McDuff

Oct 30, 2006 10:30




McDuff. Pub finto scozzese, zona Moscova.
Questo posto ha uno spazio preciso nella mia memoria. Ogni tanto ci porto un amico per bere una birra e capire cosa sia cambiato.
Circa dieci anni fa, appena uscito dal liceo. Diciottesimo compleanno di Erika, prime uscite in macchina, festa in costume, birra gratis per tutti.
Quanta birra volevi, bastava chiedere.
Tavoli invasi di birra, non ti curavi neanche di quale fosse il tuo bicchiere.
Ultime ore della festa. Buio. Neanche ventanni e tutti sbronzi. La madre di Erika nell'altro salottino a farsi gli affari suoi.
Fabry e io seduti a un tavolo. Il tavolo della foto. Parlavamo con Max. A un certo punto una ragazza si avvicina a Max, gli si siede accanto, cominciano a parlare. Lei è arrivata alla festa vestita da pacchetto di sigarette. Vedo sullo sfondo Mauro C., noto alternachic che al tempo si schiacciava la conturbante sorellina di Erika, intento a sfondare l'enorme pacchetto di Marloboro con una mazza ferrata. La mia mazza ferrata, per la precisione, che non ho mai più rivisto da quella sera.
La ragazza non se ne cura. Parla a Max in spagnolo e intanto io penso a tutte quelle ore di lavoro buttate al vento. Lei ha gli occhi verdi, le lentiggini e un bel sorriso largo. Denti bianchi. Prende Max per la nuca e gli caccia la lingua in bocca. Ci danno dentro.
Sopraggiunge Sara V., guarda la scena. Poi sposta di violenza la tipa, la fa uscire dalla bocca di Max con uno schiocco, e ci entra lei. La scena dura qualche secondo, io e Fabry ce la gustiamo sorseggiandoci qualche sorso dai boccali ancora mezzi pieni sparsi sul tavolo.
Infine Max si divincola, strabuzza gli occhi e riattacchiamo i nostri discorsi da maschi.
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