Titolo: A little time to find some peace of mind
Fandom: Letter Bee
Personaggi: Lag Seeing, Zazie
Avvertimenti: shounen-ai, un po’ di sappy-ness (XD) e un po’ di what if/future!fic.
Note: Okay, questa se possibile è anche peggio dell’altra, ma è pur sempre tutta e solo per la mia
sushi-precotto adorata. <3
Non so da dove sia spuntata fuori quest’idea, ma in poco tempo ha messo le radici e... boh, un pochino mi piaceva. Poco poco, però. XD Spero non sia terribile, sushì! (Il titolo credo sarà soggetto a delle modifiche, comunque. XD)
Lei è davvero bella. Ha un viso dolce, qualcosa di familiare nella linea gentile del naso. Il suo doveva essere un sorriso splendido.
Lui ha l’aria forte e saggia degli uomini di buon cuore, quelli in cui gli occhi parlano di onestà e le mani raccontano fiducia, sicurezza. Lag lo guarda e non può fare a meno di chiedersi che voce avesse, quando ancora poteva parlare; se era rassicurante e profonda come lui ora la immagina.
Zazie muove appena un passo, mantenendosi al suo fianco.
“Mamma, papà, questo è Lag,” annuncia loro, con un’esitazione nella voce che Lag non gli aveva mai sentito prima. Lo osserva attentamente, pronto a portarlo via di lì con una scusa qualsiasi al primo segno di cedimento, ma poi sulle labbra gli vede un piccolo sorriso, e nel capo chino che pian piano si risolleva c’è un pizzico d’orgoglio.
“È una persona molto importante per me, perciò ci tenevo a presentarvelo.”
Lag sussulta, sentendo il cuore stringersi e raggomitolarsi su se stesso come un bambino solo davanti al temporale.
È che non ne avevano parlato. Non ne hanno mai parlato, anche se Zazie continua a tornare qui ogni volta che ha un giorno libero - perché avrà anche smesso di cucinare per loro, ma non ha certo smesso di sperare. Nessuno dovrebbe mai smettere di sperare. E neanche oggi ha detto niente, non... non gli ha chiesto di venire. L’ha soltanto portato con sé. Come Lag vorrebbe che facesse sempre, magari per tutta la vita, Portami sempre con te.
Trattiene a stento una lacrima quando Zazie cerca la sua mano e la chiude piano nella propria, custodendola con dolcezza.
“Avrei voluto farteli conoscere... prima. Ti sarebbero piaciuti, sai.”
Lag annuisce. “Ne sono sicuro.”
Anche se non sa come fossero quando avevano ancora un cuore. Ma devono per forza essere meravigliose, due persone che hanno dato la vita a qualcuno come Zazie. Forse uno di loro ha pure i suoi stessi occhi, chi lo sa.
“Pensi che io sarei piaciuto a loro?”
Zazie gli sorride, l’espressione serena.
“Oh, tantissimo.”
Quella non è l’ultima volta che Zazie lo porta con sé.