Capitolo DICIASETTE

Oct 05, 2007 13:16







Cristina venne dimessa tre settimane dopo il tentato omicidio..settimane in cui mi isolai dal mondo, in cerca di prove, indizi, impronte, tracce. Jiselle cercò di capirmi, non era una situazione facile per nessuno. Ad ogni modo, quando Cristina uscì dall'ospedale, feci una piccola cenetta a casa...hamburger e birra davanti alla tv con i miei più cari amici..


Cristina: Non so cosa tu ci abbia messo dentro, ma sono gli hamburger piu squisiti che abbia mai mangiato!

Chad: Ehi? Non si aspettano gli altri, un po di rispetto ahah!

Fu una bella serata, come non ne vivevo da tempo, con tutte le persone che avevo conosciuto negli ultimi mesi e con chi era al mio fianco da una vita come Fran.


Già, Fran, la fotocopia della mia defunta moglie...a fine serata il suo fidanzato, Matt ci chiamo tutti in salotto per annunciare il loro matrimonio..

Cristina: Ma è stupendo! Congratulazioni ragazzi!

Chad: Congratulazioni..sii felice..

Non riuscii a dirle altro. Lei capì, come sempre. Jiselle non disse una parola, in tutta la serata parlò a monosillabe..


Dovevo parlarle, dirle anche la cosa più stupida e banale del mondo. Ma sentivo il bisogno di avere un contatto con lei, sapere che stava bene.
Presi la palla al balzo quando gli altri iniziarono a salutarsi e lei rimase in disparte sul divano..

Chad: Ciao..tutto a posto?

Jiselle: Si.

Trovai la scusa più idiota della situazione per avvicinarmi a lei..


Chad: Uh uh! Guarda hai delle briciole nei capelli, aspetta te le tolgo.

Jiselle: Delle briciole nei capelli? Eh?

Chad: Un po stupida come scusa per avvicinarmi eh?

Jiselle: Chad. Senti. Ho detto che ti avrei capito e aspettato. Ma fino a quel giorno non voglio che mi ronzi intorno come un canarino sperduto.


Chad: Ma non hai parlato tutta la sera, voglio solo accertarmi che stai bene..

Jiselle: Sto bene ok? STO BENE! Non posso lavorare perchè l'ufficio e sotto sequestro da quasi un mese, l'agenzia di Miranda è sulla bocca di tutti, gli affari stanno crollando e probabilmente presto sarò senza lavoro, in più l'uomo con cui vorrei stare è alle prese con un serial killer e non ha tempo per me!

Chad: Jiselle, tesoro. E' solo questione di tempo, giorni, settimane..devi essere paziente..

Jiselle: Certo, settimane. Se non mesi.


E per l'ennesima volta se ne andò. Come darle torto? Faceva la modella praticamente ancor prima di iniziare a camminare ed ora tutto stava per infrangersi miseramente. L'indomani passai tutto il giorno a pensare a lei, così verso sera decisi che era il caso di andare a chiederle scusa, non sapevo bene per cosa. Ma dovevo andare li.

Chad: Ciao Cri, fai uscire Jiselle per favore? La porto a prendere un caffè..

Cristina: Emh veramente non c'e..è uscita di fretta, da quanto ho capito l'ha chiamata Miranda e le ha chiesto se poteva recarsi urgentemente all'ufficio a prendere dei documenti importantissimi..

Chad: Ma l'ufficio è chiuso dai sigilli, è tutto sotto sequest...


Improvvisamente mi si annebbiò la mente, un capogiro fortissimo, e tutti gli ultimi episodi che mi rivenivano in mente, l'omicidio di Isabella alla festa del Runway, il tentato omicidio di Cristina, l'inquinamento del rapporto della polizia...dove diavolo avevo avuto la testa per tutti questi mesi? Lasciai Cristina fuori dalla porta e mi misi a correre per quattro isolati, quelli che mi separavano dall'agenzia, da Jiselle...e dall'assassino.

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