Meet the Fine heirs - episodio 12

Aug 28, 2010 15:35

They are back!! Avevo detto che fino a settembre non avrei avuto tempo per aggiornare, invece questa volta, da brava nerd, ho portato via il portatile a casa della mia amica (ufficialmente dovevo studiare...) e sono riuscita a scrivere l’aggiornamento. Questo è il primo aggiornamento della terza generazione, ovviamente i Fine sono ancora i soliti strampalati, però ci sono stati dei cambiamenti narrativi inevitabili, dato che gli eredi sono DUE e nel vecchio modo di interagire non riuscivo a gestirli. Basta chiacchiere, vi lascio alla lettura ^_^



Casa Fine, circa le 23.40 di una sera in apparenza come tante. Si era sentito sbattere violentemente la porta della stanza di Jason. Poco dopo, da un’altra attigua, aveva fatto capolino Medea che, con fare titubante e il viso incerto sul da farsi, aveva bussato alla porta appena sbattuta.
- Jay… posso entrare? - aveva detto.
- No!
- Io entro ugualmente. Permesso?



Medea era entrata piano e Jason, che era sdraiato a letto, l’aveva accolta con un’espressione tutt’altro che ospitale:
- Cosa lo chiedi a fare il permesso se poi fai di testa tua?
- Oh mamma, oh mamma! Deve farti molto male! Si vede persino il sangue dal cerotto! Perché non vuoi dirci chi ti ha conciato in questo modo?



- Non cominciare anche tu Medea, mi bastano già mamma e papà per farmi trattare come un bambino! Questi non sono affari che vi riguardano, sono abbastanza grande per badare a me stesso!
- Ma cosa dici?!? Torni a casa in ritardo ferito e con un occhio nero, è normale che siamo tutti preoccupati per te, soprattutto i nostri genitori!



- E da quando a mamma e papà importerebbe qualcosa di me? Non hanno occhi che per te, di me si ricordano solo quando devono sgridarmi.
- Questo non è vero!
Jason si era messo a sedere sul letto, con fare attento. Aveva guardato Medea dritta negli occhi mentre le diceva:
- Invece si, e ho le prove. Ti ricordi quando abbiamo festeggiato il mio secondo compleanno?



Il giorno prima avevamo festeggiato il tuo passaggio nell’adolescenza, eri circondata da tutti i nostri parenti e ti hanno acclamata…



… quella sera hai chiesto a papà di andare a fare un giro in macchina con la sua Betty e lui ha acconsentito contento…



… almeno fino a quando non si è reso conto che lui non sarebbe stato presente e a guidarla saresti stata tu…



… e che addirittura l’avresti lasciata incustodita mentre avresti cenato con le tue amiche…



… già, se mi fossi comportato io così, sono sicuro che mi avrebbe rinchiuso in camera mia finché campavo, ma nel tuo caso, ti ha aspettata fuori per poterti abbracciare contento!



… il giorno dopo, intorno alla mia torta non c’era nessuno, giusto la mamma perché mi ci aveva portato, in più continuava a dirmi che ero bello come papà, oltre al danno la beffa! Io sono diverso da papà!



Medea non aveva risposto. Si era seduta in un angolino del letto del fratello e si era fatta più seria, ma anche più tesa. Aveva detto:
- Non sono stati mamy e papy a organizzare la festa di compleanno, sono io che l'ho organizzata, sono io che ho rovinato la tua festa…



Jason aveva spalancato gli occhi incredulo. Non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito.
- Tu?!? Perché avresti fatto una cosa simile?
- Non è facile parlarne, non ne vado molto fiera - aveva proseguito Medea con una smorfia.
- Tu non riesci a parlare di qualcosa? È difficile da credere, di solito bisogna dirti di stare un po’ zitta da quanto chiacchieri - aveva ridacchiato Jason - se hai “rovinato” la mia festa come sostieni di aver fatto, dimmi almeno perché, a questo punto sono curioso!
- Be’ le ragioni sono due. La prima è che ero gelosa di te, perciò volevo farti un dispetto.
- Cosa?!?
- Ho avuto un’infanzia che tutti i simmini desidererebbero: tutti i pomeriggi giocavo con Lullaby, la nonna e la zia Olivia…



… non tutti possono dire di avere un’amichetta con i poteri magici e io ce l’avevo! Lullaby ha iniziato a mostrare in quel periodo i suoi poteri, dato che riusciva ad essere in due posti contemporaneamente!



… dopo una giornata di gioco, mi sdraiavo sul Divino e ne raccoglievo i favori…



… papy mi diceva sempre tra tutti i trofei che avrebbe mai vinto, non ci sarebbe mai stato risultato più prezioso di me!



… mamy mi lodava per i miei voti perfetti…



… la zia Olivia mi dava consigli su come diventare magnifica come lei…



… fino a che una notte, mentre dormivo, sei nato tu.



… non giudicare, mettiti nei miei panni: alla mattina mi sveglio, corro a fare colazione e trovo il mio adorato papy che aveva in braccio un coso pelato e puzzolente e gli parlava in maniera tutta dolce, come lo avevo visto fare solo con me, in più lo imboccava, cosa che con me non faceva! Ci sono rimasta malissimo, non riuscivo ad accettare il fatto che non ero più la piccola di casa.



… Dopo il tuo primo compleanno, la mia gelosia è addirittura aumentata, poiché assomigliavi come una goccia d’acqua a papy, mentre io avevo preso solo gli occhi e il mento da lui…



… papy e mamy hanno iniziato a trascorrere sempre più tempo con te…



… e mentre crescevi, dimostravi di essere più “Fine” di me…



… il giorno del tuo compleanno ti ho visto ballare con la nonna uno smustle e ho deciso che non meritavi di essere festeggiato da tutti, visto che eri al centro dell’attenzione ogni giorno! Così mi sono offerta di organizzare la tua festa, papy e nonna Dom mi hanno lasciato carta bianca con entusiasmo, pensavano che avessi superato la mia gelosia nei tuoi confronti. Però, invece di una festa di compleanno per bambini, ho organizzato una festa di sera in costume.



… Quando ha capito cosa stava succedendo, papy mi ha fatto congedare i miei amici e mi ha fatto una gran ramanzina, ma non è servito a farmi cambiare idea su di te…



… da quel momento, ogni volta che la nonna ti faceva un complimento, chiedeva conferma a me e, puntualmente, mi andava di traverso la colazione!



- Non mi ricordo niente di queste cose! - aveva aggiunto Jason, stupito - come mai hai cambiato idea?
- Un pomeriggio la nonna mi ha preso da parte, mi ha proposto di andare insieme sull’altalena, poi ha fatto scivolare il discorso sul suo rapporto con sua sorella Fran, su quanto fossero gelose l’una dell’altra, mi ha raccontato dei dispetti terribili che si facevano perché erano in eterna competizione, fase che hanno superato solo dopo che Genma l’ha riportata in vita e, facendomi l’occhiolino, ha aggiunto che aveva capito che era meglio conservare la gelosia per il proprio uomo, piuttosto che sprecarla con una sorella. Alla fine mi ha chiesto di darti una possibilità, cosa che ho fatto, e devo dire che aveva ragione!



Jason aveva fatto un sorriso dolce (gli capitava sempre quando pensava a nonna Dom) e aveva aggiunto:
- La nonna ha sempre ragione, inoltre è sempre allegra, parla da sola e ha un modo tutto suo di vedere le cose! È fantastica, veramente fantastica!



- Già, ma anche il nonno non era male. Mi chiamava “primate” e questo mi faceva imbestialire, ma mi ha insegnato un sacco di cose utili della vita, come nuotare e infondere paura nel prossimo. Mi ha detto che era stata Jennicor, la sua prima moglie, ad insegnargli tutte queste cose e che la pensava spesso, anche se con la nonna fingeva di non ricordarsela per evitare delle scenate di gelosia… Secondo me si ricordava molte più cose di quanto non volesse ammettere!



… Lui e la nonna formavano una coppia un po’ strana, sempre intenti a ideare qualche nuovo piano per conquistare il mondo, ma era carino vederli così uniti e attaccati alla famiglia, da un genio del crimine e una scienziata pazza non te lo aspetti!



- Si, anche il nonno era un tipo a posto - aveva detto Jason - ma se devo essere sincero, ogni tanto lo trovavo un po’ inquietante…



…  però è stato orribile vederlo andarsene col Tristo, anche se era alla terza esistenza. Per riprenderci dalla sua scomparsa abbiamo persino deciso di traslocare. Mi ricordo che piangevamo tutti!



A quelle parole, l’espressione di Medea si era fatta più dura.
- Tutti tranne Moira, vorrai dire! Quella ragazza non mi piace, è malvagia e priva di sentimenti!
- Parli così perché non la conosci come la conosco io, sono sicuro che stava metabolizzando il dolore mangiando i biscotti!



- Quanto sei ingenuo Jason! È una stregaccia cattiva, passa la maggior parte del suo tempo a studiare e a creare pozioni!
- Non c’è niente di male se cerca di migliorare la sua istruzione, tu vuoi diventare un’insegnante, dovresti saperlo!



- Parli così perché non sai cos’ha fatto a Lullaby!
- Ecco, sentiamo cosa si è inventata quella mezza matta per mettere in cattiva luce Moira!
- Non si è inventata niente, Lullaby è una strega benefica, non direbbe mai una bugia!



… saprai anche tu che Lullaby ha una cotta per Collant Taro, tanto lo sanno tutti. Moira lo ha invitato a casa Evans, ha aspettato che Lullaby se ne accorgesse e rimanesse incantata a guardarlo come fa di solito…



… e ha approfittato per baciarlo, proprio mentre Lullaby guardava!!



… Lully è rimasta a piangere in camera sua da sola tutto il pomeriggio, fino a che non siamo arrivate io, Kyoko e Kagome.



… per colpa di quella stregaccia abbiamo passato l’intera serata a cercare di consolare Lullaby, in quella che doveva essere la nostra ultima serata da adolescenti, dato che domani partiamo per l’università!

[piccola nota: se vi sembra che Kagome assomigli un po' a Vanessa di adanay, vi assicuro per il bene di Vanessa che non è così: Kagome è molto più brutta e ho le prove :PP si vede che quando è cresciuta mi piaceva vestita così e mi sono sempre dimenticata di cambiarle il look, sorry!]



- Moira si prende tutte le colpe perché non è falsa. A Lullaby è mai passato per la testa che magari Moira è innamorata di Collant Taro e che voleva avere un’occasione con lui prima che partisse per l’università? Perché ti ricordo che anche lui partirà per l’università con voi, domani. Poi lo sa benissimo che Lullaby è cotta di lui, se la voleva se l’era già presa, scusa! Si vede che anche a lui piace Moira, perché dare la colpa a lei se CT la preferisce a Lullaby?



- Non è perché si sono messi insieme, è stato il modo di agire di Moira che ha ferito Lullaby! Comunque non ha importanza, non ho assolutamente intenzione di discutere per Moira l’ultima sera che trascorro a casa.
- Su questo sono d’accordo! Tra le altre cose non capisco che cosa ci trovino in quel tipo, io lo trovo molto mediocre, per non dire di peggio…



- E certo, nessuno è figo come te, giusto Jay? :P
- Stanne certa, lo batto a mani basse! A proposito, qual è il secondo motivo?
- Il secondo motivo di cosa?
- Prima hai detto che sono due i motivi per i quali hai rovinato la mia festa di compleanno. Uno è la tua gelosia nei confronti del mio “notevole fascino”, il secondo qual è?
- Ti ho detto questo? No, niente. Scherzavo, hihi!
- Naaa, c’è qualcosa!! Dai, dimmi cos’è!



- Mi piaceva un ragazzo di nome Flavio, in realtà mi piace ancora, così mi sono offerta di organizzare la tua festa, trasformandola in una festa in costume dove ho invitato tutti i miei amici, Flavio compreso. Invece il fatto che eravamo in costume, che fosse la tua festa e l’avessi rovinata, che il suo interesse principale sia rivolto alla musica, ci hanno reso ancora più rigidi e impacciati e così non ci rivolgiamo la parola da allora!



- Intendi dire Flavio Alvares? Io ero convinto che ti fossi presa una cotta per Felix Alvares!
- Felix è stato il ragazzo del mio primo appuntamento, ma non è stato nulla di serio! Mi ha chiesto di uscire un pomeriggio a casa, sapevo che Flavio mi stava guardando, così ho accettato per fargli credere che non mi piacesse più, così avremmo potuto tornare ad essere amici! Invece ho peggiorato la situazione, dato che Felix è lo zio di Flavio! [si, lo so che può partire la confusione generale, perciò qui trovate l'albero genealogico della famiglia Alvares :P ]
- Dai, racconta!



- Non c’è molto da dire - aveva risposto mogia - quella sera io e Felix siamo usciti insieme ed è stato un disastro! Innanzitutto mamy ci ha tenuto a spiegarmi come nascono i simmini, già di per sé momento di imbarazzo totale, e ci ha tenuto a spiegarmi che per lei è stato bellissimo avere noi due, a parte una strana attrazione che provava in gravidanza proprio per il fratello di Felix, lei sembrava molto disgustata al solo ricordo, mentre io avrei voluto sprofondare!



Non è tutto. Mentre salivo nella macchina di Felix…



… c’era papy dietro che ci salutava augurandoci una buona serata, solo che gesticolava come un matto, aveva il tono della voce più alto di due toni e urlava…



… non eravamo ancora partiti, che l’ho sentito mentre si disperava a voce altissima con la Dea dicendo:  “Lo so che avevo giurato di non comportarmi mai come il Conte, ma perché tra tutti proprio quel mezzo delinquente?”! Che vergogna, se l’ho sentito io lo avrà sentito anche Felix!! Ci sarà rimasto male…



… Felix sembra un duro, in più è un Alvares e si pensa che abbia in testa solo una cosa, invece si è dimostrato un ragazzo dolce e veramente interessato a me, mentre io non ho fatto altro che pensare a Flavio! A fine serata, davanti alla porta di casa mi ha dato un bacino sulla guancia, mi ha detto che era stato benissimo con me e mi ha chiesto di nuovo di uscire. A quel punto gli ho detto che ero stata bene, ma tra noi non poteva funzionare e che speravo che avremmo potuto essere buoni amici. Felix ha fatto una faccia tristissima, mi ha detto che non era sicuro di riuscire ad essermi amico, perché a lui piacevo sul serio, mi ha augurato la buona notte e se ne è andato con la schiena curva alla velocità di un bradipo verso la macchina. Devo dire che da quel giorno l’ho rivalutato parecchio, perché è un ragazzo d’oro e non meritava di essere trattato così!



- Ma se non ti piace, non è che te lo puoi far piacere per forza solo perché “è un ragazzo d’oro”, come dici tu!
A quel punto Medea aveva fatto un sorriso dolce al fratello, aveva inclinato leggermente la testa da una parte e gli aveva detto:
- Però potevo evitare di accettare il suo invito, sapevo di piacergli e l’ho usato solo per far ingelosire Flavio. Ti do un consiglio: non usare MAI un’altra persona come ripiego, io ho perso un buon amico e ci ho messo un po' per farmi passare il senso di colpa!



“Non usare MAI un’altra persona come ripiego”, aveva detto Medea. Si, come no, aveva pensato lui. Gli ritornavano in mente gli ultimi giorni, da quando aveva cambiato età, con una tranquilla festicciola in famiglia.



Era certo che quella che iniziava sarebbe stata un’età fantastica, sarebbero stati lui, Terence, Silvestro e Moira. Li avrebbe convinti a fare la pace e sarebbe andato tutto bene. Avrebbe vissuto circondato dagli animali, avrebbe allevato 20 cuccioli (bruttissimo desiderio vitalizio!) avrebbe trovato una ragazza con cui condividere la passione per i tramezzini al formaggio  (aspirazioni familiari e seconda aspirazione al formaggio, desiderio di vita irrealizzabile… ‘sto simmo ha una fortuna non indifferente con i dadi! U_U), dato che i suoi amici lo trovavano strano, sia per la fissazione che aveva con gli animali che per i tramezzini al formaggio.



Avrebbe voluto uscire subito con gli amici per festeggiare, come aveva fatto Medea per il suo compleanno, magari guidando Betty, ma la mamma era stata categorica: non si esce di casa senza aver prima finito i compiti e lui, di compiti, ne aveva una pila intera da finire! Uffa, lui ai suoi figli non avrebbe mai fatto una cosa del genere, perché dover smaltire una pila interminabile di compiti a poche ore dall’entrata nell’adolescenza era di un triste… pure un po’ sfigato per dirla tutta ^^’
(comunque parliamone: FIGLI. che razza di pensieri sono per un adolescente? O_o Questo l’ha preso dal vecchio, ci scommetto U_U )



Comunque sarebbe stato bello anche ricorrere all’adozione (aiuto, Jason è JT 2 la vendetta!!!! Si salvi chi può!!!!!!!!), non si precludeva nessuna strada in tal senso!



Il pomeriggio del giorno dopo, dopo aver fatto i compiti, era andato a fare un giretto da solo per il quartiere, il suo primo giretto da solo!! Durante il tragitto, era capitato davanti alla dimora dei Nasoni, da dove aveva visto uscire la verde Lamù, più grande di lui, che gli aveva fatto notare quanto fosse cresciuto bene e quanto avrebbe voluto invitarlo a entrare in casa sua a fare una visitina al parentado. Le aveva risposto:
- Effettivamente penso anch’io di essere un gran figo! Ma si, entro, perché no?



Poi Lamù gli aveva proposto di fare un giro della casa: il giardino…
- Devi starmi per forza appiccicata?
- Certo tesoruccio, è per mostrarti meglio la casa, no?



Il tour della casa era terminato nella camera da letto di Nasone e Cameron. Lamù aveva ammiccato mentre diceva:
- e quello è un letto a due piazze…



Jason ci aveva messo meno di un secondo per capire a cosa stesse puntando la sua verde mezza parente e la cosa non gli dispiaceva affatto… era molto curioso sull’argomento, certamente i terribili racconti di sua cugina Moira, sulle nefandezze compiute dagli zii l’avevano spaventato molto quando era bambino, facendogli giurare che lui non avrebbe mai fatto nulla del genere…



ma era convinto di una cosa: per essere vinte, le paure vanno affrontate! Ecco, magari sarebbe il caso di CHIUDERE A CHIAVE quando si intraprende il lungo viaggio che porta alla sconfitta delle proprie fobie, altrimenti è possibile che il padre della ragazza che ti ha in cura, entri nella stanza nel bel mezzo della terapia, interrompendo bruscamente la seduta poiché non approva il metodo di guarigione intrapreso… Anche perché l’Erede era impegnato a capire come applicare le nozioni apprese da Moira, quindi non erano ancora andati fino in fondo! ^^’

Genma: Cosa state facendo?!? Sul letto dei miei genitori, poi! Coprite immediatamente le vostre vergogne!!



Genma: Tu, razza di piccolo delinquente, adesso te la sposi la mia bambina!
Jason: Non ci penso per niente, non abbiamo fatto niente di male!!

Signore e signori, ecco a voi la saga ottocentesca dei Fine! Già il mio colloquiare tende al desueto in regolar circostanza, ma con tali argomentazioni non posso che incoraggiarvi a donar ilarità ai nostri animi in alternativa al versar lacrime amare, concedendoci delle Assai Copiose Risa sulla maniera di formular pensiero di Genma. Neanche il fallomarmocchiesco Conte Manfred oserebbe riflettere in tal guisa (essendo un fallomarmocchio non è fornito di alcuna capacità meditabonda).

Trad.: Già parlo da vecchia normalmente, ma se tiro fuori certi discorsi, non posso che invitarvi a ridere per non piangere, facciamo LOL alla mentalità di Genma. Neanche il bimbominkiesco Conte Manfred penserebbe una cosa del genere (essendo un bimbominkia non è in grado di pensare).

Comunque questi figli di Genma sono strani: a una piacciono i Lucertoloni quasi anziani, a un’altra piacciono quelli molto più piccoli di lei, la terza non si è ancora espressa, il quarto preferisce il fascino del male… Devo dire che però le due ragazze hanno ottimi gusti, brave!



In poco tempo era stato chiamato Peter e si era iniziato il processo pubblico della famiglia Fine contro Jason e Lamù. Genma era furioso, Peter tentava di scusarsi a nome di Jason, sottolineando il fatto che fosse giovane e quindi avesse ancora le idee confuse su certe questioni, ma Jason rifiutava categoricamente sia di scusarsi che di fidanzarsi, non aveva fatto niente di male! (anzi, non aveva fatto proprio NIENTE!)



Una volta arrivato a casa, ci si era messa tutta la famiglia a fargli la paternale. Peter lo aveva rimproverato duramente:
Peter: Ritieniti in punizione a vita! Come faccio a tirarti fuori da questo pasticcio senza litigare con i Nasoni? E tua madre, chi la sente quella quando lo verrà a sapere! E questa non è ancora la parte peggiore! Poteva rimanere incinta, ti saresti ritrovato a quindici giorni d’età con un bebè in arrivo ed è troppo presto! Vuoi veramente un figlio alla tua età?
(Ehm… cof cof, se fossi in Peteruccio non userei certe argomentazioni per dissuadere l’Erede dati i pensieracci che fa mentre studia, non escluderei che potrebbe sviluppare un “Try for baby” anche a 15 giorni d’età ed è troppo presto PER ME per occuparmi di nuovo di un simmino, dopo i 16 della terza generazione, altro che per Jasonbello U_U )



Sua madre non era stata da meno, dicendogli che condivideva appieno il ragionamento di Genma e che poteva considerarsi fidanzato ufficialmente con Lamù, non a caso lei aveva aspettato di innamorarsi di Peter, prima di concedersi a un simmo!
(Alla faccia! Ricordiamoci che Pros andava alle elementari con JT! Tra lei e "Glacivère" di pirate_otty si potrebbe fare una gara di resistenza U_U)



Senza contare che persino Medea l’aveva preso in giro:
Medea: Uhh il mio fratellino si è fatto incastrare da Lamù! Te l’avevo detto io di non accettare inviti dagli sconosciuti!  Sono certa che farete una bella coppia, tutti e due con aspirazioni familiari! A quando il grande giorno?
Jason: Smettila!! Ti ho detto che non mi sposo!



Dai, alla fine non tutti avevano rotto le scatole… innanzitutto c’era l’adorata gatta Briciola, invecchiata anche lei…
Jason: Oh Briciolina, tu me le fai ancora le coccole, vero?



… poi c’era nonna Dom, che sapeva sempre come tirarlo su di morale!
Dominique: Non temere pulcino, vedrai che Peter troverà il modo di sistemare le cose!
Jason: Non sei arrabbiata con me, nonna?
Dominique: Per aver santificato il Divino? Certo che no, che sarà mai?



Era più forte di Jason: se gli veniva detto di non fare una cosa, ma non gli si dava una spiegazione valida per non farla, allora che sentiva l’esigenza di portarla a termine ad ogni costo! E questa volta, la cosa proibita era Lamù.



Il giorno dopo, non appena tornato da scuola, aveva chiamato Lamù e le aveva chiesto di passare immediatamente a trovarlo, dato che lui era “in punizione a vita” e non poteva muoversi dal lotto. Il piano era semplice: Lamù sarebbe passato a prenderlo verso l’una, lui sarebbe riuscito a sgattaiolare fuori in qualche modo e insieme sarebbero andati in un posto più tranquillo, dove avrebbero potuto consumare in santa pace.



Proprio mentre decidevano i dettagli per la serata, era passata Noelle Tricou, la zia di Jason. Lo aveva guardato con aria di disapprovazione senza accennare a salutarlo, dunque anche lei sapeva, e lui per tutta risposta, l’aveva guardata con aria di sfida. Poi Noelle se n’era andata, così come aveva fatto Lamù.



Così all’una precise, Lamù era arrivata come promesso, Jason era salito in macchina e si apprestavano a passare la famosa serata…



Peccato che i due fossero stati beccati da un poliziotto mentre erano ancora impegnati con i preliminari, quindi erano stati riaccompagnati a casa dalla polizia! Che ragazzo sfortunato che è il nostro Ataru Moroboshi ehm… volevo dire Jason Fine ^^’



Jason si era salvato da una terribile punizione solo perché in quel periodo erano in lutto per la scomparsa di JT e la mattina dopo avrebbero traslocato, quindi i suoi genitori non avevano avuto tempo materiale per rimproverarlo a dovere.
Il giorno dopo era cominciata la loro nuova vita e ad attenderlo c’era un’altra notizia per lui sconvolgente: Terence si era rifiutato di passare il pomeriggio con lui e Silvestro, poiché aveva scelto di passare il suo tempo con Opal. Per Silvestro e Jason era stata un’onta: traditi per correre dietro a una femmina! Senza pensarci due volte, Jason aveva convinto Silvestro a “riprendersi” Terence e si erano precipitati a casa di Jake. Li avevano trovati abbracciati nel soggiorno, i loro visi che quasi si sfioravano. “Per fortuna siamo arrivati in tempo!” aveva pensato Jason. Immediatamente aveva aggiunto:
- Da quando ti piacciono le secchione, Terence?



A quelle parole, Opal si era diretta verso il nostro Erede come una furia e gli aveva urlato:
- Si può sapere qual è il tuo problema, Fine? Come ti sei permesso di rovinare il momento del mio primo bacio con Terence? Vuoi fare a botte?
- Opal, ti prego, calmati! - aveva implorato Terence - non c’è bisogno di picchiare nessuno!



- Ehi, calmati isolana - aveva proseguito Jason - non ce l’ho con te! Poi, non vorresti mica batterti con un ragazzo, non so se ne usciresti tutta intera!



La discussione tra Jason e Opal era proseguita fino a sera inoltrata: “ Fatti sotto, Fine!” gridava Opal “Non ci penso nemmeno, sei una femmina, per quanto racchia!” rispondeva Jason. Era come una partita di tennis dove la palla continuava a rimanere in gioco, apparentemente all’infinito.
Alla fine, all’ennesimo insulto di Jason, Opal era scattata, le era scesa una lacrima e gli aveva dato uno schiaffone, tanto forte da fargli perdere l’equilibrio. Jason non si aspettava una tale forza in quello schiaffo e ne era rimasto sorpreso, quasi affascinato.



Il passo dallo schiaffo alla rissa fu breve, ma Jason aveva incassato inebetito ogni graffio e ogni colpo di Opal (uno più potente dell’altro), ricevendone una sconfitta clamorosa. Proprio di fronte ai suoi cugini che lo consideravano il più forte tra loro!



Battuto da una ragazza, incredibile! Aveva sentito Opal dire “Allora, chi è che non ne sarebbe uscita tutta intera?” e questo gli era bastato per farlo rientrare in sé. Si era alzato di scatto ed era corso via come un fulmine, il più lontano possibile da quella casa.



Si, ma dove andare? A casa era fuori discussione, Terence e Silvestro non ne parliamo, Moira era andata a quel convegno sulla magia con il Conte, quindi non c’era nessuno al quale rivolgersi. Aspetta, forse una persona c’era! Aveva preso il telefono e aveva mandato un messaggino a Lamù:
“Tra 5 min davanti a casa tua. J”
L’aveva aspettata a sedere sulla panchina di fianco alla porta e lei non aveva tardato a uscire di casa.
- Tesoruccio, che cosa ti hanno fatto?!? Sei pieno di lividi!
- Pure?!? Fantastico, oltre alla beffa, anche il danno!
Ecco, sapeva che non sarebbe stata una buona idea, quella di andare a casa di Lamù. Già aveva scoperto di sopportarla poco perché è appiccicosa e parla per diminutivi, poi aveva iniziato a farle un sacco di domande, del tipo “ti fa male l’occhietto?”, “vuoi che ti metta un cerottino sul graffiettino?”, e così via.



Poi a un certo punto, Lamù aveva appoggiato la testa sulla sua spalla e aveva detto dolcemente:
- Sai tesoruccio, sono contenta di non essere stata ammessa all’università. Hai proprio bisogno di una mogliettina che si prenda cura di te.
A quelle parole, Jason aveva fatto uno scatto all’indietro allarmato. “In che guaio mi sono cacciato?”



- Sarà meglio che vada - disse Lamù - il mio paparino si starà chiedendo dove sono, buona notte Tesoruccio!
Era arrivata alla porta quando Jason l’aveva circondata dicendole:
- Aspetta, non mi fai neanche due coccole?
- Vorrei tanto tesoruccio, ma ci siamo abbracciati fino adesso, e devo rientrare!
- Non intendevo quel tipo di coccole!
- Ma c’è paparino dentro, se ci scoprisse, scoppierebbe un macellino!
A quel punto Jason si era visto costretto ad utilizzare la sua tecnica più persuasiva, che di solito faceva sciogliere anche l’integerrima Prosperity: la faccia del cucciolo ferito.
- Mi fa male l’occhio, Lamù! Per favore…
- Ti prego Jason, non farmi finire di nuovo nei guai!



A quel punto aveva capito che non c’era niente da fare, così si era congedato con le pive nel sacco.
- Ti amo, tesoruccio! - gli aveva detto Lamù mentre se ne andava. Lui non aveva risposto, aveva altri problemi più urgenti da affrontare: doveva tornare a casa.



Era rimasto un bel po’ a fissare quella che non si era ancora abituato a considerare come la porta di casa sua, incerto sul da farsi. Era sicuro che avrebbe trovato ad attenderlo quattro persone sul piede di guerra, una volta varcata la soglia.



Poi aveva preso coraggio e si era deciso a entrare. Effettivamente c’era tutta la famiglia in piedi ad attenderlo, ma le loro espressioni arrabbiate si erano trasformate in preoccupazione una volta che avevano visto il suo volto tumefatto.



Se le domande di Lamù gli erano sembrate invasive, quelle della sua famiglia lo erano ancora di più: “chi è stato?”, “quanti erano?”, “erano molto più grossi di te? Ma che dico certo che lo erano!”, “dobbiamo andare a parlare con i genitori di questi bulletti, dicci i nomi!”, “Ho sentito parlare di queste baby-gang e sono molto pericolose” e così via.
Che cosa avrebbe dovuto dire? Non vi preoccupate, è stata una ragazza indifesa (cof cof, proprio indifesa non direi ^^’ N.d.A.) e in un certo senso me la sono cercata, quindi va bene così?



Certo che no, non avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura quello che era successo a casa di suo zio Jake! Alla fine non ce l’aveva fatta più e aveva urlato:
- BASTAAAA!



Quando finalmente i suoi familiari si erano azzittiti, si era diretto verso il bagno a medicarsi e poco dopo si era ritrovato a chiacchierare in camera sua con Medea.



Era curioso che Medea gli avesse consigliato di non approfittarsi di una ragazza una mezz’oretta dopo che aveva tentato di concludere con Lamù, anche se a lui di quella ragazza non importava nulla, anzi gli dava quasi fastidio. Si era gettato di schiena sul letto e aveva chiesto con voce lamentevole:
- Dici che non si fa?



Medea aveva sorriso, si era avvicinata al fratello e gli aveva iniziato ad accarezzare la guancia sinistra.
- Giochi a fare l’adulto e invece sei ancora un cucciolo che vive in una camera che persino il dottor Dolittle troverebbe imbarazzante, da quanto è piena di animali, inoltre non fa che cacciarsi in un guaio dietro l’altro! Come farò all’università senza di te, fratellino?



Alcune considerazioni sparse: per JT questo è l'ultimo trapasso, lo avevo già deciso, ma il lotto corrotto dei Fine ha reso questa decisione irrevocabile: non c'è più neanche una tomba per piangerlo! Niente epitaffio per lui questa volta, glielo avevo già scritto e non ho nulla da aggiungere rispetto alla morte precedente. Spero che si sia capito un po' il carattere dei due eredi, non volevo svelare troppo, però volevo comunque presentarli a dovere!
La pagina dei Fine su facebook è sempre qui, come al solito a breve aggiungerò un po' di spam che non è rientrato nell'aggiornamento. L'episodio 13 non arriverà molto presto, per una serie di cose legate sia alla real life che alla mole di foto che richiederà quell'aggiornamento, dato che avverranno diversi avvenimenti molto importanti.

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Edit: Devo editare per diversi motivi: ho sbagliato a scrivere il titolo (questo è l'episodio 12, non il 10!! Si vede che inconsciamente mi manca Peteruccio!), photobucket ha censurato l'immagine del non fattaccio, così ho messo la versione "semi-casta e pura" (hehehe!! questa volta mi ero premunita!), infine ho dimenticato i riferimenti al linguaggio ottocentesco: mi sono liberamente ispirata al gruppo facebook "esclamazioni antiquate" ed è giusto citarlo!

Bacioni a tutti!

fine legacy, generazione 3

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