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Jan 06, 2010 15:59

 

Il Cacciatore ansima, affondando con forza nel corpo candido della fanciulla. Biancaneve trattiene la sua mano, risucchiandogli le dita tra le piccole labbra di corallo -il Cacciatore si chiede chi gliel’abbia insegnato: uno stalliere, una guardia?- ; le gonne sollevate sui fianchi e il corpetto dell’abito slacciato sul seno che sobbalza ad ogni spinta suggellano il patto che ha proposto all’uomo.

Di certo la Regina, quando lo ha incaricato di portarle il cuore della fanciulla, ha sottovalutato lo spirito di sopravvivenza di Biancaneve, pensa il Cacciatore. Un errore sciocco: quale ragazza si lascerebbe uccidere perché la matrigna teme la bellezza e la forza della sua giovinezza? E Biancaneve è davvero più bella della sua matrigna…la Regina è altera e fredda, mentre la fanciulla è come fuoco attorno al suo sesso, alle sue dita, sotto di lui, e i suoi ordini sono gemiti e sospiri. Ma al Cacciatore non bastano: vuole sentirla urlare.

Si ferma ed esce da lei. Biancaneve lancia un urletto, sorpresa, e lo guarda con occhi liquidi e confusi, come se avesse concentrato tutta la sua attenzione, tutto il suo essere nell’atto di accogliere un corpo nel suo, dimenticando a chi appartiene e perché.

L’uomo le fa cenno di girarsi e la ragazza obbedisce, sdraiandosi con i fianchi sollevati e una guancia appoggiata all’erba. Si contorce un po’ per spiare le sue mosse. Il Cacciatore le accarezza i fianchi e le cosce color madreperla prima di penetrarla con due dita . La sente rabbrividire, mentre serra gli occhi e intreccia le dita sottili ai fili d’erba. Continua ad accarezzarla finché non la sente ondeggiare a tempo con la sua mano; allora la prende di nuovo, spingendo il suo sesso il più possibile dentro di lei. Biancaneve finalmente urla e a ogni urlo il Cacciatore risponde con una spinta, finché sente muscoli contrarsi intorno a lui e viene, baciando la schiena della fanciulla fin dove riesce ad arrivare.

Mentre lui riprende fiato, Biancaneve si accovaccia sistemandosi le gonne, pronta a scattare in piedi, e lo scruta attenta. “Va’, non ti tradirò.” le dice e la fanciulla corre verso la foresta senza guardarsi indietro, i piedi scalzi e il nastro per capelli che minaccia di sciogliersi.

Il Cacciatore la vede sparire presto tra gli alberi. Pensa a quanto gli sarebbe pesato tra le mani il cuore della fanciulla, e a quanto ora senta leggero il suo, quasi fosse anch’esso fuggito nella foresta.

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