{DC Comics ~ Outsiders} You Can See It And You Can Almost Hear It Too.
Titolo: You Can See It And You Can Almost Hear It Too.
Beta: cialy_girl ♥
Fandom: DC Comics ~ Outsiders.
Personaggi: Roy Harper (Arsenal), Helena Bertinelli (Huntress), Dick Grayson (Nightwing), Grace Choi.
Pairing: Grace/Roy, Roy/Dick {I}, Roy/Helena(/Dick) {II, III}.
Rating: PG
Challenge: Special#5 @ it100
Prompt: Taci tu per primo ciò che vuoi sia taciuto da altri, Con le mani di un altro è facile toccare il fuoco, In amore e in guerra tutto è lecito.
Conteggio parole: 167 (I), 153 (II), 200 (III).
Note:
• ROY/DICK/HELENA OT3 FOREVAAAAAAH.
• Raccoltina di drabble ambientate nei primi numeri degli Outsiders, ovvero nel breve periodo in cui Huntress ha fatto parte del gruppo (volumi 8-9-10-11-12 della versione americana). Tuttavia non è necessario leggerli per capire ciò che succede.
• Leggerissimo riferimento ai Titans.
• Il titolo viene da Cave dei Muse, è stato trovato dall'amatissima cialy_girl.
Disclaimer: dire che non sono miei, ma anzi appartengono alla DC Comics, mi fa dolore. Quindi non lo dirò. Così come non dirò che non ci guadagno nulla a scriverci.
*
Roy non è il tipo di persona che si impegna per tutto - lo hanno sempre definito svogliato, in effetti - ma questa volta, in questa squadra, può tranquillamente dire di star battendo se stesso. Perché sta davvero facendo di tutto per ignorare lei, i suoi commenti, le sue ripetute supposizioni. Per far finta di nulla.
Nightwing è uno dei suoi migliori amici, da sempre. Il rapporto che hanno è identico a quello che lo lega agli altri, e l’affetto è lo stesso che prova per ogni Titans degno di questo nome.
Ed è per questo che si deve impegnare: deve fingere che vada tutto bene; non sentire quei commenti o quelle supposizioni, non rovinare la favola che si è costruito in testa nel corso degli anni.
Quindi la bacia, violentemente, con il desiderio unico di tapparle la bocca. Senza la passione che vorrebbe mostrare, solo la rabbia.
La bacia a questo modo e dopo, chiudendo gli occhi, spera che le sue parole si perdano nel silenzio.
- - -
Helena è turbata; conosce Nightwing da tempo e non lo hai mai visto così. Sembra disinteressato, forse addirittura distaccato.
Come se fosse un altro uomo.
Da un lato, non riesce più a scorgere l’interesse che un tempo lo caratterizzava; guardarlo negli occhi (anche se coperti) è come fissare un muro o uno specchio: Helena non rivede assolutamente la persona che cercava, ma nemmeno la pallida imitazione di qualcun altro.
(Persino le sue battute hanno un gusto diverso.)
Huntress semplicemente non lo riconosce - eppure è lui! - così cerca aiuto in Arsenal, sperando che almeno lui abbia notato l‘ovvio.
È il suo migliore amico, no? O, almeno, uno dei fantastici amici di cui Nightwing parla troppo… impossibile che il cambiamento gli sia sfuggito.
Ma non sembra; gli occhi dell’arciere sono gonfi, un po’ spersi, ma certi della persona che hanno di fronte. Helena non può trovare un appiglio lì, anche se lo vorrebbe.
- - -
La prima volta in cui cerca di parlarne seriamente con Arsenal, finisce per farci sesso. E basta, perché quel momento ha portato via ogni pensiero negativo.
Ha passato un mese con gli Outsiders e, a parte trovarsi male, non ha ottenuto nulla di quanto sperato; il rapporto tra lei e Nightwing è rimasto lo stesso dal giorno in cui si sono rivisti.
Il sesso è stato uno sfogo patetico, se ne rende conto. Ha persino il dubbio che lo stesso valga per Roy - che forse il motivo per cui cercano svaghi è lo stesso - e questo non serve a farla stare meglio.
Il fantasma di Dick aleggia sul loro rapporto.
La seconda volta, invece, riesce a dirgli «È diverso quando sta con voi.», con una smorfia in faccia e l’orgoglio di chi ha appena pronunciato una grande verità.
Harper si indispettisce (segno che ha capito! Lui sapeva), «Preferisci quello “vecchio”?»
«Sì, vorrei che lui tornasse a guardarmi.»
«O a volerti.» Borbotta cattivo lui, inclinando la testa di lato e fissandola trucemente.
«Questi non sono affari tuoi.» Sentenzia lei di rimando, prima di baciarlo. Non ha bisogno di sentire la verità - di vedere che è diventata dannatamente ovvia.
- - -
Beta: cialy_girl ♥
Fandom: DC Comics ~ Outsiders.
Personaggi: Roy Harper (Arsenal), Helena Bertinelli (Huntress), Dick Grayson (Nightwing), Grace Choi.
Pairing: Grace/Roy, Roy/Dick {I}, Roy/Helena(/Dick) {II, III}.
Rating: PG
Challenge: Special#5 @ it100
Prompt: Taci tu per primo ciò che vuoi sia taciuto da altri, Con le mani di un altro è facile toccare il fuoco, In amore e in guerra tutto è lecito.
Conteggio parole: 167 (I), 153 (II), 200 (III).
Note:
• ROY/DICK/HELENA OT3 FOREVAAAAAAH.
• Raccoltina di drabble ambientate nei primi numeri degli Outsiders, ovvero nel breve periodo in cui Huntress ha fatto parte del gruppo (volumi 8-9-10-11-12 della versione americana). Tuttavia non è necessario leggerli per capire ciò che succede.
• Leggerissimo riferimento ai Titans.
• Il titolo viene da Cave dei Muse, è stato trovato dall'amatissima cialy_girl.
Disclaimer: dire che non sono miei, ma anzi appartengono alla DC Comics, mi fa dolore. Quindi non lo dirò. Così come non dirò che non ci guadagno nulla a scriverci.
*
Roy non è il tipo di persona che si impegna per tutto - lo hanno sempre definito svogliato, in effetti - ma questa volta, in questa squadra, può tranquillamente dire di star battendo se stesso. Perché sta davvero facendo di tutto per ignorare lei, i suoi commenti, le sue ripetute supposizioni. Per far finta di nulla.
Nightwing è uno dei suoi migliori amici, da sempre. Il rapporto che hanno è identico a quello che lo lega agli altri, e l’affetto è lo stesso che prova per ogni Titans degno di questo nome.
Ed è per questo che si deve impegnare: deve fingere che vada tutto bene; non sentire quei commenti o quelle supposizioni, non rovinare la favola che si è costruito in testa nel corso degli anni.
Quindi la bacia, violentemente, con il desiderio unico di tapparle la bocca. Senza la passione che vorrebbe mostrare, solo la rabbia.
La bacia a questo modo e dopo, chiudendo gli occhi, spera che le sue parole si perdano nel silenzio.
- - -
Helena è turbata; conosce Nightwing da tempo e non lo hai mai visto così. Sembra disinteressato, forse addirittura distaccato.
Come se fosse un altro uomo.
Da un lato, non riesce più a scorgere l’interesse che un tempo lo caratterizzava; guardarlo negli occhi (anche se coperti) è come fissare un muro o uno specchio: Helena non rivede assolutamente la persona che cercava, ma nemmeno la pallida imitazione di qualcun altro.
(Persino le sue battute hanno un gusto diverso.)
Huntress semplicemente non lo riconosce - eppure è lui! - così cerca aiuto in Arsenal, sperando che almeno lui abbia notato l‘ovvio.
È il suo migliore amico, no? O, almeno, uno dei fantastici amici di cui Nightwing parla troppo… impossibile che il cambiamento gli sia sfuggito.
Ma non sembra; gli occhi dell’arciere sono gonfi, un po’ spersi, ma certi della persona che hanno di fronte. Helena non può trovare un appiglio lì, anche se lo vorrebbe.
- - -
La prima volta in cui cerca di parlarne seriamente con Arsenal, finisce per farci sesso. E basta, perché quel momento ha portato via ogni pensiero negativo.
Ha passato un mese con gli Outsiders e, a parte trovarsi male, non ha ottenuto nulla di quanto sperato; il rapporto tra lei e Nightwing è rimasto lo stesso dal giorno in cui si sono rivisti.
Il sesso è stato uno sfogo patetico, se ne rende conto. Ha persino il dubbio che lo stesso valga per Roy - che forse il motivo per cui cercano svaghi è lo stesso - e questo non serve a farla stare meglio.
Il fantasma di Dick aleggia sul loro rapporto.
La seconda volta, invece, riesce a dirgli «È diverso quando sta con voi.», con una smorfia in faccia e l’orgoglio di chi ha appena pronunciato una grande verità.
Harper si indispettisce (segno che ha capito! Lui sapeva), «Preferisci quello “vecchio”?»
«Sì, vorrei che lui tornasse a guardarmi.»
«O a volerti.» Borbotta cattivo lui, inclinando la testa di lato e fissandola trucemente.
«Questi non sono affari tuoi.» Sentenzia lei di rimando, prima di baciarlo. Non ha bisogno di sentire la verità - di vedere che è diventata dannatamente ovvia.
- - -