RPF

May 20, 2011 15:44

Ecco a voi l'ennesimo angolo felice in cui rotolarvi tra prompt e fill!

Come sempre:
1. Un prompt per commento
2. RPF - Pairing - Rating vanno nel titolo
3. Kink e spiegazioni varie nel commento

Lunga vita e prosperità al crack.
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!nee on air, kinkpost: rpf

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FILL: Due orizzontale - Samuel/Boosta - PG-13 perlinha August 21 2011, 12:09:02 UTC
“Quattordici verticale, otto lettere: capelli avvolti a ciambella.”
Silenzio.
Poi dalla vasca, oltre la nube di fumo e vapore, emerse una voce da brucaliffo: “Scusa, ma ti sembro un esperto, io?”
“Ti ricordo, carissimo, che qualche secolo fa avevamo più o meno la stessa massa informe in testa.”
“Appunto, secoli. Io in ogni caso non credo di averli mai raccolti a ciambel- no, aspetta, prova crocchia.”
Con un movimento fluido, Davide inforcò gli occhiali che con un movimento altrettanto fluido si era tolto un attimo prima.
“Eccolo lì il mio genio incompreso! C'entra perfettamente, complimenti. Ti meriti un popcorn.” E gli aveva lanciato un popcorn. Troppo corto, era andato a galleggiare insieme a schiuma e paperelle più o meno all'altezza del ginocchio peloso che spuntava dall'acqua.
“Grazie, però prendici la prossima volta. Vuoi un tiro?”
Davide si allungò oltre il mobiletto che separava il suo trespolo (il water, anche detto il trono del pensatore) dalla vasca dov'era immerso il suo esimio collega, per prendere la canna che quest'ultimo gli stava gentilmente porgendo.
“Senti, mi ricordi un attimo cosa ci fai tu qui?”
“Io? Semplice: supporto morale a te che fai il bagno, scrocco illimitato di popcorn sempre a te che fai il bagno, ricerca di aiuto nel finire il cruciverba, e, lasciami pensare, c'era qualcos'altro...ah, sì: avevo un'idea per una canzone. Avresti della vodka?”
“No, l'abbiam finita ieri sera. Ho mandato Ivan a comprarla ma non si è più visto.”
“È sicuramente andato a comprare le sigarette in Argentina. O si è ubriacato a tue spese.”
“O entrambe. ”
“Sì, lo penso anch'io.”

Dopo qualche minuto di silenzio (tempo speso in profondissime riflessioni sulla funzione della vodka nella società moderna da una parte, e sull'utilità pragmatica dell'acquisto di sigarette oltreoceano dall'altra), il legno della porta del bagno cominciò a fare un rumore strano. Samuel sorrise e allungò un braccio verso la maniglia senza sforzarsi troppo. La vasca era proprio accanto alla porta.
Dallo spiraglio aperto il minimo indispensabile per non far uscire la nuvola di fumo così densa che si taglia con un grissino, entrò un dolce e sinuoso esserino bianco, che, fregandosene altamente del fatto che il suo padroncino fosse immerso nell'acqua per il novantacinque percento della sua massa, cominciò a strusciarsi contro la sua mano bagnata, ronfando a tutto spiano come se quella cosa umidiccia a contatto con la sua immacolata pelliccia fosse la sensazione più bella dell'universo. Davide la guardava, invidiandola un po'.
“Quiii, micio micio micio!”
“Dai, lo sai che è una femmina, smettila. Così ti odierà ancora di più di quanto non ti odi di già.”
“Ecco una cosa che non ho mai capito: come si fa ad odiare uno come me?”
“Sono il tipo sbagliato a cui chiederlo,” Samuel sorrise guardandolo di sottecchi. “Dovresti domandarlo a lei.”
“Bene. Bonza, cara, per quale motivo mi detesti?”
Silenzio.
“Forse dovrei chiederglielo in gattese.” Davide appoggiò penna e Settimana Enigmistica sul davanzale della finestra accanto a lui, scese dal suo improvvisato sgabello e cominciò a gattonare sul pavimento, con la seria intenzione di fare amicizia con la gatta, una volta per tutte. “Miao? Miao?”
Samuel non sapeva se dare la colpa di tutto ciò alla canna o alla demenza senile galoppante. Nel dubbio, ridacchiava con uno sguardo a metà tra l'esasperato, il perso e l'orgoglioso, come un genitore che osserva il proprio pargolo rotolarsi nel fango per conquistare l'ambito primo premio alla Sagra della Pera Cotta.

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