Titolo: Di presenze calde e punizioni
Autore:
koorime_yuFandom: Thor (movie)
Pairing/Personaggi: Thor/Loki
Rating: Pg13?
Charapter: 1/1
Beta:
neera_pendragonWords: 603 (
fiumidiparole)
Genere: romantico? Introspettivo? IDK
Warning: slash accennato
Summary: -Thor, sei pesante.-
Note: Scritta per il San Kinkino, con prompt “spooning”, e per Il Mese dei Pinguini. Con al solito: NON HA SENSO DI ESISTERE, prendetela così com'è.
DISCLAIMER: vorrei tanto possedere Loki, ma no, né lui né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Thor, no *sigh*
Uno dei ricordi più cari che ha riguarda suo fratello è la sua presenza calda e confortante contro la schiena. È anche uno dei suoi primi ricordi, risalente a quando era appena un bambino e non era raro che si svegliasse tra le braccia di Thor, con il suo respiro contro l’orecchio, quasi completamente bloccato nei movimenti.
-Thor, mi stai schiacciando...- si era lamentato quella volta, perché suo fratello era sempre stato più grosso di lui - o forse era lui a essere più esile, molto meno simile a Odino di quanto non lo fosse l’altro. Di tutta risposta, quello lo aveva stretto di più, mugugnando qualcosa di inintelligibile tra i suoi capelli e passandogli una coscia oltre il fianco.
-Thor!- aveva tentato di nuovo, cercando di liberarsi dalla sua presa e scacciarlo almeno quel minimo per tornare a respirare normalmente, quando un dito non suo lo aveva pungolato nel fianco, mozzandogli il fiato e facendolo irrigidire.
-Se non la smetti di muoverti sarà peggio per te, fratello.- aveva biascicato Thor, il polpastrello sempre appoggiato sulla sua pelle, in una costante minaccia.
-Se tu mi lasciassi...- aveva tentato di dire lui, ma un nuovo attacco lo aveva fatto zittire, facendolo contorcere.
-Se tu non avessi passato la notte a tirarmi calci, non sarei stato costretto a bloccarti così.- aveva detto allora Thor, sbuffando poi verso il soffitto. Loki aveva approfittato del momento per sgusciare via dalla sua stretta - e lontano dalla maledetta tortura del solletico - mentre quello starnutiva.
-Mi sono finiti i tuoi capelli nel naso.- si lamentò Thor, grattandoselo e starnutendo nuovamente.
-Ewn!- aveva commentato lui, ma nel mezzo di una risata, per poi aggiungere -È la tua punizione per aver minacciato il futuro Re di Asgard!-
Thor aveva riso, scattando in ginocchio in un istante e assalendolo poi all’urlo di: -Sarò io Re di Asgard!-
-Arg!- aveva esclamato Loki, ritrovandosi bloccandolo sotto il peso del fratello, mentre quello si accaniva sui suoi poveri fianchi, strappandogli risate e singhiozzi sofferenti.
Quando, poi, nel tentativo di ribaltare le posizioni e sfuggire così alla tortura, lo aveva spinto oltre il bordo del letto, Thor aveva cacciato un urlo e allungato una mano nel vuoto, in cerca di un appiglio.
Aveva però trovato solo un braccio di Loki e lo trascinò con sé nella caduta, che era terminata in un forte fracasso e in un urlo.
Loki sorrise, ad occhi chiusi, il calore intossicante delle coperte ad avviluppargli ancora il corpo e la mente. Prese un respiro profondo, tendendo i muscoli delle gambe nel tentativo di stiracchiarsi, e ritrovandosi invece bloccato in una morsa che non aveva vie di uscita - figlia di anni di pratica.
Sbuffò, tentando nuovamente di muoversi, questa volta per voltarsi, e sentendo le braccia che lo circondavano, serrarsi attorno al suo petto.
-Smettila di agitarti.- gli intimò la voce proprietaria del corpo premuto contro la sua schiena, e lui si agitò, quasi per vendetta, allungando il collo all’indietro.
-Thor, sei pesante.- gemette, ricevendo in risposta solo un grugnito e un pizzico sul fianco che lo fece sussultare.
-È colpa tua, non hai fatto altro che darmi calci per tutta la notte.- sbuffò Thor, scalciando appena le coperte, l’aria gelida - da pinguini - che si infilava al di sotto.
-Non puoi dimostrarlo.- ribatté lui con un sorrisino, che si perse nello sbadiglio che lo colse. -E poi cosa vorresti fare, farmi il solletico per vendetta?-
-No, nulla del genere, fratello mio.- disse l’altro, la mano che dal fianco scivolava sulla sua pelle, sotto le lenzuola.
Ad occhi chiusi, il respiro di Thor che si infrangeva con regolarità sul suo collo, accendendogli una miriade di sensazioni, Loki sorrise.
Fine.