[RPF Calcio] I won't let this go 'cause I am nothing without you. (Sernando)

Sep 28, 2011 20:04

Titolo: I won't let this go 'cause I am nothing without you.
Fandom: RPF - La Furia Rojaaa ♥
Personaggi/Pairing: Fernando Torres/Sergio Ramos ♥ (SERNANDO, siempre ♥)
Rating: G.
Warning: Slash, fluff, angst.
Wordcount: 651
Note: ...Diciamo che Nando, con quel "Sergio... Ramos... a mi equipo... siempre", mi ha ammazzata. Una foto di Sese con Lara Alvarez ha fatto il resto. That's all.



Con la tristezza che ti si appiccica addosso come una seconda pelle, sposti i tuoi occhi sul viso sul cuscino accanto al tuo, e sospiri pesantemente, lottando con la voglia di urlare fino a raschiarti tutta la gola. Guardare Lara mentre dorme non è esattamente la stessa cosa che restare sveglio mentre guardi Fernando, e lo sai, perché con lui lo fai volutamente mentre con Lara non è così, sei sveglio solo perché c'è qualcosa che non ti fa dormire tranquillamente, ti trattiene in dormiveglia finché non spalanchi gli occhi e un profumo fin troppo forte, femminile e diverso ti invade le narici.
Fissi i suoi capelli lunghi sparsi sul cuscino, e tutto quello a cui riesci a pensare è quanto ti manchino altri capelli, dove hai percorso chilometri con mani e labbra, alle sfumature miste di biondo, castano e un colore che quasi sembra rosso ma tu sai che non lo è.
Se pensi a quello che provi per Fernando, ti si blocca il respiro a metà gola, e ti porti una mano lì, cercando di ritrovare l'aria che, comunque, non hai e non la hai perché non è più con te, è in Inghilterra e chissà se sta bene sotto quel cielo troppo grigio e carico di pioggia.
Lara si muove di un poco, nel sonno, ti viene più vicina e tu quasi scatti di colpo, cercando di allontanarti.
Il sesso con lei è appagante - niente, niente in confronto a quello con Nando - ma dormire insieme è una cosa così intima che continui a domandarti perché le hai chiesto di restare con te, stanotte.
Forse perché ti mancava condividere quel letto infinito, forse perché avevi bisogno di qualcuno accanto - Fernando ha Olalla e Nora e Leo, tu hai un mucchio di ricordi che non si lasciano nemmeno abbracciare, visto che preferiscono di gran lunga strozzarti, forse perché hai creduto di farcela o di poter lenire l'assenza.
Tendi la mano verso il comodino e a tentoni cerchi il cellulare; nascondi la testa sotto il lenzuolo affinché la luce non svegli Lara, e ti senti un bambino, una ragazzina, quando le tue dita scorrono l'archivio dei messaggi ricevuti, con quella sfilza di “Nando” che si rincorre sul display.
Conservi tutti i suoi messaggi: una semplice faccina, una risata, una secca risposta affermativa o negativa, un verso di “Se parece mas a ti”, una frase porno, un invito a toccarsi perché io, Sese, ti sto pensando e mi sto toccando così tanto che temo esploderò, un conto alla rovescia per qualche ritiro con la Nazionale, un “Ti amo” che sfiori leggero con la punta delle dita, prima di portarti il cellulare sul cuore. Come se fosse un sostituto, come se davvero qualcosa o qualcuno potessero sostituire Fernando, il Fernando che ami di un amore che si porta dietro rabbia e devozione in misure uguali e diverse, un amore che ti fa esplodere, ti causa un buco nero che ingloba tutto, un amore denso come i suoi occhi dopo il sesso, liquido come il suo respiro nelle notti d'inverno, un amore che ti brucia le viscere e ti fa a brandelli il cuore, un amore che ti fa piangere a dirotto mentre dormi. Lo ami di un amore così assurdo che nemmeno riesci a guardarti allo specchio, perché i tuoi occhi non sono i suoi.
Se Lara dovesse svegliarsi adesso, vedrebbe i tuoi occhi allagati dalle lacrime e si spaventerebbe o sospirerebbe un “Senza di lui non riesci proprio a stare”, ed è una cosa assurda perché tu riesci a vivere senza Fernando, è solo che non vuoi. Ma quello che direbbe, farebbe o semplicemente penserebbe Lara in tal caso, non ti interessa proprio.
Quello che ti interessa è aprire un messaggio vuoto, digitare qualcosa e inviare al destinatario.

Fernando, a milioni di chilometri di distanza, apre di scatto gli occhi quando sente il cellulare vibrare.
“Siempre,” c'è solo una parola sul display. Nando sorride e torna a dormire.

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