[Originale] Una strana amicizia.

Aug 22, 2010 20:37

Titolo: Una strana amicizia.
Autrice: Mokona89.
Capitolo: unico.
Trama: Jake conosce una persona.
Fandom: Originale.
Generi: Generale.
Personaggi/Coppia: Jake, Temperance.
Rating: G.
Avvertimenti: un goccio di angst, un po' di h/c e una spolverata di fluff.
Prompt: 0, 1, 10, 14, 33, 59, 76, 120, 480 per la Challenge #41: Numeri #2 @ it100.
Dedica: Per le Tonne che me l'hanno chieste. Com'è che riuscite sempre a corrompermi? :3
Disclaimer: I personaggi sono miei, le situazioni anche. Ha!

Da zero a dieci - Prompt: 0 - Wordcount: 105w.

Se qualcuno gli avesse chiesto di quantificare con un numero da uno a dieci la fiducia che aveva negli estranei, la sua risposta sarebbe un sonoro zero. Jake aveva vissuto abbastanza a lungo da sapere di non poter far affidamento su nessuno, a parte se stesso. E ci stava male, perché non era giusto che a meno di trent'anni fosse così cinico, però non poteva evitare di pensarla in questo modo. Ormai conosceva tutte le reazioni che aveva la gente quando lo vedeva: disgusto, schifo, repulsione, raramente mischiati a compassione.
Per questo, quando Temperance gli aveva porto la mano, il suo mondo si era capovolto.

Nuovi incontri - Prompt: 1 - Wordcount: 108.

Era arrivata in ufficio come una ventata d'aria fresca. Aveva negli occhi quel brillio malizioso che le nuove arrivate perdono nel giro di pochi giorni, con l'aria che tira da quelle parti, e i capelli annodati in una treccia scomposta. Il viso, paffuto come quello di una bambina, portava ancora qualche segno dell'adolescenza, segno che doveva essere piuttosto giovane.
Il capo non l'aveva presentata, le aveva semplicemente indicato una scrivania e se n'era andato, lasciando dietro di sé l'aspro odore della sua colonia da quattro soldi.
Jake l'aveva guardata di sottecchi, cercando di non farsi beccare. Purtroppo però non era poi così discreto come pensava. L'aveva sgamato alla prima occhiata.

Una conoscenza - Prompt: 10 - Wordcount: 164.

"Ho visto che mi guardavi prima." Jake non aveva alzato gli occhi dal piatto, alla decisa affermazione; aveva semplicemente sperato che il pavimento si aprisse e lo inghiottisse in quel preciso momento. "Guarda che non mordo..." aveva continuato lei, dandogli quel tanto di coraggio che bastava per guardarla in viso.
"Scusa?" aveva sussurrato, incerto.
"Ma di che ti scusi, ci siamo appena conosciuti! A proposito, io sono Temperance. Chiamami Tem, che facciamo prima." Jake aveva sbattuto le palpebre di fronte a quella mano, indeciso se quella strana ragazza lo stesse prendendo in giro o no. Sembrava innocente, ma c'era qualcosa che lo spingeva a fidarsi di lei, e questo lo intimoriva. Il suo sesto senso aveva sbagliato più di una volta, dopo tutto.
"Guarda che non ho l'epatite S, eh!" a riprova di questo fatto aveva alzato entrambe le mani, mostrandogli dieci dita senza alcuna traccia di piaghe. "Allora?" gli aveva chiesto con aria di sfida. E lui si era buttato.
"Piacere" aveva detto, porgendole la mano destra.

A me piaci - Prompt: 14 - Wordcount: 125.

"Perché ho l'impressione che tutti ci stiano fissando?" aveva chiesto lei, attaccando un piatto di spatelle al sugo di Lonto.
"Forse perché è così." aveva risposto Jake, temendo la domanda che ne sarebbe inevitabilmente conseguita.
"Ah, okay." Jake aveva sbattuto le palpebre.
"Non mi chiedi perché ci fissano?" aveva tentato, titubante.
"La gente è stupida, se ti guarda è perché non ha niente di meglio da fare." La frase era stata pronunciata a voce abbastanza alta da causare più di qualche occhiataccia.
"Tu non piaci molto alla gente, vero?"
"Hai indovinato" era stata la sua risposta, seguita da un ghignetto adorabilmente diabolico. "Ehi, perché tu hai più corna di mare di me?!" aveva esclamato corrugando le sopracciglia sul suo piatto.
Alla fine, avevano dovuto contare le cornette e dividersele, quattordici a testa.

Parla con me - Prompt: 33 - Wordcount: 163.

"Quanti anni hai, Temp?"
"Trentatrè" era stata la flemmatica risposta. Jake si era strozzato con l'acqua che stava bevendo.
"Quanti?" aveva esclamato, stupito. Lei l'aveva guardato, prima di scoppiare a ridere.
"Scusa, scusa, ma la tua faccia era impagabile - aveva ridacchiato. - Non tutto quello che si dice è vero, sai cucciolo?" Il viso di Jake si era oscurato.
"Molte volte, la gente ha ragione."
"Molte volte la gente non sa di che sta parlando!"
Era la prima volta che Jake aveva visto l'amica arrabbiarsi e si era anche spaventato un po', prima di capire che non ce l'aveva con lui. Si era schiarito la gola e aveva cercato di cambiare argomento, ma Temperance l'aveva guardato dritto negli occhi.
"Jake, per favore, non dirmi che credi a -" Lui l'aveva interrotta.
"Possiamo parlarne in un altro momento, per favore? Non voglio rovinare una bella serata piangendo."
Alla fine però le aveva raccontato tutto. E per la prima volta dopo anni, qualcuno l'aveva consolato mentre versava lacrime di vergogna e di pena.

Trucchetti infantili - Prompt: 59 - Wordcount: 123.

Una cosa che Jake aveva sempre odiato, da quando era nato, erano le auto. Da piccolo ne era terrorizzato, non voleva neanche guardarle. Quando i suoi genitori erano riusciti a farcelo salire sopra, poi, aveva passato tutto il (breve) tragitto a vomitare. Non avevano percorso più di trenta metri.
Con Temperance però era tutto diverso. Così, nel momento in cui lei gli aveva sventolato davanti le chiavi della sua vettura, non l'aveva uccisa. Ne aveva avuto la forte tentazione, ma non l'aveva fatto. Si era limitato a fare qualche piccolo cambiamento alla stupida macchina mentre Temp controllava le ultime cose, per rendere il viaggio più sopportabile.
"Alla prossima stazione dobbiamo trovare un meccanico. Non è normale che 'sta stupida carretta non superi i 59 all'ora!"

Le piccole cose - Prompt: 76 - Wordcount: 150.

Temperance era la sua prima ed unica amica, ma non per questo Jake l'avrebbe perdonata di averlo trascinato in un posto del genere.
"Ma dai, è solo un pub - aveva giurato. - Si chiama 76, cosa vuoi che ci sia di pericoloso in un posto del genere?"
A giudicare dal numero di persone che si trovavano sulla pista da ballo, quello tutto era fuorché un pub. Gli era bastato addentrarsi tra la folla per capire quanto quella fosse stata una pessima idea. Tutti quei corpi ammassati insieme, uno vicino all'altro, uno dentro l'altro... Era troppo. Jake era fuggito senza neanche aver terminato di scendere le scale, facendosi spazio a gomitate per raggiungere l'uscita il prima possibile.
Temp l'aveva trovato in un vicolo lì vicino, tremante e infreddolito, troppo stremato per riuscire a spiegarle cos'era successo. L'aveva intuito da sola e l'aveva portato a casa, senza sapere cosa fare per farlo star meglio.

La festa - Prompt: 120 - Wordcount: 135.

Era il centoventesimo anniversario di sua nonna e Jake aveva costretto Tem ad accompagnarlo.
"Non fare la timida, le piacerai!" l'aveva presa in giro bonariamente.
"E se non mi ritiene abbastanza per te?" aveva chiesto lei, ansiosa.
Jake non le aveva risposto, le aveva solo dato un buffettino sulla guancia, ridacchiando. Per qualche strana ragione, Tem si era sentita molto poco consolata.
"Ma sei sicuro che vuoi che mi conosca? Magari la metto in agitazione..."
"Temperance, è inutile che continui a lambiccarti. Tu piacerai a mia nonna, e sai perché? Perché alla nonna piacciono le stesse persone che piacciono a me: gentili, simpatiche e anche un po' pazzerelle." La giovane donna non era molto convinta.
"Ma allora io che ci sto a fare qui?" aveva uggiolato, tentando di corromperlo.
"Cammina, scemotta!" aveva riso lui, e l'aveva spinto dentro la tana del lupo.

Affetto - Prompt: 480 - Wordcount: 146.

"Allora, in totale abbiamo: 480 lire intergalattiche, un buono da 10 crediti e un bottone con troppi buchi. Che dici, andiamo a fare shopping?" Jake aveva riso.
"Oh sì, con tutti 'sti soldi siamo ricchi. Voglio comprarmi una sciarpa di seta di Venere!" aveva scherzato, ammiccando.
"Bhè, i soldi per comprare qualcosina ci sono..." l'aveva contraddetto Tem.
"Illuminami!"
"Possiamo acquistare due dolci sintetici, prendere una navetta per i sobborghi e andare a mangiarli di fronte al porto. Facciamo un po' di people watching?"
"Sì, così poi va a finire che veniamo inseguiti da un'altra vecchietta che tenta di taserarci, come l'ultima volta!"
"Quella signora era molto arzilla per avere quasi due secoli... - aveva annuito con aria pensierosa la ragazza - Quindi siamo d'accordo? Gelato e people watching, sì?"
E Jake sa già che rischierà la morte causa vecchiette assassine, però non gl'importa perché non sa proprio come resistere a quegli occhioni innocenti.

Note finali: Nei tarocchi la carta della temperanza raffigura l'acqua della vita che viene mescolata all'interno di due coppe. Queste simboleggiano due correnti opposte, fra cui la temperanza porta equilibrio; di solito viene è simbolo di pace, armonia, amicizia e anche di una nuova vita.
Temp è il cambiamento che sconvolge la vita di Jake, è la sua prima vera amica che lo aiuterà ad affrontare il mondo. Yes, mi piacciono le metafore XD

originali, challenge: numeri #2

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