[Sherlock BBC] Il bambino che giocava con il fuoco

Feb 08, 2012 22:08

Titolo: Il bambino che giocava con il fuoco
Personaggi: Sherlock Holmes, Jim Moriarty, John Orsacchiotto Watson
Rating: Verde
Avvisi: One-shot, AU
Note: Ispirata da questa immagine come sempre di sadynax (che dovreste andare ed amare incondizionatamente da qui all'eternità), il titolo invece direi che lo conoscete tutti ed è un 'rifacimento' de La ragazza che giocava con il fuoco della ormai famosa trilogia Millennium di Stieg Larsson. Ammetto che il titolo è stato un colpo di genio mentre postavo \o/
Grazie, Gianni, una volta che sei utile ;_;
Oh, giusto, il sottotitolo è sempre 'La prostituzione per lo SFI continua'.

Moriarty era uno che giocava con il fuoco.
Sherlock Holmes, dall’alto dei suoi cinque anni, non sapeva esattamente cosa significasse, solo aveva sentito Mycroft dirlo, una volta, e credeva proprio che quello fosse il caso.
Jim, come lo chiamavano gli altri bambini, se ne stava davanti a lui sorridendogli malvagio. Malvagio sapeva cosa volesse dire, era nella favola di Hansel e Gretel che gli aveva letto Mycroft la sera prima, e trovava che la parola fosse stata coniata apposta per il bambino che si ritrovava davanti.
Gli aveva rubato il suo orsacchiotto preferito, John, quello con il maglione a righe.
Era cattivo, glielo disse.
“Voglio giocare con te.” E per questo gli aveva rubato l’orso. Ah, certo.
Si tirò in piedi, erigendosi in tutta la sua altezza, e gli puntò contro la pistola ad acqua anti-cattivi.
“Ridammelo.”
Generalmente gli avrebbe anche permesso di tenerlo, non era l’unico che aveva, ma John era l’addetto a scacciare gli incubi e combattere per lui mentre dormiva, avrebbe pagato per riaverlo indietro. O meglio, l’avrebbe detto a papà e l’avrebbe pagato lui, che tanto aveva sempre il portafoglio gonfio e comprava dei regali inutili alla mamma.
Jim continuò a sorridere cattivo e lui continuò a puntargli la pistola.
Si guardarono negli occhi per lunghi istanti.
“Bambini, la merenda!”
Jim abbandonò il pupazzo a terra, dirigendosi al tavolo del cibo. “Dopo torno, attento.”
Sherlock ne approfittò, lasciando cadere la pistola e correndo da John per stringerselo tra le braccia e guardare male la sagoma del bambino dall’altro lato della stanza.
Se avesse toccato un’altra volta John, l’avrebbe morso. E non gli importava di Mycroft che gli ripeteva sempre di non farlo, John ne valeva la pena.

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