And I start to complain that there's no rain

Sep 04, 2011 19:55


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Solitamente odio quando la gente fissa gli occhi su di me per arcani motivi di cui non vengo mai a conoscenza.
Ma lo faccio anche io, me ne accorgo. Non sempre, ma lo so.

La vera sorpresa viene quando il tuo sguardo viene ricambiato, e tu smetti di guardare, ma il tipo accanto a te non lo fa, e tu che fai? Guardi, perché tanto sei in una città di quasi 8 milioni di persone, sei a China Town, nella metro, e non ti interessano né le tue azioni, né i loro risvolti.
Aveva gli occhi verdi (se la memoria non t'inganna), tagliati come due mezzelune, e i capelli non puoi vederli, ha un cappello addosso. Ma poi li vedi, li tocchi, addirittura li accarezzi la mattina dopo. Sono chiari e scuri allo stesso tempo, sembrano quasi argentei e poi neri come piombo sotto il cielo pallido di Londra. La pelle è bianca e a confronto, per la prima volta, ti senti realmente italiana. Forse latina. 
Non è simpatico, se vuole è anche arrogante. Ma è capace di professarti le migliori parole, e dirle con così tanta convinzione che rimani a chiederti se siano veri. Tu te li scrolli di dosso, perché hai imparato che apatia e indifferenza - o meglio, fare la stronza - funzionano. Non sempre - hai imparato anche questo.
E il suo gruppo preferito lo conosci bene, perché sono i fattoni che suonano una delle tue canzoni preferite.

Non mi va di scrivere altro.

(^^^ Ho sentito la band per la prima volta in un pub a Londra. Meritano tantissimo.)

ons, myself, men

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