RPF

May 20, 2011 15:44

Ecco a voi l'ennesimo angolo felice in cui rotolarvi tra prompt e fill!

Come sempre:
1. Un prompt per commento
2. RPF - Pairing - Rating vanno nel titolo
3. Kink e spiegazioni varie nel commento

Lunga vita e prosperità al crack.
RPF generale
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!nee on air, kinkpost: rpf

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FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 1/? perlinha August 18 2011, 22:06:13 UTC
Oltre che fill per questo kink, questa ff risponde anche alle ultime tre portate del mio menù: conteggio parole illimitato, kink amnesia, rating PG-13 \o/

Heart Racers

La gente non dovrebbe permettere agli automobilisti di guidare a sinistra. È pericoloso. Pure il cambio è a sinistra, in quella macchina. Gli inglesi, un popolo di mancini. E poi le rotonde al contrario. Al contrario. Non ci si abituerà mai. Mai.
Imprecando contro l'ennesimo semaforo rosso (perché la gente deve attraversare, non può semplicemente correre in mezzo alla strada sperando che nessuno li investa, no), con una mano sul volante e una, più riluttante, sul cambio, Xabi Alonso si pone parecchie domande sulla sanità mentale del popolo britannico.
Quando arriva finalmente al parcheggio coperto dell'ospedale (in realtà è un'esclusiva, lussuosa, seminascosta clinica privata, ma per Xabi sono tutti ospedali. Brutti, tristi, asettici ospedali), ringrazia qualsiasi pantheon di averlo assistito facendolo entrare lì dentro con la sua macchina, e non, ad esempio, dentro un'ambulanza.

La stessa sorte, purtroppo, non è toccata al suo capitano, l'uomo che sta andando a trovare con in mano un palloncino (i fiori gli sembravano un po' troppo) con scritto “Get well soon!” sotto una tondeggiante faccia rossa dal benaugurante sorriso rigonfio.
Steven si è appena risvegliato dal coma di due giorni (i due giorni peggiori della vita di Xabi, se qualcuno dovesse chiederglielo) in seguito a un terribile incidente stradale in cui poteva benissimo lasciare la pelle. Grazie al cielo non l'ha fatto, e anzi, dopo le iniziali condizioni critiche, proprio oggi era arrivata la notizia che aveva fatto tornare a respirare milioni di tifosi, Xabi compreso. Stevie ha aperto gli occhi, e ha addirittura chiesto che ore fossero a un incredulo infermiere.
A causa della momentanea assenza dei più stretti famigliari, la società ha incaricato Rafa di scegliere un giocatore per fare le loro veci e andarlo a trovare dopo le ventiquattr'ore di osservazione sotto la quale è stato messo per ovvi motivi, per constatarne le condizioni di salute e augurargli una pronta guarigione, a nome di tutto il Liverpool FC. Rafa ha chiamato Xabi (che non finirà mai di ringraziarlo per questo), lasciandogli tutte le indicazioni e pregandolo di essere discreto.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 2/? perlinha August 18 2011, 22:07:14 UTC
Xabi, la discrezione incarnata, quasi corre su per le scale verso il reparto che gli hanno indicato dopo avergli meticolosamente controllato anche le mutande (sì, è un suo compagno di squadra, e no, non è un attentatore o un fanatico o un qualsiasi altro tipo di malintenzionato), e per fortuna al piano di sotto c'è Cardiologia, perché otto piani di scale di corsa sono troppi pure per un calciatore professionista. Trova finalmente la camera, e, beh, per forza doveva essere la numero quattordici.
Quando entra e vede Stevie collegato a un sacco di tubicini su un anonimo letto bianco, gli si stringe il cuore. È un po' pallido, e ha gli occhi socchiusi. Non si vede nessuno in giro, ma è chiaro che le sue condizioni gli permettono ormai di ricevere visite, quindi Xabi si avvicina cautamente al lettino.
“Steven. Stevie.” Xabi non sa se prendergli una mano per attirare la sua attenzione, come ha sempre visto fare nei film, ma magari è un gesto molto più da parenti-e-amici, e dai compagni di squadra ci si aspetta un po' più di contegno. Nel dubbio, gli sfiora le dita. Stevie si gira a guardarlo, e sembra colpito da ciò che vede.
“Ciao, Steven. Come ti senti?” Ok, a dirla tutta, Xabi ha un po' il cuore in gola, perché Stevie ha quegli occhi un po' malati da uomo ferito che non gli ha mai visto addosso, e lo guarda come se lo vedesse per la prima volta, e Xabi non vorrebbe davvero leggerci dentro più del necessario, non vorrebbe nemmeno dover cacciare indietro la tremenda voglia di abbracciarlo che lo assale in quel momento, non vorrebbe proprio.
“Io... sto bene. Credo.”
“Oh, mi fa un piacere che nemmeno ti immagini, sentirtelo dire,” gli risponde con un evidente sospiro di sollievo, sedendosi sulla poltroncina lì accanto.
“Già. Ma tu... chi sei?”
Xabi strabuzza gli occhi come se gli avessero consegnato le prove che gli asini volano.
“Ste - Stevie, sono io. Xabi. Giochiamo insieme nel Liverpool, ricordi?”
“Liverpool?”
“Oddio, Stevie, tu non... non ti ricordi niente?”
“Io... so che mi chiamo Steven. Steven Gerrard. Il cognome però me l'hanno detto gli infermieri. E tu quindi... giochi con me. Quindi Liverpool... aspetta, non era una città, Liverpool?”
Xabi boccheggia. Riesce solo a pregare con tutte le sue forze che l'amnesia sia temporanea.
“Sì, è la città in cui viviamo. Ma anche la squadra in cui giochiamo. Siamo compagni di squadra, io e te,” Xabi azzarda un sorriso che spera sia rassicurante. “E tu sei il capitano,” aggiunge sorridendo un po' di più.
“Oh. A che gioco giochiamo, esattamente?”
Xabi apre la bocca per rispondere, ma in quel preciso istante entra un infermiere con il vassoio della cena. Tre piattini, ognuno con l'aria più immangiabile del mondo, e onestamente Xabi non saprebbe dire quale dei tre vince per non-appetitosità. Alla faccia della clinica superprivata, pensa. Uno si aspetterebbe come minimo aragosta e caviale, vista l'esclusività del posto (che in ogni caso continua ad avere le sembianze di un qualsiasi ospedale per comuni mortali), e invece si vede rifilare il solito brodino con purè e mela cotta.
Aiuta Stevie a mettersi seduto e gli avvicina il tavolino a rotelle con la cena sopra, poi si alza per rincorrere l'infermiere (ha bisogno di sentirsi dire che quell'amnesia è solo una cosa passeggera, ne ha un bisogno estremo), ma quello è già sparito con il suo gigantesco carrello oltre gli ascensori.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 3/? perlinha August 18 2011, 22:07:53 UTC
Quando Xabi torna in camera, trova Steven con in mano un cucchiaio e in faccia un'espressione indecisa. Alzando gli occhi verso di lui, gli domanda:
“Tu sai che sapore hanno queste cose, più o meno?”
“Beh... sì. Quello,” indica il brodino, “sa di acqua salata, quello di patate insipide, e quella,” fa un cenno verso la mela, “beh, praticamente di niente. Però tu assaggiali tutti, magari mi sbaglio e sono prelibatezze da ristorante,” tenta di concludere con un occhiolino.
Stevie ridacchia, e torna ad osservare i piatti, uno per uno. Non può annusarli per colpa del tubicino che gli porta ossigeno direttamente alle narici, ma forse è meglio così, pensa Xabi. Il loro odore non lo convincerebbe in ogni caso.
Lo guarda di nuovo come farebbe un cane poco convinto dei suoi bocconcini, ma, proprio come farebbe suddetto cane, ubbidisce e si mette a mangiare. A Xabi, non fosse per la gravità della situazione, farebbe una tenerezza infinita.
Gli sorride, incoraggiante. “Se vuoi ti imbocco,” tenta di scherzare.
Stevie ridacchia. “Non sarebbe nemmeno una cattiva idea.” E lo guarda con un sorrisino strano, come se lo stesse studiando e gli piacesse molto ciò che impara. Se non fosse certo di sedere di fronte al suo capitano, Xabi potrebbe addirittura pensare che stia flirtando. Ma, essendo appunto di fronte al suo capitano, e non a una ragazzina con gli ormoni in subbuglio, si schiaffeggia mentalmente per aver anche solo pensato una cosa del genere, e torna ad osservarlo mangiare.
“Sono contento che almeno le funzioni di base te le ricordi.”
“Sì, immagino che quelle siano istintive. Sono i particolari della mia vita che mi sfuggono completamente.” Stevie torna serio, e i tanto familiari solchi sulla sua fronte fanno finalmente la loro comparsa, mentre assume l'aria di uno che si sta sforzando tantissimo per ricordare, ma proprio non ce la fa.
“Non preoccuparti, sono sicuro che presto ti tornerà la memoria. E poi, ci sono qua io ad aiutarti.” Xabi gli sorride apertamente, ora, e per un attimo si dimentica il resto della frase, ma poi si riprende: “Insieme al resto della squadra, e alla tua famiglia, ovviamente.”
Stevie non risponde, ma gli sorride di riflesso. Sembra molto più sollevato.

Quando l'infermiere torna per riprendere il vassoio con i piatti vuoti, Xabi ha modo di fermarlo subito fuori dalla stanza, e chiedergli, con un tono anche troppo disperato per i suoi gusti, se c'è speranza che Stevie riacquisti presto la memoria, o se deve ricominciare la sua vita daccapo. Quest'ultima alternativa non ha nemmeno il coraggio di pronunciarla ad alta voce, ma è chiaro che l'infermiere comprende da solo anche l'altra metà della frase. Tanto che, per essere certo di non dirgli cose inesatte, gli assicura che andrà a cercare il dottore non appena finirà di raccogliere i vassoi dalle altre stanze.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 4/? perlinha August 18 2011, 22:08:58 UTC
Xabi torna al suo posto, con tutte le buone intenzioni del mondo, che includono parlargli della sua famiglia, del fatto che ha moglie e figlie ma che in questo momento non ci sono perché erano in Giappone quando è successo l'incidente, e l'intera società si è immediatamente premurata che non arrivasse loro la notizia per non rovinare loro salute e vacanze, che torneranno tra un paio di giorni e allora sapranno, si incazzeranno giusto un po' con chi le ha tenute all'oscuro di tutto, e correranno al suo capezzale, e che appena rivedrà quei tre visi angelici si ricorderà improvvisamente ogni particolare.
Ma mentre si siede accanto a Stevie, che intanto è tornato a stendersi, gli occhi gli cadono sul palloncino che gli ha portato, sul suo essere incredibilmente rosso e lucido e sorridente, e inizia a raccontargli ogni cosa del Liverpool, dalla storia della squadra ai giocatori più leggendari (lui compreso), al suo arrivo, ai giorni più recenti, senza ovviamente dimenticare Istanbul. Quando ne parla ha gli occhi liquidi (non lucidi, no, no), e sorride un sacco, tanto che Stevie osserva: “Dev'essere stata una serata davvero speciale.”
“La più speciale di tutte,” si ritrova a rispondergli, e ora è forse un po' più incline ad ammettere di avere gli occhi lucidi (non umidi, ok, ok), un po' per il ricordo stesso, e un po' per il dolore di sapere che l'ha dimenticato. La soggettività di uno dei momenti più belli della sua (della loro) vita, forse perduta per sempre. “Quanto vorrei che riuscissi a ricordare,” sussurra.
E, davvero, gli porterebbe qui Orecchie Grandi, o il dvd della partita, o la registrazione dei cori della Kop, o anche le foto di quella sera, ma niente sarebbe paragonabile alle emozioni provate quel giorno. E quelle, non c'è modo di registrarle e conservarle.
“Farei qualsiasi cosa per riavere indietro tutto. O almeno quella sera, se è stata così importante. Mi sento vuoto senza i miei ricordi. Mi sembra di non aver vissuto.”
E sarà forse per gli occhi persi e un po' impauriti con cui lo guarda, o forse per il tremendo desiderio di rivederlo sorridere, di riconsegnargli ciò che gli spetta, di riavere indietro il suo capitano, o per tutte queste cose insieme, che all'improvviso Xabi ha un lampo di genio: effettivamente c'è una cosa che potrebbe riportargli tutto alla memoria in una frazione di secondo. L'unica cosa che solo lui può fare.
Perciò si avvicina cautamente al bordo del letto, stringendo le lenzuola per aggrapparsi, poi si china sul suo viso che lo osserva curioso, e poggia le labbra sulle sue, delicatamente. Forse ci si sofferma qualche decimo di più del dovuto, forse addirittura gli accarezza piano una guancia, forse fa fatica a riaprire gli occhi, forse non vorrebbe mai più muoversi di lì, ma dopotutto lui è Xabi, quindi si ritira controvoglia, lo fissa tentando di capire dal suo sguardo se ha ottenuto qualche risultato, e dopo qualche attimo di silenzio in cui Stevie fa in tempo, con tutta calma, a leccarsi le labbra come se fossero una cosa infinitamente più buona della terribile cena consumata pochi minuti prima, gli chiede: “Ha funzionato?”

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 5/? perlinha August 18 2011, 22:09:37 UTC
“No. Ma è valso la pena provarci,” Stevie sorride. “Però c'è una cosa che non capisco. Tu hai davvero fatto questo quella sera? Davanti a tutto lo stadio?”
Xabi ridacchia, imbarazzato. “Veramente l'hai fatto tu.”
“Fammi vedere precisamente com'è successo. Più particolari so, più c'è la possibilità che mi ricordi.” Una strana luce gli brilla negli occhi, e Xabi continua a ripetere a se stesso che è dovuta allo zelante sforzo di riportare tutto alla mente. E poi, dopotutto, lui è lì proprio per questo. Per aiutarlo.
“Ok. Hai ragione. Eravamo fianco a fianco, accucciati per la foto di gruppo. Ce la fai a sederti?”
Stevie preme il bottone per sollevare la parte superiore del letto fino a trovarsi in una posizione più o meno comoda. Xabi a quel punto sistema la propria poltroncina parallela al letto, e ci si inginocchia sopra, in modo da trovarsi esattamente alla sua stessa altezza.
“Avevamo le braccia uno sulle spalle dell'altro, così,” lo aiuta a scavalcare qualche tubicino e lo posiziona in quella specie di semi-abbraccio. “Poi tu ti sei girato verso di me, ti sei inclinato con la bocca così,” Xabi ridacchia di nuovo, tentando di dare bacini all'aria per mostrargli come deve mettere le labbra, “e io ti ho raggiunto a metà strada, così.” Si sporge a baciarlo di nuovo, con la stessa delicatezza di prima, evitando in tutti i modi di pensare che è già la seconda volta che accade in un giorno, e non è che il suo cuore sia abituato a un evento del genere, figuriamoci a due di seguito. Per fortuna che Cardiologia è al piano di sotto.
La cosa buffa, e decisamente da film, è che in quel momento l'ECG di Stevie decide di impazzire, mettendolo visibilmente in imbarazzo. Xabi fa del suo meglio per fingere di non accorgersene.

***

Finalmente riesce a parlare con un dottore, che gli spiega per filo e per segno l'andamento delle attività cerebrali di Stevie, evitando accuratamente di fare previsioni sul suo recupero della memoria. Gli fa anche un dettagliato elenco degli altri (fortunatamente piccoli) danni che ha subito nell'incidente, dandogli la tutto sommato ottimistica idea che presto sarebbe potuto tornare ad allenarsi.
A un certo punto, però, Xabi non ce la fa più, e glielo chiede apertamente.
“Dottore, quante speranze ci sono per la sua memoria? Mi dica la verità.”
“Signor Alonso, non me la sento di fare previsioni. Potrebbe recuperarne una parte, come tutta, come niente. Entro le prossime due settimane dovremmo iniziare a vedere i primi sostanziali miglioramenti. Lei continui ad aiutarlo come mi ha detto che sta facendo, non può fargli altro che bene.”
“Grazie mille.” Non sembra, ma Xabi è un po' più rilassato di prima.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 6/? perlinha August 18 2011, 22:10:15 UTC
L'orario delle visite finisce. Quando un infermiere entra per fare presente a Xabi che deve andarsene, Stevie ha in faccia un'espressione simile a quella che gli ha visto addosso tante volte, più o meno dopo ogni sconfitta.
“Torni, domani?”
“Certo che torno. Tu intanto prova a guardare un po' di televisione,” gli dice porgendogli il telecomando, “magari ti viene in mente qualcos'altro.”
“So già che mi annoierò a morte, ma farò come dici tu.”
“Prova con le notizie. Staranno parlando tutti di te, ai telegiornali.”
“Agli ordini. A domani, Xabi.” Stevie si rigira il suo nome in bocca come se fosse una caramella alla ciliegia. Per un brevissimo momento, Xabi pensa che potrebbe anche abituarsi a questo nuovo Stevie. Poi scaccia via quel pensiero con una mano come fosse una mosca, si guarda brevemente indietro sul ciglio della porta, gli sorride e si avvia verso le scale.

***

Effettivamente, al TG parlano di lui. Mostrano immagini della sua macchina ridotta a un rottame, della strada dove è andato a sbattere. Stevie rabbrividisce. Non sarebbe eccessivamente triste se non riuscisse più a ricordarsi l'incidente.
Poi mandano in onda degli spezzoni di alcune partite. Vede se stesso in un campo tutto verde, vestito tutto di rosso, un contrasto adorabile. Lo sguardo gli cade per un attimo sul palloncino che gli ha portato Xabi. Quando torna a guardare la tv, ci sono loro due che sorridono e si abbracciano per festeggiare un gol. Stevie si osserva mentre guarda il compagno con tutto l'amore che un capitano può avere per uno dei suoi giocatori migliori, ma non c'è solo quello nei suoi occhi. C'è qualcos'altro, che forse da solo basta a confermare i suoi sospetti. Quelli che non ha avuto il coraggio di dire a Xabi. Quello che non ha avuto il coraggio di chiedergli.
Dopotutto, sarà reduce dal coma, ma non è stupido. Si è accorto che Xabi ha accuratamente evitato di parlargli della sua famiglia. Come si è accorto della fede d'oro che entrambi portano. E a meno che Xabi non si sia accidentalmente dimenticato di riferirgli quel piccolo dettaglio, decisamente non sono sposati tra di loro.
Steven si addormenta, tentando di reinventarsi il ricordo del suo matrimonio. Con Xabi.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 7/? perlinha August 18 2011, 22:11:20 UTC
Il giorno dopo è di nuovo lì, puntuale come può esserlo solo uno spagnolo trapiantato a Liverpool.
“Sei in ritardo.”
Xabi è mortificato. Ha pure preso l'ascensore, stavolta. “È tutta colpa del traffico. Voi inglesi siete pazzi, a guidare al contrario. E poi, siete troppo cauti. Andate pianissimo e date tutte le precedenze. Proprio non vi capisco, sotto questo punto di vista.”
Stevie ride, e per un attimo Xabi si chiede se si ricordi come si guida. O come si tira un pallone. O come si fa l'amore. Non che siano affari suoi, pallone a parte.
Sicuramente, però, si ricorda come si leggono gli orologi.

“Bene, ora che ci siamo rimproverati reciprocamente, di cosa vuoi che ti parli?”
“Di te.”
“Di me?”
“... e di me.”
“E di te?”
“Di noi, insomma.”
Xabi vorrebbe tanto non aver capito dove andrà a parare questa conversazione. Perciò tenta di troncare tutto sul nascere: “Stevie, io non vorrei che dopo ieri ti fossi fatto un'idea sbagliata, o avessi avuto qualche strana impressione -
Stevie si gira a guardarlo, quasi di scatto. “Oh, ti prego, non dirmi cazzate. Non sono stupido. Dimmi la verità, Xabi. Voglio sapere cos'è successo a Istanbul.”
“Niente. Non è successo niente,” Xabi sospira, e aggiunge, a voce bassissima, “purtroppo.” E non è che sia abituato a fargliele tutti i giorni, certe confessioni, perciò, una volta ancora, ringrazia mentalmente il reparto di Cardiologia per essere così vicino in caso di ormai molto probabile infarto. Forse sta solo approfittando del fatto che Stevie sia momentaneamente impossibilitato a picchiarlo, e per di più completamente smemorato, ma ciò non toglie che stia mettendo a nudo molto più di quanto abbia mai voluto portare allo scoperto, e forse la sensazione di sollievo che gli opprime lo stomaco non è poi così malvoluta come ha temuto che fosse, in tutti i milioni di momenti in cui ha riprodotto una scena simile nella propria testa. Perché Xabi è un tipo lungimirante, e non è che non si aspettasse minimamente un'occasione del genere in tutta la sua vita. Temerla, sì, l'ha sempre temuta molto, ma ora che ci si trova in mezzo, con quelle che può ironicamente definire delle condizioni favorevoli, non gli sembra più tanto spaventosa. Solo incredibilmente imbarazzante. Imbarazzante in senso buono, però. Forse arrossisce anche un po'. Forse.
Stevie lo fissa per un po' e annuisce. Capisce dal suo sguardo che dice la verità. “È perché siamo sposati, vero?”
Xabi ci pensa su. “Non solo. Il mondo del calcio non è tutto rose e fiori. Diciamo che richiede dei sacrifici.”
“Capisco.”
Cala il silenzio per un po'.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 8/? perlinha August 18 2011, 22:12:11 UTC
Stanno entrambi fissando il soffitto con aria assorta, quando arriva l'infermiere con dei piatti dall'aria decisamente più appetitosa del giorno prima. Si vede che Stevie si sta riprendendo rapidamente. Dopotutto, nessuno ha mai messo in dubbio che sia una roccia. È big and fucking hard per un motivo, lui.
Difatti mangia con molto più gusto, e riesce anche ad annusare i piatti stavolta, perché, come Xabi nota solo ora e con grande sollievo, ha già molti meno tubicini di ieri. La cosa lo inorgoglisce senza un preciso motivo.

Passano il resto del tempo a parlare (più che altro Xabi parla, e Stevie lo ascolta, con lo sguardo di uno che si lascia facilmente distrarre dal suo accento spagnolo, ma tenta in tutti i modi di non darlo a vedere), finché ancora una volta Xabi non viene buttato fuori.
Stevie lo prende per un polso prima che se ne vada, lo tira leggermente verso di sé in modo che si accosti a lui. Quando è vicino abbastanza, lo guarda dritto negli occhi prima di chiudere i suoi, e gli posa un bacio lievissimo sulle labbra. Non osa fare di più perché... beh, per un sacco di motivi, in realtà. Ma vorrebbe, oh, se vorrebbe.
L'ECG subisce di nuovo un'impennata. Questa volta Xabi guarda lo schermo con aria divertita. Pensa che se ci fosse attaccato lui, a quella macchina, probabilmente sarebbe anche capace di farla fondere.
“Ciao, Stevie. Ci vediamo domani.” Xabi vorrebbe reprimere l'enorme sorriso beota che gli si sta dipingendo in volto - e, ne è pienamente consapevole, negli ultimi giorni si sta comportando come una ragazzina delle medie - ma si ritrova incredibilmente incapace di un tale sforzo, perciò quasi si scapicolla fuori dalla stanza e dall'ospedale, per tentare almeno di nasconderlo.
Non riesce nemmeno a maledire automobilisti o pedoni, nel tragitto verso casa.

Il fatto è che, conoscendo Stevie, quel microscopico gesto può voler dire almeno otto milioni di cose, e la bellezza di ognuna di esse è abbacinante, perché in qualche modo rimandano tutte a un'unica conclusione. Conclusione che chiaramente è anche la più tragica che si possa immaginare, ma mentre guida per le strade di Liverpool, accarezzando affettuosamente il suo cambio mancino, Xabi non ha davvero voglia di pensarci, e anzi, decide che l'indomani è il giorno giusto per creare il più bel nuovo ricordo di Stevie.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 9/? perlinha August 18 2011, 22:12:50 UTC
È un attimo, quindi, entrare di volata nell'ospedale, scegliere di nuovo le scale perché l'attesa dell'ascensore sarebbe troppo snervante, arrivare all'ottavo piano con il cuore in gola e i polmoni in fiamme, entrare a passo spedito in camera di Stevie e andare dritto al suo lettino, per poi prendergli il viso tra le mani e baciarlo per bene, e, perdinci, sono anni ormai che Xabi attende, teme e sogna questo momento, il momento il cui può finalmente dirsi padrone della sua bocca, in cui può lasciarsi sopraffare dall'irruenza della sua risposta, in cui può imparare a memoria il suo sapore - sa un po' di ospedale, ma lì sotto, inconfondibile, c'è quello di Stevie. Riesce a riconoscerlo immediatamente anche se non l'ha mai assaggiato prima. È esattamente come si aspettava, temeva e sognava che fosse.
E anche se ormai non ha più fiato e sta probabilmente diventando cianotico, la cassa toracica che rischia di esplodergli, il cervello che sembra annegato in un mare d'acqua frizzante, le orecchie insordite da quel maledetto elettrocardiogramma che non la smette di strillare, Xabi pensa che, forse, quello è destinato ad essere il più bel nuovo ricordo di entrambi.

Sì, decisamente Stevie si ricorda tutte le cose fondamentali.

***

Quando arrivano Alex e le bambine, tutte e tre naturalmente incazzate nere (perché, Cristo, come si fa a nascondere una cosa del genere ai famigliari diretti?), Xabi le saluta con una certa dose di imbarazzo (non tanto per quello che ha fatto con Stevie, quanto per quello che la Società ha fatto a loro). Fortunatamente, a lui toccano solo i ringraziamenti per essersi preso cura dello smemorato durante la loro assenza.
Uscendo dalla stanza che ora contiene la famigliola al completo, Xabi ha una gran paura che tutto finisca lì, e forse da molti punti di vista ne è anche sollevato.

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Re: FILL: Heart racers - Steven Gerrard/Xabi Alonso - PG13 - 10/10 perlinha August 18 2011, 22:13:31 UTC
Poi, un giorno, Stevie si presenta agli allenamenti della sua squadra, e dimostra di ricordarsi proprio tutte le cose fondamentali infilando due gol a Pepe con due semplici tiri dalla distanza. Deve ancora lavorare parecchio, prima di ritornare ad allenarsi ufficialmente, ma quei due tiri gli stampano in faccia un sorriso così luminoso che Xabi sente il fortissimo impulso di abbracciarlo, di entrare a far parte di quel sorriso.
L'abbraccio è un po' goffo, perché Stevie indossa ancora il piumino (in realtà era lì solo come spettatore, ma non ha saputo resistere, per la gioia del resto della squadra), ma il calore che emana si sentirebbe anche attraverso il doppio degli strati.
Quando stanno per separarsi, Stevie si avvicina al suo orecchio e gli sussurra, “la mia memoria fa ancora parecchi scherzi, ma i ricordi nuovi sono ancora tutti lì, e non ho nessuna intenzione di rimuoverli.”

Più tardi, in un angusto stanzino a poche porte dagli spogliatoi, la schiena ancora dolorante per l'improvviso impatto col muro, le mani di Stevie infilate in non sa nemmeno lui quanti e quali posti, il suo corpo completamente premuto addosso, Xabi capisce con estrema precisione cosa intendesse con quelle parole. E sorride come un ebete, fino a farsi dolere i muscoli del viso.
Alle implicazioni di tutto ciò penserà un altro giorno.

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