… ma alla fine dalla sua bocca erano usciti solo dei gemiti quando la mano dell'uomo si era insinuata tra le sue gambe con sapiente decisione - non era poi così crudele la vendetta di Brad.
Ogni suo moto di ribellione era stato rapidamente annullato e si era lasciato manipolare esattamente come una bambolina - la resistenza non era mai stata il punto forte di Blaine. Si era semplicemente ritrovato piegato sul pianoforte, con i pantaloni arrotolati alle ginocchia insieme ai boxer e le mani di Brad che ormai carezzavano il suo membro nudo prima con delicatezza poi con più energia.
Ansimò nascondendo il capo tra le braccia. Sentiva il viso bruciare ed il suo corpo reagire a quelle sollecitazioni con piacere, addirittura per qualche istante provò sollievo nel posare la fronte contro la fresca superficie del pianoforte, ma il suo calore riscaldò ben presto tutto quello che lo circondava.
Gemette con forza quando le dita dell’uomo iniziarono a violarlo e, smettendo di masturbarlo, le mani andarono sulle sue natiche a tenerle ben aperte.
Brad iniziò a prepararlo e Blaine poteva quasi immaginarlo mentre con attenzione l'uomo osservava le sue falangi sparire dentro quell’anello di muscoli.
Ansimò ancora a quel pensiero, eccitato come non mai, e quando il pianista lo sentì ormai pronto per accoglierlo lo penetrò senza pensarci due volte.
Blaine gemette con forza - bruciava ma era al tempo stesso stranamente piacevole - iniziando ben presto ad assecondare l’uomo che non si era ancora lasciato scappare neanche un verso.
Aveva ripreso anche a masturbarlo al ritmo delle sue spinte sempre più profonde, mandando il ragazzo sempre più contro il pianoforte.
Bastò poco e Blaine venne contro l’ormai calda superficie verticale dello strumento, imbrattando anche la mano del pianista che, con altre decise spinte si svuotò nel corpo del più giovane.
Lo lasciò andare subito e, sempre in quello strano mutismo che lo caratterizzava, si appoggiò al pianoforte in un attimo di debolezza.
La mano sporca andò a macchiare lo strumento con il seme bianco di Blaine e, osservando incantato quel contrasto, Brad si sciolse quasi in un sorriso.
Il più giovane lo fissò senza parole poi, poco dopo, temette addirittura di svenire quando lo vide carezzare con delicatezza il pianoforte mormorando un: “Il bianco ti dona…”