Fandom: Glee
Titolo: Romeo & Juliet
Rating: PG
Conto Parole: 500
Personaggi/Pairing: Kurtofsky
Avvertimenti: -
Prompt: Prompt-subject: inglese, terza sfida. Per i Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente
ROMEO&JULIET
La casa dopo cena è silenziosa. Non si sente neanche il brusio del televisore al piano di sotto e Finn ha la buona creanza di ascoltare la musica bassa così da non dare fastidio. Ma il silenzio, nel loro caso, non è di nessun aiuto. Anzi, la mancanza di suono equivale alla mancanza di qualcosa su cui focalizzare l'attenzione. Non riescono a guardare le pagine del libro senza sentire la presenza fisica l'uno dell'altro. E' quella a fare un fracasso infernale in assenza di ogni altro rumore.
Kurt combatte disperatamente la voglia di guardare Dave seduto al suo fianco e rilegge la stessa frase da ore, incapace di coglierne il senso. Ogni volta che arriva in fondo deve ricominciare perché non ha la più pallida idea di quello che ha appena letto. La tensione arriva ad un punto tale che quando Dave chiude il libro di scatto, lui fa un piccolo salto sulla sedia. “Che c'è?” Chiede, sentendosi finalmente libero di guardarlo.
“Mi sono stancato,” protesta Dave. “L'inglese non fa per me.”
Kurt sorride, intenerito. “E' la tua lingua."
“E la parlo. Non basta questo?” Continua lui, imbronciato. Poi, prima che Kurt possa riprendere a sgridarlo come fa ogni volta che s'interrompe, lo guarda con la coda dell'occhio e ghigna. “Hummel, perché non lo fai e basta, invece di stare lì a pensarci? Non lo sai che spiare la gente di soppiatto, sospirando profondamente è da svitati?”
Kurt diventa rosso come un peperone. “Fare cosa?” Chiede, la voce tremante.
“Baciarmi,” esclama Dave, con una risatina. “Sono ore che vuoi farlo, ma non ti decidi mai. Non è mica la prima volta. Non ti serve la suspense.”
“Non è vero, sto studiando” esclama Kurt, troppo velocemente perché possa sembrare vero anche solo a metà. E, in ogni caso, è così agitato che sposta a caso oggetti da una parte all'altra del tavolo.
Dave sorride ed è così gentile da sfogliare per lui il libro che sta leggendo e distendere bene una pagina completamente diversa da quella che ha avuto davanti fino a quel momento. “E allora, magari, vuoi dare un'occhiata al testo giusto, tu che ne dici?”
Kurt diventa ancora più rosso, quasi viola. “Stavo solo...”
“Sei un disastro, Hummel.” Dave ridacchia e poi si china a lasciargli un bacetto a fior di labbra. “Devo sempre fare tutto io,” finge di protestare, dandogli un secondo bacio e un altro ancora, distogliendolo schiocco dopo schiocco dal testo di Shakespeare che gli ha appena messo davanti.
“Dovremmo studiare,” mormora Kurt, che però ha già chiuso gli occhi e non ha opposto la minima resistenza. “Gli esami iniziano domani.”
Dave annuisce, per nulla interessato. Gli prende il viso tra le mani e gli da un altro bacio. “Ma non ti serve, non preoccuparti. Ti faccio un riassunto. Romeo e Giulietta muoiono.”
A Kurt scappa una risata che si perde in altri baci. “Sembra piuttosto triste.”
“Io preferisco la prima parte.”
“Che cosa succede?”
Dave chiude il libro con una mano e gli piega gentilmente la testa per approfondire il bacio. “Questo.”