Sapete che cosa mi rompe di più? Gli Scherzi.
Mi rompe che si passa un terremoto allucinante, che mi balli tutta la casa, che mi cadano le cose, che alcuni tetti siano crollati, mi rompe che le autostrade siano agibili solo per metà, che le vie sono chiuse, che non riesco più nemmeno a guardarlo - il tiggì - per la paura di vedere che cosa sta davvero succedendo, che ho paura di subire una scossa ben peggiore della prima (o della terza), che sono sempre pronta all’evacuazione, che tutti siano nel panico generale, che non riesco più a fare nulla se non vagabondare su internet (in preda a questa strana frenesia) senza meta, ma che, soprattutto, in tutto questo clima ci siano degli scherzi telefonici.
È della giornata successiva a quella del primo terremoto che sono iniziati. Per la costa (stiamo parlando quindi di Pescara e dintorni) continuavano ad arrivare sms minatori su un presunto “nuovo terremoto terribile” che avrebbe obbligato la gente a scappare di casa per mettersi in salvo. Qualcuno ha chiamato telefonicamente tutta la zona Teramo-Pescara dicendo di essere la Protezione Civile e consigliando di evacuare.
E sapete che cosa succede quando si fanno degli scherzi del genere a persone che, nel cuore della notte, si son viste mobili cadere e case crollare davanti ai propri occhi? Che si genera il panico. Il panico più totale.
Succede che il sindaco della mia Contrada prende paura anche lui, poveretto, e costringe TUTTI ad uscire dalle proprie case - alle Due del pomeriggio. Succede che metti le cose che reputi importanti in una borsa e abbandoni tutto con in mano solo quella. Succede che hai l’ansia e che non riesci più a pensare bene. Succede che la gente impazzisce e prende a scappare, con tanto di macchina, via.
Ma va bene. Facciamo ciò che ci dicono, passiamo il pomeriggio sotto al nostro cortile desolato in preda al panico perché FORSE qualcosa accadrà, ed aspettiamo. Aspettiamo a vuoto, però, visto che si trattava di una serie di scherzi.
Quindi sì, io sono quella che ha passato tutto il pomeriggio di ieri nel proprio cortile, con in braccio il portatile, ai piedi la borsa, di fianco la povera tartarughina. Sono quella che ha passato due ore al telefono con
ruka_nanjou nel tentativo di sfogarsi e di distrarsi (perché altrimenti ne uscivo matta), e contemporaneamente di capirci qualcosa.
Sono quella che, dopo due ore di attesa, è rientrata in casa delusa e amareggiata, ma soprattutto incazzata e persino un po’ sollevata (emozioni che nemmeno coincidono ma, vi assicuro, le ho provate tutte).
Sono quella che è stata un po’ di tempo su msn, prima di sentire la vera scossa. Prima di riprendere in mano tutto e, con una velocità inaudita, scappata via nel mezzo del sisma.
E sono quella che ha tentato di chiamare la Ruka, senza che il telefono squillasse o prendesse, che ha sofferto come una scema perché non riusciva a mettersi in contatto con chi ci teneva a saperla sana e salva.
Io sono questa cretina qui, quella che nel panico è capace di credere a tutti quanti e di passarle davvero delle ore sotto al cortile. Sono quella che non dorme bene da due notti perché a certe ore il letto prende a muoversi da solo.
E, miei cari autori di scherzi, buffoni da due soldi, lasciate che ve lo dica:
I. Non è divertente avere paura. Non è divertente non sapere che cosa fare, quando farlo, quando scappare, perché scappare, se si deve davvero fuggire, se si è in pericolo o meno, non sapere per chi stanno arrivando i soccorsi. Non è bello, né interessante, vedere le persone agitarsi perché in preda al terrore. Non è un cazzo di film horror: sono frammenti di vita vera.
II. Non è divertente mandare falsi allarmi. Non è divertente quando, grottescamente, arriva un terremoto VERO cinque ore dopo i simpatici scherzi.
III. Non è divertente chiamare le persone a cui si tiene con in sottofondo delle ambulanze - che non sai nemmeno per chi stanno arrivando, poi - e dei telefoni che squillano a vuoto, con tutto intorno solo persone isteriche.
IV. Non è divertente osservare la propria vicina di casa dare di matto, mentre trascina i propri figli dentro la macchina, strepita loro di lasciare tutto e si mette al volante di corsa, prendendo a guidare il più veloce possibile (che, per la cronaca, non è ancora tornata! Chissà dove cazzo è finita). E vedere tanta altra gente che la imita a questo modo.
V. Non è divertente non poter accendere la televisione o non poter leggere di ciò che succede nella tua regione, a qualche passo da te, perché sai che sapendolo - leggendo dei morti, dei feriti, dei continui danni, delle persone, di ciò che è successo alla squadra di rugby - perderesti la calma anche tu. Che daresti di matto, quando invece servi calma e pronta a recuperare tutto il necessario, e ad aiutare non appena vedi che manca qualcun uno all’appello. Non è divertente attendere, aspettare che accada qualcosa, immersa nel terrore e praticamente attaccata al msn - alle persone che ti possono aiutare parlandoti.
Tutto questo, e molto altro, NON E’ DIVERTENTE. Non è roba sulla quale scherzare o prendere in giro, non sono cose che fanno ridere; non ne traiamo nessun beneficio e ci toglie anche la poca calma che dovremmo tenere.
Personalmente, l’unica cosa che mi ha dato questo falso allarme, è stata quella di sapere a quale velocità correre nel vero sisma. E, ve lo dico con tutta sincerità, nemmeno una campionessa olimpionica sarebbe riuscita a fuggire velocemente quanto me.
Detto ciò. Tutto bene, questa mattinata la passerò a tentare di dormire e a cazzeggiare un po’ su msn. Ho bisogno di sfogo e di riposo ma, se vi servo, mi trovate.
I miei ringraziamenti a
ruka_nanjou che ieri ha passato due ore al telefono con me e che mi ha chiamata SEMPRE per ogni cosa, ad ogni minimo sospetto di terremoto.
Stessa cosa anche a
shandro88, che mi ha massaggiata giusto qualche minuto dopo i sismi di stamani.
Un bacione a tutti gli altri ù_ù