Io non mi scandalizzo se uccidono un prete.
O un soldato.
Che poi sono quasi la stessa cosa, nel mio triste immaginario nichilista.
Non mi sorprende l'attenzione dei giornali e delle tv per gli omicidi di preti e soldati.
Nella grande fiction della vita, hanno spesso ruoli determinanti.
Dirò una cosa in più.
In fin dei conti molte storie di ammazzamenti di preti non mi spiacciono.
Sono spesso divertenti e c'è tanto sangue.
C'è quell'implicito sottotesto kill your idols, in quelle storie.
E poi se i preti non figliano, non fa male alla specie se muoiono ammazzati.
Peggio quando muore un potenziale stallone da monta.
Magari mi girano un po' quando poi i preti ammazzati li fanno santi.
Che se sei prete e ti ammazzano, allora sei santo.
Se sei un essere umano e ti ammazzano, sei sfigato e tutti piangono.
[Esatto, i preti non sono esseri umani, ma questo lo sanno già tutti]
In Piazza San Pietro invece applaudono.
Il Papa Karol aveva una marcia in più perché non solo gli avevano sparato,
ma era anche tornato dalla morte.
Premettendo tutto questo.
Perché sparare a un prete italiano trapiantato in Turchia
se sei rimasto sconvolto da alcune vignette danesi?
Dai, non regge per niente.
Chi l'ha ideata questa storia senza capo né coda?
Si tratta chiaramente di una fiction italiana: scritta male, girata anche peggio.