[Tom/Chris] Forget your troubles, come on, get happy

Feb 16, 2012 19:48




Tom era la sua disgrazia, in fatto di modestia.
Quando l’avevano annunciato a lui, che avrebbe presentato una categoria ai BAFTA, si era premurato di chiamarlo ed annunciarglielo sorridendo come un’idiota alla cornetta. Aveva percepito il suo entusiasmo quasi agli stessi livelli del suo con ogni fibra del suo corpo, Tom aveva il dono di far sentire re del mondo chiunque fosse il suo interlocutore, ma non gli aveva accennato assolutamente nulla.
Poi Stephen l’aveva annunciato, e quando l’aveva visto salire sul palco - davvero lui, davvero il suo sorriso - si era sentito come soffocare. Non che i BAFTA per il cinema fossero questa enorme occasione, ma era un’occasione di un certo rilievo, e l’avevano scelto a presentare una categoria. Due, avrebbe scoperto dopo, sull’orlo dell’infarto.  Proprio Tom. Tom tutto carino, gentile, Tom che faceva venire voglia di abbracciarlo e sussurrargli che era bellissimo ogni singola volta che lo vedeva. Il suo Tom fatto di orsacchiotti e cioccolatini, come diceva Elsa.
“Tesoro, la mano.” Si accorse di avergliela stretta forte solo quando lasciandola gli formicolò tutto il braccio.
Ma Elsa non aveva parole cattive per nessuno, anche se questi aveva appena rischiato di metterle fuori uso un paio di dita, e gli aveva sorriso maternamente, quasi si stesse allenando per il futuro.
“Sarei io, quella incinta, ed ancora non sono in travaglio. A questo punto mi riservo il diritto di prenderti a pugni, quando accadrà.” Rise in quel suo modo cristallino amato da tutti, sovrastando per un secondo il discorso dei vincitori che gli arrivava alle orecchie. Non che gli interessasse, comunque, Tom era a lato del palco ed i suoi occhi funzionavano ancora benissimo.
Poi fu sotto i riflettori di nuovo. Seguì ogni sua singola parola, pronunciandosela in testa e non togliendogli gli occhi di dosso nemmeno per un secondo. Gli sudavano le mani, gli sembrava di essere un padre orgoglioso alla prima recita del figlio.

Aveva incontrato Chris dietro alle quinte, mentre si davano il cambio sul palco, e come sapeva sarebbe successo aveva avuto la sua bella strigliata. Gli aveva riso in faccia, quando l’aveva bloccato e gli aveva lanciato la sua occhiata più severa.
“Allenati di più, paparino, o non farai paura nemmeno alle bambole.” E con un semi abbraccio l’aveva lasciato al suo momento sul palco.
Paparino.
Andò a sedersi, dispensando sorrisi e ringraziamenti come sempre, mentre cercava di non ascoltare la sua voce, forte e chiara.
Una parte di lui continuava a sperare e si costringeva a rimanere single, fosse stato anche a vita, l’altra si era rassegnata ad Elsa ed ai momenti di totale solitudine come quello, con il piccolo Chris che cresceva a qualche metro dalla sua poltroncina mentre suo padre lo rendeva orgoglioso dal palco. Ma entrambe concordavano che fosse giusto così, dopotutto, loro erano felici, il piccolo stava bene, la nascita era ormai prossima, ed anche uno dei suoi migliori amici si era finalmente sistemato.
Paparino.
E lui sarebbe rimasto solo. Ma era contento per loro, era contento.

chissà a chi frega 'sta roba, tom/chris, slash, ma chi ha partorito questo schifo

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