Fic: I wanna grow young with you (Too young to ever grow old) - [Fernando Torres/Sergio Ramos] - Ita

Jan 29, 2010 16:04

Title: ‘I wanna grow young with you (Too young to ever grow old)’
Author: jen_jm
Beta: lisachanoando
Pairing: Fernando Torres/Sergio Ramos
Rating: R/NC-17
Category: slash
Word count: circa 800
Warnings: pr0n, mild angst (?), fluff (?), warnings poco affidabili (XD)
Disclaimer: se mi appartenessero-- meglio che non finisca questa frase. Non sono miei, punto.
Author’s Notes: per il titolo, vedete le note alla fine.
Scritta per il p0rn fest @ fanfic_italia con il prompt RPF Calcio (Nazionale spagnola), Fernando Torres/Sergio Ramos, pioggia
Summary: “Fernando avrebbe dovuto pensarci, avrebbe dovuto capire o almeno immaginare che dietro l’invito di Sergio ci fosse qualcosa del genere. Che quella frase sussurrata al telefono - ‘è qualcosa di speciale, fidati di me’ - li avrebbe in qualche modo messi nei guai, e magari anche in fretta.”

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Fernando avrebbe dovuto pensarci, avrebbe dovuto capire o almeno immaginare che dietro l’invito di Sergio ci fosse qualcosa del genere. Che quella frase sussurrata al telefono - ‘è qualcosa di speciale, fidati di me’ - li avrebbe in qualche modo messi nei guai, e magari anche in fretta.

Non è nemmeno detto che succeda, se la fortuna è dalla loro, ma la possibilità sembra diventare sempre più concreta, perché sono in macchina da più di un’ora e Sergio ha quel sorriso sulle labbra, quello dei momenti migliori e peggiori. Quelli che a Fernando un po’ fanno paura, ma che gli mancano sempre più di tutti gli altri quando lui non c’è. E dovrebbe dire qualcosa, qualsiasi cosa, chiedere dove stanno andando e soprattutto perché. Hanno un pomeriggio, uno solo, e fa già male pensarci senza aggiungere che quell’escursione sta rubando loro del tempo troppo prezioso.

Quando la macchina si ferma, però, Fernando è il primo a scendere e la sua gola si stringe all’improvviso. Sergio lo raggiunge senza una parola e gli fa cenno di seguirlo, giù per il fianco scosceso della collina su cui passa la strada e verso quel paesaggio che sa più di favola che di realtà. Corrono giù come ragazzini, rincorrendosi un po’ e cercando di non cadere, e solo quando raggiungono quel piccolo avvallamento coperto d’erba e di qualche rado fiore, Fernando si rende conto che le guance gli fanno male perché sta sorridendo come non ha fatto per mesi.

Sergio si toglie le scarpe e le abbandona lì senza troppi riguardi, e Fernando segue l’istinto che gli dice di fare lo stesso. Rabbrividisce un po’ per la sensazione dell’erba umida sotto i piedi, poi si lascia prendere per mano e tirare verso un infossamento più in là, dove l’erba è alta e in parte coperta dall’ombra di un grosso albero. E improvvisamente si dimentica che quello è il loro unico pomeriggio, perché trovarsi lì è così surreale che cancella tutto il resto e Sergio è davvero l’unica cosa che merita spazio nella sua mente.

Si ritrovano a terra a ridere come ragazzini, come una volta, e tutto sembra tornare perfetto quando le labbra di Sergio si chiudono sulle sue, ed è la sensazione più bella del mondo. Per un attimo pensa che sono in mezzo ad un prato, che sono esposti, ma non vuole dare peso a niente che non sia il respiro di Sergio che si scontra col suo quando le loro bocche sono così vicine da sfiorarsi. Il dislivello li copre e l’erba è troppo alta perché possano essere visti, e sì, i vestiti si rovineranno, ma chi se ne importa.

La prima goccia di pioggia gli cade sulla guancia e fa a malapena in tempo a rendersene conto prima che l’odore di erba e terra bagnata li avvolga. Fa per alzarsi, ma Sergio lo ferma, ridendo, e lo bacia di nuovo, bloccandolo sotto di sé. Lo accarezza piano e Fernando si placa sotto quei tocchi familiari e sicuri, quelle labbra che adesso sanno di pioggia e non sono mai state così dolci. Ritrova la forza di reagire solo per afferrargli le spalle e poi scendere giù, giù, fino al ventre e poi dentro i pantaloni, perché lo vuole sentire contro le dita. E i loro movimenti vorrebbero essere lenti ma non lo sono, diventano subito svelti, frenetici, perché nonostante tutto, nonostante si trovino in quel posto così bello da essere irreale, la consapevolezza di non avere altro che quei momenti è sempre presente, aleggia in quell’aria umida e nella pioggia che li lascerà probabilmente fradici e infreddoliti.

Fernando viene appoggiando la testa contro il terreno e cerca lo sguardo di Sergio. Le gocce di pioggia che gli rigano il viso sembrano lacrime e fa male vederle anche se sa che non lo sono, le asciuga con la mano e sorride quando Sergio appoggia la guancia a quel tocco e chiude gli occhi. Viene così, voltando il viso e sussurrando il suo nome contro il palmo bagnato, poi si lascia cadere accanto a lui, baciandolo ancora una volta.

“Sapevo che ti sarebbe piaciuto questo posto,” gli mormora Sergio sulle labbra prima di sdraiarsi sulla schiena. “Ci venivo da piccolo.” Chiude gli occhi, abbandonandosi alla pioggia che scende sempre più forte. “Non ci ho mai portato nessuno.”

Fernando vorrebbe chiedergli perché proprio lui, ma non lo fa. Perché quella risposta la ha, Sergio gliel’ha data tante, forse troppe volte in quegli anni, anche quando non la meritava. Si volta verso di lui e i loro piedi nudi si sfiorando mentre lo abbraccia e gli sussurra un “Grazie” che sa di pioggia, d’erba e di quel pomeriggio un po’ strano che, lo sente, gli mancherà fino a fargli male.

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A/N: primo tentativo senza pretese, né grandi né piccole, perché è una coppia nuova, ma c’è pur sempre una prima volta. XD E’ stata ispirata da questa canzone e da questa foto. E dal mio amore consolidato per l’Andalusia e per quello nascente per questi due.
ary_true, questa è tutta per te, tesoro. <3

fanfic: fernando/sergio (sernando), slash, fanfic: italian fiction, p0rn fest

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