Questa è la prima categoria aperta, promptate, miei intrepidi kinkers!
Fuoco alle polveri e si dia inizio alle danze! \o/
Ricordo che:
1. Un prompt per commento
2. Promptate nel MACRO apposito
2. Fandom - Pairing - Rating vanno nel Titolo
3. Kink e spiegazioni varie nel Commento
DOCTOR WHO/TORCHWOOD GAME OF THRONES/A SONG OF ICE AND FIRE GLEE INCEPTION
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Dean si strofinò la bocca cercando di ingoiare quel nodo che gli ostruiva la gola da ore, ormai.
Non ci riuscì, ovviamente, e la sua frustrazione aumentò.
Era tutta colpa di quella fottuta strega se si trovavano in quella maledetta situazione.
Erano arrivati in città tre giorni prima, seguendo le tracce di stregoneria disseminate per il paese per più di un mese. Quando finalmente erano riusciti ad avvicinarsi abbastanza a lei per tentare almeno un attacco, si erano ritrovati a combattere contro un’orda di Golem, e Sam aveva sentito il bisogno di specificare che la loro quantità e forza dipendeva direttamente dal potere di chi li evocava. Sempre ottime notizie dal suo fratellino, evviva. Era stato per questo che avevano chiamato Castiel, perché altrimenti sarebbero morti e nessuno dei due fremeva dalla voglia di fare un altro giro su quella giostra.
Castiel era comparso al suo primo richiamo, si era guardato attorno con cipiglio guerriero e aveva sfoderato la sua Grazia, spazzando via tutti i nemici in un battito di ciglia. Dean e Sam si erano coperti occhi e orecchie, mentre tutt’attorno a loro i vetri del magazzino abbandonato esplodevano e le urla di quegli esseri stridevano come unghie sulla lavagna. Si erano rialzati intontiti, doloranti e sporchi, ma vivi e decisi più che mai a fare fuori quella stronza megera.
Purtroppo per loro però, i Golem erano stati solo un diversivo affinché la succitata strega potesse battere in ritirata. Dean aveva imprecato, prendendo a calci una testa di cera - o era una mano? - e si erano diretti alla macchina, cercando indizi su dove potesse nascondersi quella fottutissima stronza, come l’aveva rinominata Dean subito prima di schiarirsi la gola, sentendo qualcosa che gliela ostruiva.
Capì che c’era qualcosa che non andava quando notò con la coda dell’occhio Sam, sul sedile del passeggero, tentare di sturarsi insistentemente le orecchie e vide Castiel, dallo specchietto retrovisore, sbattere le palpebre con una frequenza innaturale - almeno per un Angelo del Signore. Tentò di sincerarsi delle loro condizioni, ma quando l’unica cosa che produsse fu un suono strozzato, si preoccupò.
Da quel momento in poi le cose non avevano fato altro che peggiorare, fino a quando, due ore dopo, avevano perso rispettivamente l’uso di voce, udito e vista.
Dopodiché avevano chiamato Bobby in cerca di una soluzione.
Lo avevano chiamato due volte, perché la prima volta Sam, preso dall’abitudine, aveva scorso la lista contatti del telefonino e avviato la chiamata, incurante del fatto che non sentisse neanche la propria voce.
Ovviamente la telefonata non era andata in porto, Bobby aveva riagganciato dopo aver tentato di sovrastare la voce del minore dei Winchester e un’imprecazione, e Sam si era beccato uno schiaffo dietro la nuca da suo fratello, che poi gli aveva strappato il telefonino di mano. Quando quello aveva cominciato a squillare, Dean aveva accettato la chiamata e l’aveva poi passato a Castiel, l’unico tra loro tre in grado di sostenere una conversazione telefonica.
Così avevano cominciato a fare ricerche, cercando di capire che tipo di fattura gli avesse fatto la strega e come potesse essere annullata.
Dean voltò pagina del libro che stava sfogliando da ore in cerca di una soluzione o almeno un indizio e, come c’era da aspettarsi, non trovò niente. Solo l’ennesima serie di nozioni inutili e noiose.
Lo mise da parte con un gesto nervoso e si passò una mano tra i capelli, scivolando con i piedi oltre il bordo del letto.
Castiel, seduto poco distante da lui, rimase immobile, con le mani raccolte in grembo, il capo chino e lo sguardo vuoto.
A Dean fece male il cuore.
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