~Again: Chapter VI [KameDa]

Jun 22, 2012 23:02





A/N: Minna, eccomi con il nuovo capitolo di questa fic! Non aggiornavo da più di una decina di giorni, gomen ne! Ci ho messo molto più tempo perchè ho trovato questo capitolo il più difficile da scrivere, inoltre sto contemporaneamente lavorando ad una NaKame in inglese (se vi va, la trovate  QUI). Ok, stop alle pubblicità, torniamo al capitolo: qui emergerà il rating vero e proprio che ho assegnato a questa fanfic, inoltre...Ueda ha deciso di incontrare Junno!? Be', ho fatto abbastanza spoiler, grazie per la lettura! Se vi va, commentate!

Douso!!



Quando Taguchi chiamò Kame gli spiegò che aveva raccontato tutto ad Ueda, il quale premeva per incontrare questa persona che aleggiava nel mistero.

"Ueda ne sei sicuro? Non é un po' troppo presto? Ah, avviso che a volte ha modi di fare un po'...strani..."

"Non mi spaventi con questo avvertimento"

"Non so quanto si conterrà con te avanti e se lo farà, soprattutto...anche perché é sempre stato un po' geloso del fatto che tu sei il mio amico di infanzia”

“Perché mai dovrebbe essere geloso di me!?”, chiese Ueda incredulo, il bel viso scosso dalla sorpresa: scoprire che la persona che invidi di più, è gelosa di te non è una cosa di tutti i giorni.

“Perché conosci il mio passato. Ma é grato a te e la tua famiglia per esservi presi cura di me"

“Ma lui conosce bene una parte del tuo passato che fino ad ora non sapevo nemmeno esistesse”

"Ti ho detto che è un tipo strano! E poi é abituato ad essere espansivo con me"

"Diciamo che l'ho notato…", proprio in quel momento Junno parcheggiò la sua moto, poi bussò. Aprì la porta ed un gigante più alto di quanto Ueda immaginasse e dall'aspetto che non ricordava esattamente quello di un asiatico, tirò fuori Kame e lo abbracciò, poi tolse il casco e chiuse la distanza tra i due baciandolo. Quella scena non gli era nuova, ma a vederla così da vicino, Ueda non potè evitare di sentirsi triste e geloso allo stesso tempo. Fu Kame ad interrompere il bacio, allontanando l’altro con tutte le forze che aveva:

"Jun! Quante volte ti ho detto di non farlo qui fuori? E poi Ueda é qui avanti!"

"Scusa, ma volevo vederti! Non sai quanto sono stato in ansia fino ad ora: potrai anche non avere altre intenzioni, ma non so quali sono quelle di Nakamaru!", un primo incontro perfetto, pensò Ueda.

“Non sono tanto stupido da concedermi così facilmente ad una persona che mi ha ferito in passato. E poi so bene che tutto questo è successo troppo velocemente. Anche se è finito tutto, mi sembra ancora tutto troppo strano ed irreale", il volto di Junno fu attraversato da mille emozioni, ricordando quei momenti difficili del passato. Ed Ueda era certo, siccome anche lui era crucciato da ciò, che Taguchi avesse il timore che Kame potesse iniziare nuovamente a provare qualcosa per Maru.

"Ciò non toglie che prima o poi lo perdonerai ed inizierai a fidarti di nuovo di lui come una volta e potresti esser di nuovo ferito da lui!"

"Sei carino a preoccuparti così per me, ma non voglio ripetere gli stessi errori del passato"

"Se lo dici tu, allora non posso are altro che crederti", nonostante quello che aveva detto, l’espressione di Junno tradiva ancora preoccupazione e ciò valeva anche per Ueda.

"Dai, entriamo!", Junno fece per entrare, ma Kame lo fermò e lo girò di fronte a sé, abbassandogli la testa nella sua direzione. Non aveva mica intenzione di baciarlo di fronte al suo amico, proprio dopo aver canzonato l'altro per aver fatto lo stesso?

"Hai tutti i capelli rovinati dal casco. Fatteli aggiustare!", Ueda tirò un sospiro di sollievo, Junno invece sembrava deluso.

Mentre Kame sistemava le ciocche di capelli, il più alto  fece un sorriso astuto e gli baciò una guancia. Non solo l'aspetto ricordava quello di uno straniero, ma anche i modi di fare; del resto anche quelli di Kame non sembravano esattamente orientali.

"Ho capito, i tuoi capelli per me stanno bene così! Aggiustali da solo!", tagliò corto Kame,seccato, ed entrò in casa seguito da Ueda.

"Dai Kazuya! La tua faccia era così vicina! E poi sono stato obbediente: mi sono limitato alla guancia perché mi hai detto di non farlo!", Ueda non riuscì a non sorridere divertito per quel comportamento così bambinesco.

"E va bene, ti perdono,ma aggiusta quei capelli, ti prego! Mi fanno ridere!"

"Non ridere di me!!", disse sporgendo il labbro inferiore ed aggiustandosi i capelli.

"Lasciatemi fare le presentazioni: Jun, lui é Ueda Tatsuya"

"Yoroshiku onegaishimasu, Taguchi-san",disse abbassando la testa.

"Ueda, lui é Taguchi Junnosuke"

"Yoroshiku Ueda-kun! Non amo le formalità, quindi chiamami Taguchi! Ah, e scusa per questo primo incontro strano ed improvviso", rispose sorridendo, poi gli tese la mano.

"A dire il vero anche io volevo conoscerti subito dopo che Kame mi ha parlato di te. Ah, e tu chiamami semplicemente Ueda"

"Wao, mi sembra impossibile che siate nella stessa stanza!", disse Kame.

"Devi essere felice, vero Kazuya?"

"Non immagini quanto!!"

"Kazuya mi parla sempre di un cucciolo che lo aspetta a casa! É ossessivo!"

"J-Jun inizia a star zitto!", disse colpendogli la spalla. Sembravano davvero una coppietta.

"Hey Kame! Ancora tu e questa storia del cagnolino??", in risposta, il ragazzo con i capelli neri gli fece una linguaccia alla quale Ueda rispose allo stesso modo, poi si girò verso Junno "Kame mi ha parlato bene di te!"

"Davvero? Non ti ha detto nulla di brutto di me?"

"Avrebbe dovuto?", alzò un sopracciglio.

"Si, ho detto che abusi sempre di me!", lo schernì Kame e  Junno si girò allarmato dalla parte di Ueda.

"Eh!? Maji de? Ti ha detto questo di me!? Credimi, non è vero!"

"Per niente, non lo ascoltare!", disse Ueda trattenendo a stento le risate. Kame scoppiò a ridere e Taguchi disse:

"Kazuya hidoi!"

"Andiamo baka! Potrei mai parlare male di te? Dovrei essere un pazzo!"

"Che posso saperne io!? So solo che mi é quasi venuto un infarto!"

"Ok, scusami!", disse abbracciandolo e facendo la voce carina.

" Lo sai che se fai così non posso mantenerti il broncio! Approfittatore!", Kame rispose con un sorriso vincente.

"Davvero intimi", commentò Ueda a bassa voce.

"Gomen! Non volevo dirlo, mi é scappato! Kazuya mi stai facendo fare una figuraccia!", era così imbranato che non ridere diventava impossibile, sembrava una persona totalmente differente da quella che la sera precedente stuzzicava Kame in continuazione. "Jun hai mangiato vero?"

"Si, non ricordi di avermi preparato il bento? Ah~~ la cucina di Kazuya é così buona! Non é la migliore, Ueda?"

"Già! Cucina benissimo!", Kame arrossì.

"Dai ragazzi, smettetela! Mi mettete in imbarazzo!"

"Dai non fare il timidone ora! Ieri non facevi così!"

"H-hey! Potresti evitare di parlarne? Sono cose private!"

"E poi proprio tu non dovresti parlarne! Non sei mai così imbranato, sembri una persona diversa da quella di ieri sera!"

"Potete parlare di queste cose quando non sono in giro? É imbarazzante per tutti e tre!", incalzò Ueda, avvampando e gli altri due annuirono.

"Be' io vado a preparare un po' di the", disse Kame, "Jun non spaventare Ueda, mi raccomando!", rise allontanandosi.

"C-c-che cosa dici!? Che potrei mai fare!?"

"Dai non prenderlo sul serio!", lo riprese Ueda, divertito dal fatto che Junno prendeva alla parola ogni cosa che Kame gli diceva.

“Piuttosto, a te piace vero? Kazuya", chiese improvvisamente Taguchi, dopo essersi assicurato che Kame non sentisse il loro discorso.

"C-c-che!?", farfugliò Ueda, alzando la voce per la sorpresa.

"Shh! Vuoi che ti senta? Dai, non gli dico nulla! Non potrei fare una cosa così perfida!", sussurrò leggermente, quanto bastava per farsi sentire dal suo interlocutore.

"Si, m-mi piace!"

"Come mai hai voluto conoscermi se sai che piace anche a me?"

"Perché ero curioso di conoscervi, te e Nakamaru-san. E poi voglio sapere tutto di Kame, non voglio segreti tra noi. Non é lo stesso anche per te?",

"In effetti é così anche per me..."

"Mh...la stessa domanda vale per te. Perché alla fine hai deciso di venire qui?"

"Perché volevo conoscere questo Ueda che aleggiava nel mistero. Inoltre perché vorrei stare con lui il maggior tempo possibile", Ueda capì che si somigliavano molto.

"Un...ti capisco...é così anche per me...quando oggi ha deciso di non andare a scuola ne ho voluto approfittare per stare con lui. Posso rivelarti un segreto?", iniziava a fidarsi, inoltre gli stava simpatico. Le brutte impressioni della sera prima erano svanite e, conoscendolo meglio, sia lui che la sua storia, trovava più facile mandare giù il suo rapporto con Kame.

"Certo, non lo dirò a nessuno"

"Nemmeno a Kame!", Junno annuì in risposta.

"Ieri ho seguito Kame dopo scuola e quindi sono venuto a sapere del suo lavoro e vi ho visti insieme. Ero anche convinto che foste una coppia. Devo ammetterlo, non mi sarei mai aspettato che il giorno dopo Kame mi avrebbe raccontato tutto!"

"Davvero? Wow deve essere stato il tuo giorno fortunato, perché solitamente lo vengo a prendere io. Se fosse stato così anche ieri non saresti riuscito a trovarci mai! Comunque tranquillo non gli dirò nulla. Promesso", disse allungando il mignolo; Ueda lo prese con il suo.

"Promesso!"

"Kazuya mi ha detto che in realtà sei restio a fare conoscenze, si vede che deve piacerti tanto se hai deciso di vedermi"

"Be' in realtà é stato solo dopo aver sentito questa telefonata con Nakamaru-san che ho deciso di volervi conoscere, perché fino a prima, credevo foste una coppia e non volevo conoscere il ragazzo di Kame. Perché ero troppo geloso e triste, ma ascoltando tutta la storia, trovo più facile mandare giù la cosa. Non che adesso non sia geloso, o non sembriate una coppia"

"Davvero sembriamo una coppietta?", ridacchiò Junno ed il suo interlocutore annuì.

"Kame sa che anche a te piacciono i ragazzi?", Ueda si aspettava una domanda del genere.

"No, perché così è più facile nascondere i miei sentimenti per lui"

"Non dovrei essere io a dirlo, ma siete molto affiatati e grandi amici, quindi perché non provi a dichiararti?"

"Proprio perché c'è questa grande amicizia, non voglio che le cose cambino. Adesso ho un bellissimo rapporto e sapere che mi vuole accanto a lui e che mi vuole bene mi basta. Magari un giorno, se non riuscirò più a contenere questi sentimenti, gli dirò tutto"

"Mai pensato che potrebbe essere troppo tardi?"

"Certo, so bene di non essere l'unico intorno a Kame e che lui non resterà single a vita. Se sarà troppo tardi, ci avremo guadagnato entrambi: vuol dire che lui avrà qualcuno accanto a lui che lo rende felice, inoltre è venuto a conoscenza dei miei sentimenti"

"É un bel pensiero il tuo, ma non sarebbe più bello se entrambi poteste essere felici insieme?"

"Non lo vedo possibile. Kame é il tipo che non ha peli sulla lingua, se davvero avesse nutrito qualcosa nei miei confronti, me l'avrebbe detto"

"Fa come credi. Se tra me e lui non funzionasse, credo che mi sentirei meglio a saperlo con te. Ma non farti strane idee, a Kazuya non rinuncio! Comunque non ti considero un mio rivale, vorrei piuttosto che diventassimo amici", Ueda era felice, perché voleva dire che gli stava simpatico. Anche lui pensava la stessa cosa e nemmeno lui voleva rinunciare al suo Kame, ma non era così coraggioso da dirlo in faccia a Junno.

"Lo stesso vale per me, se non volessi diventarti amico, non avrei mai accettato di vederti", entrambi stavano sorridendo, ed i loro sguardi erano accesi. In quel momento arrivò Kame.

"Il the è pronto! Di che parlavate?", Ueda guardò Junno sperando che dicesse lui qualcosa e che non finisse per spiattellare i sentimenti di Ueda inconsciamente.

"Parlavamo del fatto che ti trovo davvero sexy mentre prepari il the!", disse tirandolo a sé per baciargli il collo, Kame, che adesso si trovava sulle sue gambe, arrossì.

"Jun!", disse con una voce che Ueda trovò insolita.

"Adoro quando questa tua voce!"

"E dai, basta! Bevi il the prima che si faccia freddo!", si alzò, separandosi dalla morsa di Taguchi e si sedette accanto ad Ueda.

"Ueda~~!! che ti avevo detto? Jun mi molesta!!", disse con voce da vittima, aggrappandosi al braccio del brunetto.

"Non sembrava dispiacerti", bofonchiò Jun.

"Non lo nego!", affermò Ueda, contorcendo le labbra per non sorridere. Taguchi sorrise vittorioso.

Dopo aver bevuto e chiacchierato allegramente, Kame disse che doveva andare a cambiarsi e Junno si alzò con lui.

"Ueda ci vediamo stasera. Poiché non so se farò tardi, ti ho lasciato la cena nel frigo. Scaldala e non preoccuparti per me. Ti lascio le chiavi di casa mia. Se ti serve qualcosa sentiti libero di entrare, non ti affaticare troppo e quando esco chiuditi a chiave. Non farmi stare in pensiero, ok?"

"Va bene!", rispose Ueda, felice di quelle attenzioni: sembravano quasi una coppia…o forse Kame era una mammina preoccupata?

"Allora io vado. A dopo!" E gli baciò una guancia. Ueda rimase fermo con gli occhi spalancati, ed il cuore a mille. Era la prima volta che Kame faceva una cosa del genere con lui, certo confrontato a ciò che faceva con Junno non era molto, ma per Ueda valeva tantissimo. Le morbide labbra di Kame sulla sua guancia erano la cosa migliore in cui poteva sperare, inoltre erano tutto ciò a cui riusciva a pensare in quel momento. Quando si riprese da quello stato di trance si accorse che Kame aveva lasciato il suo cellulare lì, quindi lo prese ed uscì.

***

Kame stava abbottonando la sua camicia, raccontando della sua giornata: quello che si erano detti lui e Nakamaru, di quando ha raccontato ad Ueda tutta la sua storia, di quando lo ha abbracciato…

Fu in quel momento che vide spuntare da dietro le mani di Junno, che adesso lo stava abbracciando

"J-Jun che stai facendo? So vestirmi da solo, sai?", rispose Kame sorpreso, aveva paura di essere in ritardo.

"Forse il mio intento non è esattamente quello di farti vestire", disse girandolo velocemente in modo che i loro volti si trovassero l’uno di fronte all’altro, poi lo spinse contro il muro.

"Faremo tardi"

"Diremo di essere stati bloccati nel treno", disse Junno avvicinando il suo corpo a quello del ragazzo che gli stava di fronte e baciando il collo di questo.

"Bella idea, poi ci vedranno andare via in moto"

"Quando andremo via se ne saranno già dimenticati", Junno piantò baci risalendo dal collo alle labbra, per poi baciarle ripetutamente, mentre le mani scesero lungo le braccia, afferrando delicatamente i polsi di Kame.

"N-non credo funzionerà", la volontà nella sua voce sembrava sfumare quando sentì ql'eccitazione di Junno premere contro il suo corpo, mentre quest'ultimo si faceva più vicino.

"Vuoi che smetta?", disse allontanandosi leggermente. In risposta, Kame gli gettò le braccia al collo, avvicinandolo di nuovo a sè, poi lo baciò. Junno dischiuse le labbra e Kame intensificò il bacio, creando un gioco di lingue che si intrecciavano.

"Potevi almeno evitare di farmi vestire", Junno rise nel bacio e Kame lo trascinò sul letto, facendo atterrare il ragazzo più alto sotto di lui e prese a baciarlo avidamente, separandosi solo per prendere aria, mentre con le mani sbottonava i bottoni della camicia di Taguchi. Dopo pochi attimi Junno fece lo stesso con quella di Kame, che finì da qualche parte sul pavimento e piantò leggeri baci fino a scendere ai capezzoli rosati, leccandone uno, mentre con due dita stuzzicava l’altro. Taguchi teneva le labbra serrate.

“Non trattenerti, fammi sentire la tua voce, lo sai che è una cosa che adoro”, Kame pronunciò le parole lentamente, mentre guardava l'altro, il riflesso degli occhi del primo, accesi dal desiderio, lo stesso che Taguchi leggeva nei suoi.

Il ragazzo fece quanto chiesto e con la mano libera, Kame iniziò a massaggiare l’eccitazione di questo attraverso il jeans, facendolo indurire ancora di più. Un altro gemito da parte del più grande seguì e le posizioni si invertirono. Taguchi rimase interdetto per un secondo, vedendo quanto Kame fosse bello con tutti i capelli sparsi selvaggiamente sul cuscino e sul suo volto arrossato, come una criniera;  le sue labbra, anche esse rosse, ed inoltre inumidite dai baci,  erano leggermente dischiuse per gli affanni ed  il suo corpo esile, caldo sotto il suo, poi chiuse la distanza tra i due corpi.

Con un rapido gesto sbottonò i pantaloni di Kamenashi e li sfilò insieme ai boxer, mentre l'altro alzò i fianchi per permettere all’altro di toglierli con più facilità. Junno lo baciò ancora una volta ed i pensieri del più giovane iniziarono a diventare sempre più confusi man mano che la lingua di Taguchi scendeva sempre più in basso. Prese a il fallo di Kame, che spingeva i fianchi verso l’alto, sentendo il calore della bocca di Junno avvolgerlo, ed il suo corpo scaldarsi ancora di più.

Taguchi si muoveva lentamente, leccando la punta, poi scendendo pian piano e salendo velocemente, per poi rallentare ancora. Quella lentezza lo stava uccidendo, così Kame affondò le mani nei suoi capelli, guidando per fargli aumentare il ritmo, quasi strozzandolo nello spingerlo ancora di più a sé. Junno accolse tutta la lunghezza tra le sue calde labbra e continuò ciò che stava facendo e, accontentando il suo uke, aumentò la velocità.

Si fermò poco prima che questo si liberasse, allontanandosi con delicatezza da Kame, che aveva uno sguardo che quasi lo supplicava di andare avanti.

“Ho altri piani, piuttosto che farti venire nella mia bocca”, questo bastò per fargli capire di cosa si trattasse e quando Junno avvicinò le dita alla sua bocca, iniziò a leccarle e succhiarle.

Taguchi mise un dito nell’apertura di Kame, che chiuse gli occhi e serrò le labbra. Quando fu sicuro che il dolore era diminuito, ne inserì anche un secondo, andando più in profondità e toccò il punto sensibile di Kame, che iniziò a gemere veemente.

“Sbri…sbrigati!”, cercò di dire Kame con il fiato corto, “non…non credo di poter resistere ancora a lungo”

“Lo sai che se non faccio questo, ti farà molto più male!”

“Non pensarci, solo muoviti”, il tono della sua voce era implorante quanto sexy e questo bastò a Taguchi per fargli estrarre le dita. Afferrò saldamente il bacino di Kame e lo penetrò, il calore di Kame che lo avvolgeva lo fece ansimare dal piacere. Diede la prima spinta solo dopo che Kame si rilassò. Junno sentiva Kame mormorargli tra gli affanni ed i gemiti parole poco caste all’orecchio, e questo lo eccitava sempre di più. Cercò di controllarsi per non venire immediatamente. Rese le spinte più profonde, raggiungendo la prostata. Kame si dimenava e doveva ringraziare la presa salda di Junno se era ancora in equilibrio. Sapendo che nessuno dei due sarebbe riuscito a resistere ancora a lungo, la mano di Taguchi raggiunse il fallo gonfio dell’altro ed iniziò a muoverla.

Ancora qualche spinta e Junno si liberò; il calore che si era sprigionato fece eiaculare Kame nella mano dell’altro, poi entrambi caddero senza più fiato sul letto. Taguchi  accolse Kame tra le sue braccia e spostò i capelli bagnati di sudore dal volto del più piccolo, che si avvicinò per dargli un bacio, casto, ma che rese Junno felice. Quando ebbe abbastanza fiato per parlare, Kazuya disse:

“Siamo sicuramente in ritardo ora”

“Almeno saremo in due”, disse, “andiamo a fare una doccia?”

“Solo se faremo solo quella!”, Junno sbuffò leggermente, ma aveva un sorriso dipinto in volto. Entrambi si alzarono svogliatamente e si diressero verso il bagno. Non accorgendosi di quello che era successo intorno a loro.

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Tsuzuku!!
Spero vi sia piaciuto XD
Grazie per aver letto! Ci vediamo al prossimo capitolo!

*Fanfics MASTERLIST*

*Previous Chapter*

fanfic, rating: nc-17, length: multi-chapter, pairing: kamenashi/taguchi, language: italian, pairing: kamenashi/ueda

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