Titolo: Deep In The Memory, What Once Was Love.
Beta:
namidayume ♥
Fandom: DC Comics, New Gen.
Ambientazione:
lovvoversePersonaggi:
Lisa Benni,
Mario Rossi. (Mario/Lisa, OC/Lisa)
Challenge: Abitudine @
it100Rating: PG
Parole: 206 (W)
Note: Il titolo viene da Twenty-four Hours dei Joy Division;
vedova_nera non lo sa, ma è merito suo se ho pensato a loro quando - disperata - razziavo testi di canzoni per trovare un verso adatto.
E ringraziate tutti
namidayume, perché è solo merito suo se oggi ho scritto ♥.
Disclaimer: Per quanto sia buffo dirlo, i personaggi appartengono a me, a
namidayume e a
cialy_girl.
*
Lisa non era mai stata brava a mentire. Mai, con nessuno ed in nessuna occasione - nemmeno con Mario (di certo il più meritevole).
Anzi. Lui era sempre riuscito a capire tutto semplicemente guardandola negli occhi - in quei momenti, Lisa si sentiva come un libro: Mario poteva sfogliare le sue pagine e leggere di gioie, di segreti, di parole... senza la possibilità di sbagliare o di capire male (anche quando non doveva sapere)
Lei non era mai riuscita a fare lo stesso.
E il loro rapporto si evolveva in questo modo: più lei diveniva trasparente, più lui si offuscava - fino al punto in cui la loro relazione era spaccata a metà e Lisa non riusciva a capire assolutamente nulla dei suoi pensieri, fraintendendoli tutti.
Lasciarlo era stata l'unica soluzione accettabile per non soffrire, per non uccidersi lentamente come stava facendo - rifarsi una vita con tanto di nuovo fidanzato, nuovo lavoro, nuova casa.
Fingere - ma male, perché lei non era mai stata brava a mentire.
A dimostrazione di questo, aveva persino preso l'abitudine di aspettarlo, ogni sera alla stessa ora, sentire il telefono suonare e rispondere velocemente, con un sorriso sulle labbra ed un emozione malcelata.
Pensando che, tanto, lui avrebbe capito comunque.